Dgp_Trento_5_6_09_1330 Deliberazione giunta Trento 5 giugno 2009, n. 1330 Approvazione, per l’anno 2009, del bando per la concessione di contributi in materia di tutela ambientale connessa al miglioramento della qualità dell’aria ed alla riduzione delle emissioni di materiale particolato in atmosfera nei centri urbani Bollettino Ufficiale n. 25/I-II del 16.6.2009 omissis LA GIUNTA PROVINCIALE omissis delibera 1) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, il bando per il 2009 per la concessione di contributi in materia di tutela ambientale connessi al miglioramento della qualità dell’aria ed alla riduzione delle emissioni di materiale particolato in atmosfera nei centri urbani, parte integrante e sostanziale del presente atto; 2) di dare atto che l’impegno informale derivante dal presente provvedimento, a carico del capitolo 803550-002 del bilancio per l’esercizio finanziario 2009, è pari ad euro 750.000,00 e che, con successivi provvedimenti, il Dirigente generale del Dipartimento urbanistica e ambiente, provvederà alla concessione dei contributi e al relativo impegno di spesa, ai sensi di quanto previsto al punto 5 bis dei criteri di finanziamento; 3) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, anche per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige. Provincia Autonoma di Trento Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER L’INSTALLAZIONE DI DISPOSITIVI ANTIPARTICOLATO SUGLI IMPIANTI TERMICI CIVILI A BIOMASSA LEGNOSA ANNO 2009 Premesse In conformità agli indirizzi della politica energetica nazionale e dell’Unione europea relativi all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, alle linee guida del piano energetico ambientale provinciale (LP 25 luglio 2008, n. 12) ed in coerenza con gli elementi conoscitivi acquisiti in sede di predisposizione del Piano di tutela della qualità dell’aria, la Provincia Autonoma di Trento ha avviato i seguenti progetti: - incentivazione all’adozione di tecnologie finalizzate alla riduzione delle emissioni di particolato sottile dagli impianti domestici a biomassa mediante l’installazione di elettrofiltri; - una campagna di informazione sulle azione previste nel piano di tutela della qualità dell’aria e una campagna di sensibilizzazione riguardo alla corretta gestione e all’adeguamento degli impianti termici civili; - l’incentivazione all’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, alla modifica dell’alimentazione con carburanti meno inquinanti ed all’installazione di dispositivi antiparticolato. Con deliberazione di Giunta provinciale n. 2545 di data 10 ottobre 2008 è stato approvato il bando per la concessione di contributi per l’installazione di dispositivi antiparticolato sugli impianti termici a biomassa legnosa per l’anno 2008. Il bando prevedeva che le domande di richiesta contributo fossero presentate nel periodo dal 30 ottobre 2008 al 1° dicembre 2008. A conclusione dell’iter istruttorio sono stati concessi n. 89 contributi per un importo totale di euro 145.060,00. In coerenza con i criteri attuativi del Fondo per lo Sviluppo sostenibile, approvato dalla Giunta provinciale con deliberazione n. 493/2005, modificata con deliberazione n. 2237/2008 e come da ultima modificata apportata con la deliberazione n. 1200 di data 22 maggio 2009, la novità principale del presente bando è rappresentata dall’introduzione della “procedura semplificata” la quale prevede che la liquidazione dei contributi avvenga ad avvenuta esecuzione e pagamento dell’intervento, mediante la presentazione in un unico momento, da parte del soggetto richiedente, della domanda di contributo e della rendicontazione della spesa sostenuta. Un’altra importante novità introdotta dal presente bando è l’estensione dei finanziamenti anche alle persone fisiche o giuridiche che svolgono attività d’impresa, tale contributo verrà erogato in regime “de minimis”. Articolo 1 (OGGETTO) Comma 1) Il presente bando di concessione di contributi finanziari ha ad oggetto l’installazione di dispositivi antiparticolato sugli impianti termici civili a biomassa legnosa (a titolo esemplificativo stufe tradizionali, stufe a combustione controllata, caminetti aperti, caminetti chiusi, cucine economiche, caldaie/boiler, stufe a olle, forni a biomassa legnosa degli esercizi di ristorazione). Articolo 2 (SOGGETTI DESTINATARI) Comma 1) Sono soggetti destinatari dei contributi di cui all’art. 1: - i soggetti privati ( persone fisiche che non svolgono attività di impresa) - le imprese, (persone fisiche o giuridiche che svolgono attività economica e che chiedono il contributo per interventi connessi all’attività d’impresa). Le imprese possono usufruire dei contributi nel rispetto della regola del “de minimis” di cui al Regolamento CE n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L379/5 del 28.12.2006. Tutti i soggetti destinatari del contributo devono essere proprietari o titolari di un diritto reale di godimento (uso, usufrutto, abitazione) su beni immobili situati sul territorio della Provincia Autonoma di Trento idonei agli interventi di cui all’art. 3. Comma 2) Non possono beneficiare dei contributi finanziari previsti dal presente bando i soggetti privati già beneficiari dei contributi previsti dal bando approvato con deliberazione di Giunta provinciale n. 2545 di data 10 ottobre 2008, contemplati dall’elenco allegato al provvedimento del Dirigente Generale del Dipartimento urbanistica e ambiente n. 111 di data 12 dicembre 2008. Articolo 3 (TIPOLOGIE DI INTERVENTO) Comma 1) I contributi di cui al presente bando sono destinati ai soggetti di cui all’art. 2 per: a) l’acquisto di un dispositivo antiparticolato su impianto termico civile a biomassa legnosa, secondo quanto specificato nell’allegato A), parte integrante e sostanziale del presente bando; b) le opere necessarie all’installazione del dispositivo di cui alla lettera a). Articolo 4 (SPESE AMMISSIBILI E PERCENTUALE DI CONTRIBUZIONE) Comma 1) Sono ammissibili a contributo i costi di seguito elencati: a) costo del dispositivo antiparticolato per impianti termici civili a biomassa legnosa di cui all’art. 3, comma 1, lett. a), secondo le seguenti modalità: per i soggetti privati e le imprese che non si avvalgono della detrazione dell’Iva: - per un importo massimo pari ad Euro 1.050,00 (IVA inclusa); per le imprese che si avvalgono della detrazione dell’Iva: - per un importo massimo pari ad Euro 960,00 (IVA esclusa) b) le opere necessarie all’installazione del dispositivo di cui alla lettera a) nei limiti di seguito riportati, secondo le seguenti modalità: per i soggetti privati e per le imprese che non si avvalgono della detrazione dell’Iva: caso 1 → installazione del dispositivo su un camino predisposto esistente: spesa massima ammissibile Euro 400,00 (IVA inclusa); caso 2 → installazione del dispositivo con l’inserimento di un tratto di tubazione in acciaio inox: spesa massima ammissibile Euro 800,00 (IVA inclusa); caso 3 → installazione del dispositivo con il rifacimento e/o il posizionamento di un controtubo in un cavedio predisposto: spesa massima ammissibile Euro 1.200,00 (IVA inclusa); per le imprese che si avvalgono della detrazione dell’Iva: caso 1 → installazione del dispositivo su un camino predisposto esistente: spesa massima ammissibile Euro 360,00 (IVA esclusa); caso 2 → installazione del dispositivo con l’inserimento di un tratto di tubazione in acciaio inox: spesa massima ammissibile Euro 730,00 (IVA esclusa); caso 3 → installazione del dispositivo con il rifacimento e/o il posizionamento di un controtubo in un cavedio predisposto: spesa massima ammissibile Euro 1.100,00 (IVA esclusa); Comma 2) Le percentuali di finanziamento sono così determinate: a) il 100% della spesa ritenuta ammissibile per l’acquisto del dispositivo antiparticolato di cui all’art. 3, comma 1, lett. a); b) il 70% delle spese ritenute ammissibili per le opere di installazione del dispositivo antiparticolato di cui all’art. 3, comma 1, lett. b). Comma 3) Sono ammissibili a contributo esclusivamente le spese sostenute per interventi realizzati successivamente alla data di adozione del presente provvedimento che, secondo l’ordine cronologico di effettuazione della richiesta di prenotazione al contact-center, rientrano nei limiti delle risorse finanziarie previste dall’art. 5. Comma 4) Il presente contributo non è cumulabile con altre agevolazioni concesse, per lo stesso intervento, in base a disposizioni provinciali, statali o comunitarie. Articolo 5 (RISORSE FINANZIARIE A DISPOSIZIONE) Comma 1) Le risorse finanziarie previste per l’attuazione del presente bando ammontano complessivamente ad Euro 750.000,00.= e sono contemplate dal Fondo per lo sviluppo sostenibile - capitolo 803550-002 - del bilancio di previsione 2009. Articolo 6 (MODALITÀ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA) Comma 1) Le domande devono essere presentate dai soggetti di cui all’art. 2, nel periodo compreso dal 29 giugno 2009 e fino al 30 novembre 2009, secondo le seguenti modalità: a) Modalità e termini delle prenotazioni tramite il servizio di contact-center: per garantire una presentazione ordinata delle domande di contributo ai sensi del presente bando, i soggetti si rivolgono telefonicamente al contact-center (numero 0461/493704), che prenota un appuntamento con un operatore in attività presso gli sportelli di assistenza e di informazione della Provincia Autonoma di Trento, compatibilmente e nei limiti della capacità organizzativa degli sportelli periferici di svolgere gli incontri per il deposito delle domande. Gli sportelli di assistenza e di informazione della Provincia sono dislocati nelle seguenti sedi: 􀂾 Borgo Valsugana: piazzetta Ceschi, 1; 􀂾 Cavalese: via Alberti, 4; 􀂾 Cles: via Pilati, 17; 􀂾 Malè: via 4 Novembre, 4; 􀂾 Pergine Valsugana: piazza Gavazzi, 4; 􀂾 Pozza di Fassa: via Milano; 􀂾 Riva del Garda: via Canella, 11; 􀂾 Rovereto: viale Trento, 37/D; 􀂾 Tione: via Circonvallazione, 63; 􀂾 Tonadico: via Roma, 19; 􀂾 Trento: l’indirizzo verrà comunicato dal contact-center. Per consentire un efficace svolgimento del servizio di prenotazione telefonica tramite contact-center, si rende necessario stabilire quanto segue: - il servizio di prenotazione telefonica tramite contact-center (0461-493704) ha inizio a partire dalle ore 8.00 del giorno 29 giugno 2009, (orario continuato 8.00/17.00, tutti i giorni esclusi sabato, domenica, festivi) fino al giorno 20 novembre 2009; - il contact-center, all’atto della telefonata di prenotazione da parte del cittadino, chiede nome, cognome e codice fiscale del richiedente il contributo, nonché un numero di telefono da utilizzare qualora si verificassero inconvenienti; - in base alla disponibilità di posti, il contact-center prenota l’appuntamento presso lo sportello definito in accordo con il richiedente ed assegna il numero di priorità che risulterà determinante ai fini dell’erogazione del contributo. L’operatore del contact-center cerca, nei limiti del possibile, di concordare con il richiedente il sito dello sportello al quale effettuare la richiesta di contributo nonché giorno ed ora dell’appuntamento. In ragione delle esigenze organizzative, il contact-center non può raccogliere prenotazioni per la presentazione delle domande qualora non vi sia disponibilità di appuntamento presso uno degli sportelli di assistenza e di informazione della Provincia indicati dal presente bando. Poiché è stabilito che l’erogazione dei contributi avvenga “nel rispetto dell’ordine cronologico di effettuazione della richiesta di prenotazione al contact-center” e, quindi, poiché fa fede la data, l’ora ed il minuto della telefonata di prenotazione al contact-center, si stabilisce altresì che il soggetto interessato, all’atto della telefonata effettuata, risulti in possesso di fatture con data antecedente a quella nella quale effettua la telefonata di prenotazione: questo per evitare che qualcuno tenti di “anticipare” la prenotazione pur non possedendo ancora tutta la documentazione prescritta. Qualora si verificasse detta “falsa prenotazione”, il cittadino si vedrà annullata la telefonata effettuata in carenza di documentazione e sarà invitato a ri-telefonare e riprenotare l’appuntamento. L’appuntamento per la presentazione della domanda dovrà necessariamente tenersi entro il 30 novembre 2009. b) Modalità operative dello sportello e documentazione da presentare: Nella data, ora e sede stabilita il richiedente di cui all’articolo 2, si presenta con quanto di seguito indicato: - un proprio documento di riconoscimento in corso di validità; - il proprio numero di codice fiscale; - un proprio recapito telefonico; - con ogni elemento necessario alla compilazione della domanda. In particolare, il soggetto richiedente, sulla base dei lavori effettuati, deve dichiarare con gli effetti di cui al DPR 28 dicembre 2000, n. 445, che, ai fini dell’installazione del dispositivo antiparticolato, rientra in una delle seguenti ipotesi: • installazione del dispositivo su un camino predisposto esistente; • installazione del dispositivo con l’inserimento di un tratto di tubazione in acciaio inox; • installazione del dispositivo con il rifacimento e/o il posizionamento di un controtubo in cavedio predisposto; - marca da bollo di Euro 14,62 per ciascuna richiesta di contributo che vorrà presentare (in genere accade che, in presenza di più di un intervento da rendicontare, l’operatrice assegni al richiedente un unico appuntamento); - la scheda descrittiva dell’intervento come da allegato C) del presente Bando, di cui costituisce parte integrante e sostanziale; - dichiarazione di conformità alla regola d’arte rilasciata dall’installatore ai sensi del DM n. 37 del 22 gennaio 2008, art. 7; - certificato di originalità del dispositivo antiparticolato; - Comune ed indirizzo del luogo dove è stato effettuato l’intervento nonché gli elementi individuativi catastali dello stesso (Comune catastale, numero particella fondiaria o numero particella edificale, eventuale numero porzione materiale); - tutte le fatture relative esclusivamente all’intervento effettuato, in originale, (intestate al richiedente del contributo in caso di soggetto privato, all’impresa in caso di domanda presentata da persone fisiche o giuridiche che svolgono attività economica), corredate della copia del bonifico bancario, postale o della ricevuta bancaria che attesti l’avvenuto pagamento. La spesa può essere dimostrata anche mediante l’esibizione dello scontrino fiscale. Tali documenti verranno restituiti trattenendo solo la copia che sarà resa conforme all’originale, seduta stante direttamente dall’interessato o dall’operatore; - intestatario del conto corrente ed il codice IBAN dello stesso, sul quale si desidera venga l’accreditamento del contributo; - il soggetto richiedente deve dichiarare, relativamente all’intervento effettuato, se ricade in una delle seguenti ipotesi: • ha diritto alla detrazione dell’IVA (solo per imprese); • non si avvale della detrazione dell’IVA (per soggetti privati e imprese); - in caso di impresa (persona fisica o giuridica) la domanda di contributo deve essere presentata dal legale rappresentante della ditta e dovrà soddisfare le regole comunitarie degli aiuti “de mininis” previsti dal Regolamento CE n. 1998/2006. Il richiedente firma davanti all’operatore la domanda di contributo (Allegato B) estrapolata dal sistema informatico, dopo l’inserimento dei dati da parte dei referenti della Provincia che operano nei diversi sportelli. Una prima fase istruttoria - consistente nella verifica della completezza della documentazione prodotta - è eseguita dagli operatori degli sportelli di assistenza e di informazione della Provincia. Articolo 7 (PROCEDURA PER LA CONCESSIONE E L’EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO) Comma 1) Le domande raccolte entro la scadenza prevista dall’art. 6, comma 1, dagli sportelli di assistenza e di informazione della Provincia Autonoma di Trento sono esaminate dal Dipartimento urbanistica e ambiente, anche avvalendosi del supporto dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. Comma 2) Il Dipartimento urbanistica e ambiente, verificata la correttezza e completezza formale delle pratiche e la sussistenza di fondi sufficienti alla copertura, con cadenza periodica - di norma ogni 15 giorni - estrae dal sistema informatico i dati relativi ai beneficiari e provvede con proprio provvedimento alla concessione dei contributi ai soggetti richiedenti nel rispetto dell’ordine cronologico di effettuazione della richiesta di prenotazione al contactcenter. Comma 3) Le domande non ammesse a contributo sulla base del presente bando per il raggiungimento delle risorse finanziarie disponibili ai sensi dell’art. 5, verranno considerate, con priorità nel bando dell’anno successivo, nel rispetto dell’ordine cronologico di effettuazione della richiesta di prenotazione e secondo i criteri vigenti all’atto della presentazione della domanda. Eventuali integrazioni dell’importo stanziato dall’art. 5 saranno disposte con deliberazione della Giunta provinciale. Comma 4) L’erogazione del contributo al beneficiario avverrà avvalendosi di Cassa del Trentino SpA. Articolo 8 (OBBLIGHI PER IL BENEFICIARIO) Comma 1) Il beneficiario del contributo è soggetto ai seguenti obblighi: a) deve attivare e mantenere in funzione il dispositivo antiparticolato su impianto termico civile a biomassa legnosa. Il dispositivo antiparticolato deve essere utilizzato tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dal produttore; b) non deve alienare, cedere o comunque distogliere il dispositivo dall’uso o dalla destinazione per cui è stato concesso il contributo; c) consentire ispezioni o verifiche da parte delle strutture di controllo, anche finalizzate alla verifica complessiva della funzionalità dei dispositivi installati. d) la documentazione fiscale e tecnica comprovante l’installazione del filtro deve essere conservata per almeno 5 (cinque) anni dalla data di liquidazione del contributo. Articolo 9 (ATTIVITÀ DI VERIFICA E CONTROLLO) Comma 1) Il Dipartimento urbanistica e ambiente anche avvalendosi delle altre strutture provinciali competenti o di soggetti estranei all’amministrazione provinciale, procede alla verifica dello stato di attuazione degli interventi ammessi a finanziamento. Procede altresì al controllo a campione sulle dichiarazioni rese contestualmente alla domanda di richiesta contributo, nella percentuale del 5%. Comma 2) Nell’eventualità che si accerti la mancata o parziale attivazione e conclusione dei progetti entro i termini stabiliti dal precedente art. 6, ovvero l’inosservanza degli obblighi di cui all’art. 8, il Dipartimento urbanistica e ambiente dichiara la decadenza dal contributo e provvede al recupero delle somme già erogate, gravate degli interessi legali dalla data di erogazione alla data di restituzione. ALLEGATO A* * Sostituito dalla Deliberazione giunta Trento 28 agosto 2009, n. 2087 TIPOLOGIE/TECNOLOGIE AMMESSE A FINANZIAMENTO In generale sono ammessi a contributo i dispositivi antiparticolato che garantiscono un’efficienza di riduzione del PM10 contenuto nel fumo emesso dagli impianti termici civili a biomassa legnosa (con potenza inferiore a 50 kW), pari ad almeno il 75%. Sono ammesse a contributo le installazioni su tutti gli impianti termici civili a biomassa legnosa (a titolo esemplificativo: legna in ciocchi, bricchette, pellet, cippato) con potenza inferiore ai 50kW, ovvero - a titolo esemplificativo - stufe tradizionali, stufe a combustione controllata, caminetti aperti, caminetti chiusi, cucine economiche, caldaie/boiler, stufe a olle. Si intendono compresi tra gli impianti termici civili anche i forni a biomassa legnosa degli esercizi di ristorazione, anche per questa tipologia la potenza ammessa ai fini del finanziamento deve essere inferiore ai 50 kW. In particolare l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente rende disponibile sul proprio sito (www.appa.provincia.tn.it) l’elenco delle tecnologie riconosciute ai fini del finanziamento, al quale i soggetti beneficiari devono fare riferimento nella scelta del dispositivo antiparticolato. L’elenco delle tecnologie ammesse a contributo può subire integrazioni successive all’adozione del provvedimento di approvazione del presente bando qualora venissero individuati nuovi dispositivi antiparticolato rispondenti alle caratteristiche sopra riportate. A tal fine l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente potrà avallare l’ammissibilità a contributo di nuove tecnologie, dopo che sia stata accertata la funzionalità e l’efficienza dei nuovi dispositivi mediante gli stessi test di verifica effettuati per le tecnologie già approvate. Tale verifica deve essere eseguita da un ente o soggetto terzo, su iniziativa e a spese dei soggetti interessati, seguendo le indicazioni descritte nella “Scheda per la caratterizzazione dell’efficienza di un elettrofiltro”, di seguito riportata. Dovrà quindi essere prodotta una relazione completa sulle prove effettuate, firmata da un tecnico laureato in settore affine, con descrizione dell’impianto di combustione utilizzato, dell’apparato strumentale, delle condizioni di misura, dei risultati ottenuti e di quant’altro possa ritenersi utile ai fini delle valutazioni da parte dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente. Sul sito: www.cielopulito.it saranno rese disponibili tutte le informazioni relative al bando 2009, alla documentazione scaricabile e consultabile, agli approfondimenti in materia di tutela dell’aria. Scheda per la caratterizzazione dell’efficienza di un elettrofiltro La caratterizzazione dell’efficienza di un elettrofiltro deve essere effettuata sul camino di una caldaia o stufa in commercio dotata di sistemi automatici per il controllo della combustione. Questo dispositivo si rende necessario per poter caratterizzare la fase stabile di combustione (evitare il più possibile le interferenze dell’operatore che possono verificarsi con sistemi di controllo manuali). La caldaia o la stufa devono essere allestite in modo da poter misurare sia le grandezze fisiche tipiche della combustione sia la composizione dei fumi in uscita al camino. Ai fini di valutare l’efficienza dell’elettrofiltro in uso, si devono poter effettuare misure del particolato emesso con attenzione alla caratterizzazione del PM1, PM2.5 e PM10. Le misure devono essere effettuate in continuo e devono includere sia la condizione di combustione a regime sia le fasi transitorie della combustione (ad esempio l’accensione, una nuova carica e lo spegnimento). Si ricorda che la misura delle polveri presenti negli effluenti gassosi derivanti dalla combustione di biomasse legnose presenta diverse difficoltà connesse alla temperatura, all’umidità e all’alta presenza di impurità dei fumi campionati. La normativa vigente non prevede il monitoraggio delle polveri in impianti di combustione di biomasse di taglia domestica, mentre le normative europee in materia prevedono solamente la misura del particolato totale nei fumi al camino. Non essendo disponibile un metodo ufficiale, si dovrà quindi seguire una metodologia di campionamento con un approccio tecnico scientifico al problema. 􀁺 La misura può essere effettuata con due strumenti identici uno a monte ed uno a valle dell’elettrofiltro (in questo caso le misure devono essere effettuate con la medesima strumentazione nei due punti di campionamento); oppure con l’utilizzo di un unico strumento posizionato a valle dell’elettrofiltro e utilizzato con elettrofiltro acceso e spento nelle medesime condizioni di combustione (i parametri di combustione vanno misurati in continuo per poter valutare lo svolgimento dei campionamenti nelle medesime condizioni di combustione.). 􀁺 In caso venga utilizzato un contatore di particelle, particolare attenzione deve essere dedicata al sistema di diluizione “a caldo” o “a freddo” (monitoraggio in continuo dei parametri di controllo quali temperatura e portata dei flussi di aria di diluizione e fumi prelevati al camino). Da preferirsi la diluizione a freddo che meglio simula il comportamento dei fumi in ambiente1. 􀁺 In caso venga utilizzato un sistema di campionamento con l’utilizzo di filtri particolare attenzione deve essere garantita per evitare la formazione di condense sul filtro (linea riscaldata o filtro all’interno del camino - “a caldo” oppure allestimento di un sistema di diluizione per il campionamento “a freddo”). 􀁺 Vanno monitorati sempre i seguenti paramenti di processo: 􀁻 Combustione: tempo di combustione, massa del combustibile utilizzato, umidità della biomassa, temperature dei fumi al camino, temperature in camera di combustione, concentrazione di O2, CO2, CO ai fumi. 􀁻 Sistema di misura delle polveri: vanno monitorati i parametri di processo utili per il calcolo di tutti i flussi in gioco (temperatura e portata). 1 Il particolato presente in atmosfera imputabile ai processi di combustione si forma in due momenti distinti: la componente primaria viene prodotta durante la combustione mentre una componente secondaria viene prodotta all’atto dell’immissione dei fumi in atmosfera (componente condensabile). Nella diluizione “a freddo” si possono monitorare entrambe le componenti, mentre nella diluizione “a caldo” viene monitorata solamente la componente primaria del particolato emesso.