Dgp_Trento_16_7_10_1645 Deliberazione Giunta Trento 16 luglio 2010, n. 1645 Piano energetico-ambientale provinciale: verifica degli obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2008 e aggiornamento (So n. 3 al Bur 3 agosto 2010 n. 31) Il relatore comunica. Con deliberazione della Giunta provinciale n. 2438 del 3 ottobre 2003 è stato approvato il Piano energetico-ambientale provinciale. La prima parte del Piano riguardava i profili normativi ed istituzionali della materia "energia", evidenziando gli effetti, a livello locale, derivanti dalle politiche di liberalizzazione dei mercati dell'energia elettrica e del gas naturale, l'adeguamento della legislazione europea al protocollo di Kyoto e l'attribuzione di nuove competenze ai poteri locali in materia di energia. La seconda parte forniva le elaborazioni dei dati necessari alla predisposizione di un bilancio energetico provinciale per fonti e settori al 2012, partendo dal 2000 come anno base, in uno scenario "business as usual" in cui venivano considerate le politiche e gli strumenti di adozione già in uso in Provincia in materia di energia. La terza parte del Piano stabiliva gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica compatibili con la situazione energetica e le potenzialità di riduzione, fissando le minori emissioni al 2012 in 300.000 tonnellate. A tal fine, si prevedeva uno scenario "energy saving – renewables development", compatibile con gli obiettivi del protocollo di Kyoto definiti nella anzidetta seconda parte, mediante l'individuazione di tipologie di intervento ritenute più adatte alla realtà provinciale. Per facilitare il monitoraggio del Piano rispetto agli obiettivi prefissati, venivano prefigurati il numero di interventi da realizzare per ciascuna tipologia e veniva inserita la previsione di una verifica al 2008 alla quale poter registrare i risultati conseguiti ed eventualmente tarare le azioni per il rimanente periodo di previsione del Piano. Negli anni trascorsi dalla data di approvazione del Piano (2003) e fino alla data attuale, il settore dell'energia è stato interessato da provvedimenti legislativi europei, statali e provinciali, da nuovi strumenti programmatori, dal trasferimento delle reti elettriche della distribuzione nonché degli impianti di produzione idroelettrica siti sul territorio provinciale a società riferite agli enti locali ed alla Provincia ed, in generale, da una serie di accadimenti per i quali si ritiene maggiormente utile controllare se i valori dei parametri che caratterizzano gli obiettivi di cui alla terza parte del Piano, riferiti al 31 dicembre 2008, possono considerarsi congruenti con quelli previsti al 2012, data di conclusione del Piano e, contestualmente, aggiornare il Piano medesimo con una serie di indicazioni emerse dagli "accadimenti" di cui sopra. Nell'allegato alla presente deliberazione vengono riportati i bilanci energetici nonché lo stato di attuazione degli interventi di efficienza energetica e fonti rinnovabili riferiti alla fine del 2008, confrontati con quelli previsti dal Piano alla data medesima e con quelli previsti al 2012, data di conclusione del Piano stesso. Rinviando ad una puntuale lettura del documento, la sintesi è la seguente. Il numero di interventi di risparmio ed efficienza energetica per i quali è stato erogato un contributo provinciale in base alla legge provinciale 14/1980 è allineato agli obiettivi di Piano cosi come la quantità di energia risparmiata, calcolata con le procedure correnti. L'estensione della metanizzazione, conforme alle previsioni, ha portato ad una miscela emissiva complessivamente più favorevole, attenuando gli effetti della crescita energetica del settore degli usi civili. I consumi energetici risultano superiori alle previsioni del Piano per lo scenario di risparmio energetico considerato, comportando una quantità di emissioni superiore a quanto preventivato nonostante le misure attuate. Dal punto di vista demografico la popolazione provinciale è variata del 16% nel periodo 1990-2008 rispetto al 5% della popolazione nazionale nello stesso periodo. Pur rivalutando le quantità di CO2 assorbite dall'ecosistema forestale rispetto alle stime del Piano e portandole in detrazione dai quantitativi emessi, il quantitativo totale di CO2 emesso risulta ancora maggiore di quello corrispondente al 1990 preso come anno di riferimento. Conteggiando, come risulta corretto, gli assorbimenti di CO2 dell'ecosistema forestale, le emissioni totali in provincia di Trento risultano migliori (minor incremento) rispetto a quelle nazionali. Se si dovesse riassumere la situazione energetica provinciale al 2008 in tre punti si potrebbe dire: — il numero di interventi di risparmio ed efficienza energetica che hanno beneficiato di contributo provinciale è allineato a quanto previsto nel Piano. La quantità di energia risparmiata grazie ai suddetti interventi nel periodo 2000-2008, pari a 73.000 tep, è superiore a quella prevista, pari a 62.000 tep (l'obiettivo per il periodo 2000-2012 è 90.000 tep); — i consumi provinciali di energia sono attualmente in fase discendente, così come le quantità di CO2 emesse pur rimanendo, comunque, superiori a quelle del 1990. Il decremento non è (totalmente) attribuibile alla crisi economica, appena iniziata nel 2008, poiché il Pil provinciale (espresso a valori costanti) è continuamente aumentato, con l'eccezione di un piccolo calo (0.8%) nel 2008 ed una stasi nel periodo 2000-2003; — i quattro settori utilizzati nella descrizione dei consumi energetici (usi civili, industriale, trasporti ed agricoltura) hanno, da un punto di vista energetico/emissivo, un impatto significativamente diverso fra loro. Dal punto di vista energetico il settore dominante è quello degli usi civili (in aumento) mentre, dal punto di vista emissivo (CO2), il settore dominante è invece quello dei trasporti. I dati del settore industriale comprendono anche i consumi del comparto termoelettrico. Più nel dettaglio emerge che, sempre al 31 dicembre 2008, il 17% dei consumi energetici è costituito da elettricità, consumi più che integralmente coperti dalla produzione derivante da impianti siti sul territorio provinciale (essenzialmente idroelettrici ma anche, seppur in misura minore, da termoelettrici a biomassa e da fotovoltaici). Peraltro la produzione annua di energia elettrica, che attualmente è in esubero rispetto ai corrispondenti consumi risentirà, anche facendo riferimento ad un anno idrologico medio (apporti nevosi e piovosi nella media), dei nuovi deflussi minimi vitali imposti alle grandi derivazioni a scopo idroelettrico, a partire dal 1° gennaio 2009, dal Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche. Detti rilasci comporteranno, nell'anno idrologico medio, un sostanziale allineamento fra produzione e consumi. Il restante 83% dei consumi energetici è costituito da energia termica ed energia per i trasporti ed è composto, per il 7%, da rinnovabili e per il 76% da fonti fossili. Il consumo energetico riferito a tutti i settori, esclusi i trasporti, è coperto per il 31% da energia derivata da fonti rinnovabili prodotta in loco. Fin qui il "quadro" della situazione al 31 dicembre 2008 che vede un sostanziale allineamento fra le azioni che il Piano prevedeva nei vari settori e quanto effettivamente realizzato. Risultano, però, dei consumi energetici superiori a quelli previsti nel Piano per lo scenario di risparmio energetico considerato: questo richiede che gli interventi integrativi, oltre che tener conto delle "novità" nel frattempo intervenute ed elencate qui sotto, si rivolgano proprio verso una accentuazione del risparmio, soprattutto con riferimento agli usi civili e dei trasporti. Di questo si è tenuto conto nelle proposte di interventi integrativi elencate nella parte III dell'allegato. Nel corso degli anni 2003–2008, la materia "energia" è stata interessata da continui aggiornamenti e novità che si sono, almeno in parte, già riverberate sul Piano e che, comunque, si riverberanno sullo stesso da qui alla sua conclusione. Vale la pena, quindi, ricordare di seguito le principali novità, al fine di incanalare le azioni necessarie all'aggiornamento del Piano medesimo verificando se e in che modo novità ed azioni possano integrarsi tra di loro per il raggiungimento degli obiettivi. 1) La legge 27 dicembre 2006, n. 296 e s.m., ha introdotto la possibilità, in capo ai privati ma anche alle imprese, della detrazione fiscale del 55% (beninteso per coloro che possiedono capienza fiscale) per le spese sostenute per tutta una serie di tipologie di risparmio energetico e di produzione di energia da fonte rinnovabile; tale "aiuto" non è cumulabile con i contributi previsti dalla legge provinciale 14/1980 ma non c'è dubbio che, a partire dal 2007, si sia incrementato il numero totale di interventi, considerato come "somma" degli aiuti statali e provinciali. 2) Con i decreti del Ministro delle attività produttive 28 luglio 2005 e 6 febbraio 2006 ed, ancor più, con il decreto del Ministro dello sviluppo economico 19 febbraio 2007, si sono stabiliti criteri per l'incentivazione, mediante una specifica tariffa incentivante, dell'energia elettrica prodotta mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, al fine di garantire un'equa remunerazione dei costi di investimento e di esercizio: ciò ha comportato un considerevole aumento del numero di impianti fotovoltaici, in particolare nell'anno 2007 ed, ancor più, nel 2008. 3) La legge provinciale n. 1/2008 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio) prevede, al titolo IV, l'emanazione di "Disposizioni regolamentari in materia di edilizia sostenibile" che si sono concretizzate con il decreto del Presidente della Provincia 13 luglio 2009, n. 11-13/Leg. Nel Decreto sono disciplinati, tra l'altro, i requisiti minimi di prestazione energetica per l'edilizia, nonché i criteri e le modalità di promozione della formazione delle professionalità che concorrono al processo di certificazione. In questo modo si è ordinato un settore, quello della certificazione energetica in edilizia, che ha bisogno di regole chiare ed eguali per tutti e che farà da traino ad un costruire e ad un ristrutturare energeticamente di qualità. La stessa legge prevede inoltre l'attivazione di meccanismi premiali di tipo urbanistico, in corso di approvazione da parte della Giunta provinciale, per stimolare il miglioramento della qualità energetica e ambientale degli edifici. 4) Il Programma di sviluppo provinciale (Psp) per la XIII Legislatura (2003–2008) ed anche quello per la XIV Legislatura (2008 – 2013) considerano il settore energia strategico e trasversale a numerose attività. In particolare, il Psp per la XIV Legislatura, nell'asse relativo al "Capitale ambientale e infrastrutturale" indica, quali azioni strategiche, quelle legate alla valorizzazione del patrimonio forestale anche in funzione del reperimento di biomassa per l'utilizzo nel campo della produzione di energia elettrica e calore, quella dell'implementazione di un sistema di certificazione energetica ed ambientale degli edifici, nonché quella di definire un Piano quinquennale straordinario, peraltro previsto dall'articolo 6 quater della legge provinciale 14/1980, per l'adeguamento e/o la ristrutturazione degli edifici di proprietà della Provincia, degli enti funzionali, delle fondazioni e delle società controllate, secondo i migliori standard di risparmio energetico e di utilizzo di energie da fonte rinnovabile. 5) Il Piano provinciale per la qualità dell'aria, approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 2051/2007, individua il settore dei trasporti e quello civile come i macrosettori sui quali concentrare gli interventi. Per quanto riguarda il primo, oltre ad una serie di altre azioni, l'aspetto del risparmio energetico era già stato considerato con l'introduzione, nella legge provinciale 14/1980, dell'articolo 3 sexies che prevedeva aiuti per l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e per la modifica del sistema di alimentazione dei veicoli da benzina a gas metano o gpl. Per quanto riguarda il secondo settore, il Piano prevede esplicitamente che l'amministrazione "… si dovrà impegnare nel proseguire l'opera di promozione ed incentivazione di interventi di risparmio energetico già promossi tramite la legge provinciale 14/1980". 6) Nell'agosto 2006 si è costituito "Habitech", il Distretto tecnologico trentino per l'energia e l'ambiente: una realtà composta da oltre 300 fra imprese, enti di ricerca e agenzie pubbliche, per un totale di 8.000 addetti e un volume d'affari generato di circa un miliardo di euro. Oggi Habitech viene considerata una delle maggiori realtà italiane che operano nel mondo dell'edilizia sostenibile e dell'efficienza energetica ed è riconosciuto dal Ministero dell'università e della ricerca. In data 28 gennaio 2008, Habitech si è fatto promotore della nascita, in Italia, dell'Associazione Green Building Council Italia, che ha operato per la messa a punto, avvenuta nell'aprile 2010, di "Leed Italia", un sistema volontario di certificazione di sostenibilità di edifici nuovi o ristrutturati. Detta certificazione, della quale la certificazione energetica descritta al precedente punto 3) ne costituisce una parte, seppur essenziale, integra misure di impatto sull'ambiente, riuso dei materiali, salute e comfort degli ambienti interni e farà da traino ad un "costruire" e ad un "ristrutturare" sostenibile e di qualità. 7) A partire dal 1° luglio 2005 è divenuta operativa Set distribuzione Spa che ha rilevato gli impianti della distribuzione dell'energia elettrica di Enel distribuzione Spa in Trentino, a conclusione di una trattativa durata qualche anno e nel rispetto di quanto disposto già nel 1977 con il Dpr 235, norma di attuazione dello Statuto di autonomia. La maggioranza della composizione azionaria della società è saldamente in mano pubblica, così come sono in mano pubblica, segnatamente degli enti locali, anche tutte le altre società che gestiscono la distribuzione dell'energia elettrica in Trentino. 8) Nel corso del 2008 si è conclusa anche la lunga trattativa che ha portato all'acquisizione, da parte di Dolomiti energia Spa, del 51% delle quote azionarie delle società HDE e DEE, nelle quali sono stati conferiti, rispettivamente, tutti gli impianti di produzione idroelettrica di Enel Spa e di Edison Spa esistenti sul territorio provinciale, ivi compresi quelli "a scavalco" con la Regione Veneto. Enel ed Edison possiedono il rimanente 49% delle quote azionarie delle rispettive società, garantendo il know-how e la loro esperienza nazionale ed internazionale, con particolare riferimento all'aspetto dell'innovazione tecnologica nel campo delle energie rinnovabili. 9) Contestualmente all'operazione di cui al precedente punto, Dolomiti energia Spa ha acquisito anche la società del gruppo Enel denominata Avisio energia, che distribuisce gas metano nelle valli dell'Avisio, nel Pinetano e nelle zone di Lavarone e Folgaria, estendendo il controllo pubblico anche alla stragrande maggioranza dei soggetti che distribuiscono gas metano sul territorio provinciale. 10) Gli effetti della liberalizzazione dei mercati si sono fatti sentire anche nei confronti dei soggetti che operano nel settore dell'energia, con particolare riferimento alla distribuzione ed alla vendita di energia elettrica e gas, favorendo aggregazioni che hanno consentito di raggiungere economie di scala necessarie per il mantenimento di bilanci in ordine. E' molto probabile che detta tendenza prosegua anche nei prossimi anni. 11) Negli ultimi anni la coscienza e la sensibilità ambientale sono molto cresciute, sia da parte di soggetti privati ma, anche, di enti pubblici e di imprese. All'interno del generale "comparto ambientale", gli interventi di risparmio energetico e di produzione di energia da fonte rinnovabile rivestono anche un vero e proprio ruolo economico perché, considerato il costo sempre maggiore dell'energia, il risparmio conseguito grazie al sostegno pubblico consente di ripagare l'investimento in un lasso di tempo ragionevole. E' perciò prevedibile, anche per detta ragione, un aumento degli interventi nei prossimi anni. 12) Con l'approvazione del regolamento attuativo della legge provinciale n. 16/2007 (risparmio energetico e inquinamento luminoso), giusto decreto del Presidente della Provincia 20 aprile 2010, n. 2-34/Leg (20 gennaio 2010 — N.d.R.), le amministrazioni comunali debbono predisporre un piano di intervento per la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento luminoso sui loro territori per poi adeguare gli impianti di illuminazione pubblica a quanto stabilito da legge e regolamento. Allo scopo si prevede che, nella "messa a norma" degli impianti, vengano incentivati quegli interventi che conseguono un risparmio energetico rispetto all'impianto esistente. 13) La razionalizzazione del sistema di linee di trasporto dell'energia elettrica nella valle dell'Adige costituiva obiettivo prioritario dell'intesa istituzionale di programma tra Governo e Pat del 24 aprile 2001; a tale intesa ha fatto seguito, nel 2006, la sottoscrizione di un accordo di programma quadro e protocollo di intesa tra Terna Spa(proprietaria e gestrice della rete elettrica nazionale) e Pat che ha istituito, tra l'altro, un tavolo tecnico di confronto, nell'ambito del quale vengono analizzate e discusse le proposte di sviluppo e razionalizzazione della rete elettrica nazionale in Trentino. Grazie agli incentivi previsti dalla legge provinciale 4/1998 (articolo 3, comma 2), le proposte di sviluppo e razionalizzazione di cui sopra sono studiate e realizzate, laddove necessario, anche con riguardo al risanamento delle infrastrutture elettriche per esigenze di carattere urbanistico e paesaggistico. 14) Il delicatissimo tema della mobilità sostenibile ha visto compiere nel 2003–2008 ed, ancor più, li compirà nei prossimi anni, passi decisivi verso un progressivo passaggio del traffico da gomma a rotaia, con lo sviluppo del cosiddetto "corridoio del Brennero", che prevede il raddoppio dell'attuale doppio binario con altri due che si svilupperanno essenzialmente in galleria. Le opere, ricadendo nel corridoio europeo Berlino–Palermo, verranno finanziate da capitali privati, con il sostegno degli Stati interessati dal tracciato e della Comunità europea. Altra opera inerente la mobilità che riguarderà, invece, solo il territorio provinciale, è il cosiddetto progetto "Metroland", un sistema per collegare velocemente Trento con le valli periferiche attraverso treni che correranno essenzialmente in 4 gallerie principali. Non deve, infine, essere dimenticato un progetto che prevede la costruzione di una serie di stazioni di rifornimento di idrometano (miscela idrogeno – metano, della quale l'idrogeno verrà prodotto sfruttando energia idroelettrica, eolica, fotovoltaica e da biogas) che l'Autostrada del Brennero, in accordo con le società autostradali austriache e tedesche, ha già iniziato a concretizzare lungo il proprio asse, e che costituirà il passaggio intermedio verso una mobilità che si baserà completamente su idrogeno/fuell-cell. 15) L'università degli studi di Trento ha introdotto, negli ultimi anni, alcuni insegnamenti che hanno concorso e concorreranno a sviluppare preziose competenze nel campo sia dell'energia rinnovabile, in particolare l'idroelettrico e l'eolico, sia nell'immagazzinamento della stessa (idrogeno), sia nelle problematiche connesse alle cosiddette smart grid (reti intelligenti). La collaborazione con l'Università in questo campo, già vivace negli anni appena trascorsi, diventerà ancora più stretta consentendo alla Provincia, agli enti locali ma, anche, alle imprese, di approcciare le problematiche energetiche con un indispensabile supporto scientifico. L'incrocio fra gli obiettivi del Piano al 2012 – verificati a fine 2008 — e le "novità" che hanno interessato il settore dell'energia fra il 2003 ed il 2008 come sopra descritte, ha portato alla proposta di interventi integrativi, da qui alla conclusione del Piano medesimo, che sono riportati nella Parte III "Interventi integrativi" dell'allegato alla presente deliberazione, interventi di cui si propone, unitamente all'allegato, l'approvazione. È stata, infine, espletata una verifica, ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del Dpp 14 settembre 2006, n. 15-68/Leg, circa gli effetti significativi sull'ambiente dell'aggiornamento del Piano, che ha portato a conclusioni positive sia con riferimento al Piano originario, sia con riferimento agli interventi integrativi previsti nell'aggiornamento vero e proprio. Tutto ciò premesso, La Giunta provinciale — udita la relazione; — visto l'articolo 5 della legge 9 gennaio 1991, n. 10; — visto l'articolo 20 della legge provinciale 6 marzo 1994, n. 4; — visto il Dpr 26 marzo 1977, n. 235; — visto il Dpr 22 marzo 1974, n. 381; — visto il Dlgs 16 marzo 1999, n. 79; — visto il Dlgs 11 novembre 1999, n. 463; — visto il Dlgs 23 maggio 2000, n. 164; — vista la legge provinciale n. 16/2007 (risparmio energetico e inquinamento luminoso); — vista la legge provinciale n. 1/2008 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio); — vista la propria deliberazione n. 2439/2003 avente ad oggetto "approvazione del Piano energetico-ambientale provinciale"; — vista la propria deliberazione n. 2051/2007 avente ad oggetto "approvazione del Piano provinciale per la qualità dell'aria"; — visto il Programma di sviluppo provinciale per la XIV Legislatura, approvato con propria deliberazione n. 608 /2010; — vista la relazione redatta ai sensi dell'articolo 3, comma 4 del Dpp 14 settembre 2006, n. 15-68/Leg circa gli effetti positivi sull'ambiente dell'aggiornamento del Piano; — visti i pareri resi dai servizi di staff secondo le modalità della propria deliberazione n. 40/2010; a voti unanimi, espressi nelle forme di legge, Delibera 1) di approvare l'allegato alla presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, relativo alle verifiche degli obiettivi del Piano energetico-ambientale provinciale al 31 dicembre 2008; 2) di dare atto che il capitolo III dell'allegato contiene gli obiettivi integrativi al Piano energetico-ambientale provinciale, da attuare da qui alla conclusione dello stesso (2012); 3) di stabilire che il suddetto Piano energetico-ambientale provinciale, così come integrato dal capitolo III dell'Allegato, costituisce lo strumento programmatico di riferimento e di indirizzo per le attività nel campo energetico inerente alle sfere di competenza dell'amministrazione provinciale e degli enti collegati nonché utile guida per le politiche locali in materia; 4) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento e dell'allegato che ne costituisce parte integrante e sostanziale, nel Bollettino ufficiale della Regione Trentino Alto Adige e nel sito internet dell'Agenzia provinciale per l'energia. Allegato Piano energetico-ambientale provinciale — Verifica degli obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2008 ed aggiornamento In documento Pdf a parte