ALLEGATO TECNICO Estratto ed adattato dalla delibera della G.P. n. 2190 dd. 13/9/02 REQUISITI OBBLIGATORI PER LA QUALIFICAZIONE DI “EDIFICIO A BASSO CONSUMO E A BASSO IMPATTO AMBIENTALE” Per essere qualificata come “edificio a basso consumo e a basso impatto ambientale”, la costruzione deve soddisfare i seguenti requisiti minimi obbligatori: 1.1 CONSUMI ENERGETICI 1.1.1) Coefficiente volumico Cd di progetto dell’edificio < 70% Cd massimo ammissibile Il coefficiente di dispersione volumica Cd di progetto va calcolato secondo UNI 10379 e UNI 7357. Attualmente il Cd massimo ammissibile è quello indicato nel D.M. 30 luglio 1986. 1.1.2) Trasmittanza unitaria media delle pareti opache (U o K) < 0,6 W m–2 K–1 La trasmittanza va determinata secondo UNI 7357 (Calcolo del fabbisogno termico per riscaldamento degli edifici). Per quanto riguarda le proprietà dei materiali (conduttività termica o resistenza termica), se il produttore non certifica il valore utile di calcolo per il materiale in opera (inclusi gli effetti dell’invecchiamento e dell’umidità di costruzione), queste andranno desunte dalla norma UNI 10351 (Materiali da costruzione - valori della conduttività termica e permeabilità al vapore) e/o dalla norma UNI 10355 (Materiali da costruzione - valori della resistenza termica e metodi di calcolo). 1.1.3) Trasmittanza unitaria media dei serramenti (U o K) < 2,5 W m–2 K–1 La trasmittanza media dei serramenti (inclusiva del telaio e delle superfici vetrate) va determinata secondo UNI 10345 (Riscaldamento e raffrescamento degli edifici - Trasmittanza termica dei componenti finestrati - metodo di calcolo). 1.1.4) Indice di consumo energetico per riscaldamento: L’edificio deve rispettare un Indice di consumo per riscaldamento “Ien” (kWh/mq), stabilito in funzione della volumetria e dei Gradi - Giorno, secondo la tabella sotto riportata: Tabella 1. Valore massimo di Ien in funzione del volume e dei Gradi-giorno. Gradi-Giorno Volume lordo riscaldato minore di 1500 mc. (kWh/mq) Volume lordo riscaldato maggiore di 1500 mc. (kWh/mq) GG≤ 3.000 60 55 30004000 90 70 L’indice di consumo energetico per riscaldamento Ien e il relativo metodo di calcolo sono definiti al paragrafo seguente e nelle Appendici allegate. 1.1.5) Indice di valutazione del fabbisogno energetico per riscaldamento Per valutare, sin dalla fase di progetto, il fabbisogno di energia per riscaldamento viene utilizzato un Indice di valutazione del fabbisogno energetico per riscaldamento. L’indice di valutazione Ien si basa sul rapporto tra il fabbisogno energetico utile stagionale (per mantenere la temperatura di progetto in regime di funzionamento continuo) Qh e la superficie utile calpestabile degli ambienti riscaldati Srisc : EMBED Equation.3 Il calcolo di Qh va effettuato secondo le norme UNI 10344 sommando per tutti i mesi compresi nel periodo di riscaldamento (da ottobre a aprile per i Comuni della Provincia di Trento che rientrano tutti nelle zone climatiche E o F) il fabbisogno energetico utile mensile necessario per garantire la temperatura di progetto in regime di funzionamento continuo come indicato al punto 13 della norma citata. Gli apporti energetici dovuti alle sorgenti interne (punto 11.1 della norma citata) possono essere considerati nella misura forfettaria di 20 kWh/m2 anno. In alternativa si può utilizzare il metodo semplificato ispirato alla norma europea EN 832 riportato nell’appendice A. Al fine di semplificare i calcoli necessari, il rispetto dei valori prescritti per l’indice di valutazione del fabbisogno energetico si intende assolto qualora le strutture perimetrali ed i componenti dell’edificio osservino i valori dei parametri tecnici riportati nella tabella seguente; resta salva la facoltà del progettista di proporre soluzioni specifiche, nel rispetto dell’indice di consumo. Nel caso di interventi di manutenzione straordinaria di edifici o di parti di edifici, i valori delle trasmittanze riportate nelle tabelle seguenti rappresentano il limite massimo da assumere come requisito progettuale per le specifiche strutture interessate dagli interventi. Tabella 2. Valore dei parametri tecnici per il rispetto dell’indice Ien – Volume inf. a 1500 mc EDIFICI CON VOLUME LORDO RISCALDATO MINORE DI 1.500 METRI CUBI Gradi-GiornoIndice di consumoTrasmittanza pareti (W/mq°C)Trasmittanza pavimentiTrasmittanza coperture Trasmittanza media vetriVentilazione forzata con recupero s/nGG≤ 3.000600,400,400,251,30n30004000900,400,300,201,30s Tabella 3. Valore dei parametri tecnici per il rispetto dell’indice Ien – Volume sup. a 1500 mc EDIFICI CON VOLUME LORDO RISCALDATO MAGGIORE DI 1.500 METRI CUBI Gradi-GiornoIndice di consumoTrasmittanza paretiTrasmittanza pavimentiTrasmittanza coperture Trasmittanza media vetriVentilazione forzata con recupero s/nGG≤ 3.000550,400,350,251,30n30004000700,300,300,201,30s 1.2 EMISSIONI NELL’ATMOSFERA 1.2.1) Acqua calda sanitaria: l’energia termica non deve provenire da fonte elettrica. Non sono installabili tipologie di impianti nei quali la preparazione dell’acqua calda sanitaria sia effettuata mediante impiego dell’elettricità (ad es. mediante scaldabagno elettrico o apparato similare). 1.2.2) Generatore di calore ad alto rendimento Il generatore di calore (caldaia) dovrà essere del tipo a bassa emissione di ossidi di azoto (NOx) e ad altissimo rendimento e a bassa produzione di emissioni secondo quanto previsto dalla Delibera dei criteri approvata con provvedimento della Giunta provinciale n. 2190 del 13/9/2002. Gli edifici costituiti da più di due unità immobiliari debbono utilizzare un unico impianto centralizzato. Gli edifici muniti di sistema di ventilazione forzata debbono prevedere un sistema di recupero di calore dall’aria espulsa. REQUISITI FACOLTATIVI : USO DI RISORSE RINNOVABILI Oltre all’osservanza dei requisiti minimi obbligatori, l’edificio a basso consumo e a basso impatto ambientale può essere caratterizzato dall’impiego di tecnologie per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili e/o da metodologie di progettazione che, impiegate appropriatamente in relazione ai profili d’uso, ne possono ridurre ulteriormente fabbisogni ed emissioni. Si riporta di seguito un elenco non esaustivo delle possibili implementazioni tecnologiche e progettuali: 2.1) UTILIZZO DI PANNELLI SOLARI PER LA PRODUZIONE DI ACQUA CALDA SANITARIA. 2.2) UTILIZZO DI LEGNAME NELLA REALIZZAZIONE DELLE STRUTTURE DELL’EDIFICIO. 2.3) UTILIZZO DI LEGNA COME COMBUSTIBILE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA. 2.4) REALIZZAZIONE DI SISTEMI DI RACCOLTA DELL’ACQUA PIOVANA PER L’IRRIGAZIONE DI GIARDINI E ALTRE UTILIZZAZIONI NON POTABILI. 2.5) UTILIZZO DI PANNELLI FOTOVOLTAICI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA. 2.6) DISPOSITIVI PER L’UTILIZZO DI ACQUA CALDA SANITARIA IN SOSTITUZIONE DI QUELLA RISCALDATA ELETTRICAMENTE NEGLI ELETTRODOMESTICI PER IL LAVAGGIO DI STOVIGLIE E BIANCHERIA. 2.7) IMPIEGO DI TECNICHE BIOCLIMATICHE NELLA COSTRUZIONE DELL’EDIFICIO. Appendice A Metodo di calcolo semplificato del fabbisogno energetico utile stagionale Qh A.1 Fabbisogno energetico stagionale Il fabbisogno energetico stagionale Qh è dato da: EMBED Equation.3 dove: QT è l’energia dispersa per trasmissione attraverso l’involucro; QV l’energia necessaria per la ventilazione; QG è il contributo dovuto agli apporti energetici gratuiti; ηun il fattore di utilizzo, che tiene conto del comportamento dinamico dell’edificio (inerzia termica delle strutture). A.2 Energia dispersa per trasmissione attraverso l’involucro: L’energia dispersa per trasmissione attraverso l’involucro QT è data da: EMBED Equation.3 EMBED Equation.3 dove: Cd è il coefficiente di dispersione volumica di progetto calcolato secondo UNI 10379 e UNI 7357; Il numero di gradi giorno per il Comune considerato va ricavato dal D.P.R 26 agosto 1993, n.412; V è il volume lordo degli ambienti riscaldati. A.3 Energia necessaria per ventilazione: L’energia necessaria per la ventilazione QV (con riferimento imposto al valore di 0,5 vol/h) è data da: EMBED Equation.3 EMBED Equation.3 dove: Il numero di gradi giorno per il Comune considerato va ricavato dal D.P.R 26 agosto 1993, n.412; V è il volume lordo degli ambienti riscaldati. e avendo assunto il calore specifico a pressione costante dell’aria cp = 1000 J/(kg K) e la densità dell’aria ρ = 1,2 kg/m3 . Nel caso sia presente un sistema di ventilazione forzata il calcolo andrà effettuato secondo quanto previsto dalla norma UNI 10344 o EN 832 A.4 Apporti energetici gratuiti: L’energia dovuta agli apporti energetici gratuiti QG è data da: QG = QS + QI dove: QS è il contributo dovuto alla radiazione solare; QI l’apporto di energia dovuto alle sorgenti interne: QI = 72 x Srisc [MJ]; QI = 20 x Srisc [kWh]; Per il calcolo del contributo dovuto alla radiazione solare QS vengono qui considerati solo i contributi dovuti alla radiazione solare che penetra nella zona riscaldata attraverso i componenti trasparenti (finestre), essendo usualmente trascurabili gli apporti dovuti alle superfici esterne opache (cfr. EN 832 - Annex D). Nel caso si ritenga che questi apporti siano importanti o vengano utilizzati componenti edilizi speciali (serre solari, etc.) vanno effettuati calcoli più dettagliati come suggerito dalla UNI 10344 Appendice F o EN 832 Annex D. Il contributo dovuto alla radiazione solare QS è dato in generale da: EMBED Equation.3 EMBED Equation.3 dove: Is,j è l’irradiazione solare globale stagionale incidente sulla parete con esposizione j espressa in MJ; e è il numero di esposizioni; As,ji è l’area equivalente della i-esima superficie trasparente (porta, finestra, etc.) con esposizione j ; v è il numero di pareti con esposizione j; A.4.1 Irradiazione solare L’irradiazione solare globale stagionale Is, nelle varie direzioni per la provincia di Trento (Lat. 46° 03’ Long. 11° 07` Est ) può essere desunta dalla tabella seguente (valori in MJ/m2) che riporta i totali per il periodo ottobre-aprile, ricavata dalla norma UNI 10349 Tabella A.1 Irradiazione solare stagionale (ottobre-aprile) per la provincia di Trento (valori in MJ / m2). NNOOSOSSEENEOrizz. diffusaOrizz. diretta586,5822,51475,82090,02383,32090,01475,8822,5765,01161,3 A.4.2 Area equivalente delle superfici trasparenti L’area equivalente di una superficie trasparente As , quale una finestra, viene determinata come segue: EMBED Equation.3 dove: A è l’area dell’apertura realizzata nella parete (area lorda del serramento) espressa in m2; FS è il fattore di schermatura, compreso tra 0 e 1, che tiene conto di eventuali ostruzioni esterne dovute all’orografia o ad altri elementi; FC è il coefficiente di riduzione dovuto a schermi interni e/o esterni (tendaggi o similari); FF è il coefficiente di riduzione dovuto al telaio (rapporto tra superficie vetrata netta e superficie totale) che in assenza di dati specifici può essere assunto pari a 0,87; g è la trasmittanza solare totale media dell’elemento vetrato; A.4.2.1 Fattore di schermatura Il fattore di schermatura FS , secondo EN832, è dato da: EMBED Equation.3 dove: Fo è il coefficiente di ombreggiatura dovuto ad ostruzioni esterne (es. orografia o fabbricati limitrofi); FAO è il coefficiente di ombreggiatura dovuto ad aggetti orizzontali sovrastanti l’apertura; FAV è il coefficiente di ombreggiatura dovuto ad aggetti verticali disposti lateralmente rispetto all’apertura; Il coefficienti di ombreggiatura stagionali per periodi di riscaldamento compresi tra ottobre ed aprile sono indicati nelle tabelle seguenti. Valori per angoli e orientazione intermedi si possono ottenere per interpolazione Tabella A2: coefficiente di ombreggiatura FO per ostruzioni esterne(da EN 832) Angolo con l’orizzonte Sud Est/Ovest Nord 0° 1,00 1,00 1,00 10° 0,97 0,95 1,00 20° 0,83 0,81 0,98 30° 0,61 0,69 0,94 40° 0,45 0,60 0,90 Tabella A3: coefficiente di ombreggiatura FAO per aggetti orizzontali (da EN 832) EMBED Word.Picture.8 Angolo con l’aggetto orizzontale Sud Est/Ovest Nord 0° 1,00 1,00 1,00 30° 0,90 0,89 0,91 45° 0,74 0,76 0,80 60° 0,51 0,58 0,66 Tabella A4: coefficiente di ombreggiatura FAV per aggetti verticali (da EN 832) Angolo con l’aggetto verticale Sud Est/Ovest Nord 0° 1,00 1,00 1,00 30° 0,94 0,92 1,00 45° 0,84 0,84 1,00 60° 0,72 0,75 1,00 A.4.2.2 Coefficiente di riduzione dovuto a schermi interni o esterni Per edifici destinati a uso civile abitazione aventi volume inferiore a 1500 m3 si può assumere per il coefficiente di riduzione FC un valore pari a 0,8 (tende bianche interne) Negli altri casi il coefficiente di riduzione FC dovuto a schermi interni e/o esterni (quali tendaggi o similari) può, in assenza di dati forniti dal costruttore, essere desunto dalla tabella seguente: Tabella A.5 Coefficiente di riduzione FC dovuto a schermi interno o esterni (da UNI 10344) Tipo schermatura Coeff. di assorbimento ottico Coeff. di trasmissione ottico Coefficente di riduzione FC per schermo interno Coefficente di riduzione FC per schermo esterno Tende alla veneziana 0,1 0,05 0,10 0,30 0,25 0,30 0,45 0,10 0,25 0,35 Tende bianche 0,1 0,50 0,70 0,90 0,65 0,80 0,95 0,55 0,75 0,95 Tessuti colorati 0,2 0,10 0,30 0,50 0,42 0,57 0,77 0,17 0,37 0,57 I valori indicati in tabella si riferiscono a schermi completamente abbassati. In caso di schermatura parziale va effettuata una media pesata in base alla porzione di superficie effettivamente coperta A.4.2.3 Trasmittanza solare media La trasmittanza solare totale media g è il valore medio su tutti gli angoli di incidenza che, mancando dati specifici, può essere assunto pari all’85% del coefficiente di trasmissione solare determinato per il raggio solare perpendicolare alla superficie del vetro. In assenza di dati forniti dal costruttore la trasmittanza solare totale media del vetro g può essere desunta dalla tabella seguente per alcuni tipi di vetro di uso più comune. Tabella A.6 Trasmittanza solare totale media g per alcuni tipi di vetro (da UNI 10344) Tipo di vetro g Vetro singolo 0,82 Doppio vetro normale 0,70 Triplo vetro normale 0.60 Vetro singolo selettivo 0,66 Doppio vetro con riv. selettivo pirolitico 0,64 Doppio vetro con riv. selettivo catodico 0,62 Triplo vetro con riv. selettivo pirolitico 0,55 Triplo vetro con riv. selettivo catodico 0,53 A.5 Fattore di utilizzo Il fattore di utilizzo stagionale degli apporti gratuiti ηu, che tiene conto del comportamento dinamico dell’edificio può essere valutato con la seguente formula semplificata: EMBED Equation.3 dove: γ è il rapporto tra l’energia dovuta gli apporti gratuiti presenti nella zona riscaldata e l’energia dispersa per trasmissione e ventilazione (rapporto guadagni/perdite) ovvero: EMBED Equation.3 ; Nel caso si ritenga opportuno effettuare un calcolo più accurato (ad es. per edifici con elevata inerzia termica) il fattore di utilizzo va calcolato su base mensile secondo quanto previsto al punto 12 della norma UNI 10344 o, in alternativa secondo il metodo previsto per il calcolo stagionale dalla norma EN 832 riportato in appendice B. Appendice B Calcolo del fattore di utilizzo stagionale secondo EN 832 Il fattore di utilizzo stagionale degli apporti gratuiti ηu, che tiene conto del comportamento dinamico dell’edificio (inerzia termica delle strutture), calcolato secondo EN 832 è dato da: EMBED Equation.3 EMBED Equation.3 dove: γ è il rapporto tra l’energia dovuta gli apporti gratuiti presenti nella zona riscaldata e l’energia dispersa per trasmissione e ventilazione (rapporto guadagni/perdite) ovvero: EMBED Equation.3 ; a è un parametro numerico legato alla costante di tempo dell’edificio definito come: EMBED Equation.3 ; a0 = 0,8 (per calcolo stagionale) t0 = 28 (per calcolo stagionale) tc è la costante di tempo dell’edificio espressa in ore Figura B.1 Andamento del fattore di utilizzazione stagionale al variare del rapporto guadagni/perdite γ per alcuni valori della costante di tempo tc . La costante di tempo tc, che caratterizza l’inerzia termica degli spazi interni riscaldati è definita come: EMBED Equation.3 ; dove: C è la capacità termica efficace dei componenti edilizi in contatto con la zona riscaldata calcolata come indicato nella norma UNI 10344 o EN832. Cd è il coefficiente di dispersione volumica di progetto calcolato secondo UNI 10379 e UNI 7357; Vriscaldato è il volume interno netto degli ambienti riscaldati. Il valore della capacità termica di un edificio è data da: EMBED Equation.3 ; dove: AT è l’area totale dell’involucro che delimita la zona riscaldata comprese le partizioni interne. cp è il calore specifico di riferimento per le strutture edilizie assunto pari a 1000 J/(kg K); Ma è la massa efficace per unità di area (kg/m2) delle strutture edilizie desunta dalla tabella seguente. Tab. B.1 Massa efficace per unità di area di strutture edilizie con intonaco a base di malta (da UNI 10344) isolamento pareti esterne pavimenti 1 piano 2 piani ≥ 3piani Massa efficace per unità di area (kg / m2) interno qualsiasi tessile 105 105 105 interno qualsiasi legno 115 125 135 interno qualsiasi piastrelle 125 125 135 assente/esterno leggere tessile 125 125 115 assente/esterno medie/ tessile 135 135 125 assente/esterno pesanti tessile 145 135 125 assente/esterno leggere legno 145 145 145 assente/esterno medie legno 155 155 155 assente/esterno pesanti legno 165 165 165 assente/esterno leggere piastrelle 145 155 155 assente/esterno medie piastrelle 155 165 165 assente/esterno pesanti piastrelle 165 165 165 Tab. B.2 Massa efficace per unità di area di strutture edilizie con intonaco a base di gesso (da UNI 10344) isolamento pareti esterne pavimenti 1 piano 2 piani ≥ 3piani Massa efficace per unità di area (kg / m2) interno qualsiasi tessile 75 75 85 interno qualsiasi legno 85 95 105 interno qualsiasi piastrelle 95 105 115 assente/esterno leggere tessile 95 95 95 assente/esterno medie/ tessile 105 95 95 assente/esterno pesanti tessile 105 95 95 assente/esterno leggere legno 115 115 115 assente/esterno medie legno 115 125 125 assente/esterno pesanti legno 115 125 125 assente/esterno leggere piastrelle 115 125 135 assente/esterno medie piastrelle 135 135 135 assente/esterno pesanti piastrelle 135 135 135 Pag. PAGE 1 di NUMPAGES 12 All. RIFERIMENTO: 0000--