Più garanzie per i cittadini e imprese utenti di oltre un centinaio di tipi di servizi professionali
Al via, in Toscana, il coordinamento delle libere professioni
Il nuovo ruolo delle regioni - L'assessore toscano Guidi coordinatrice per tutta Italia
martedì 1 aprile 2003
Professionisti non iscritti agli ordini: è il momento della riscossa. E le Regioni, potrebbero dare loro una mano. Si è costituito il 31 marzo a Firenze, presso la Banca Steinhauslin, il Comitato CoLAP della Regione Toscana, che ha eletto coordinatore Franco Pagani, presidente della Fna (federazione nazionale amministratori di condominio), coadiuvato da 30 consiglieri.
Si tratta del braccio operativo, nella regione, del Coordinamento libere associazioni professionali, che riunisce ben 123 associazioni delle professioni non riconosciute (si va, appunto, dagli amministratori, agli informatici professionali, fino ai bio-terapeuti, in tutte aree di intervento, tecniche, economiche e sociosanitarie).
Il ruolo dei Comitati regionali è decisivo: grazie infatti alla riforma del Titolo V della Costituzione, le regioni hanno assunto un ruolo chiave nel mettere a punto norme locali sulla riforma delle professioni non riconosciute a tutela del cittadino, coordinate con quelle previste a livello nazionale e con le direttive varate nell'Unione Europea.
Il comitato toscano del CoLAP è il secondo varato, dopo quello dell'Emilia Romagna. C'è però da credere che sarà una palestra di sperimentazione d'avanguardia. Infatti vedrà come suo referente l'assessore regionale toscano, Carla Guidi, che ha avuto delega di rappresentanza, come coordinatore per la riforma, da tutte le Regioni Italiane.
Franco Pagani così dichiara: "Questi i principali scopi del Comitato. Primo, intensificare i già costruttivi rapporti con la Regione, anche attraverso un protocollo di intesa nei tre settori fondamentali di attività: socio-santitario - tecnico - economico/giuridico . Secondo, divulgare nella Regione il ruolo propositivo che le Associazioni professionali svolgono nell’economia e nel sociale. Terzo, attuare una riforma, anche a livello locale con una rete di garanzie per il cittadino sulla qualità delle prestazioni professionali. Garanzie, queste, che debbono essere offerte non solo dagli iscritti a ordini e collegi riconosciuti dalle norme, ma anche dagli operatori in attività professionali oggi rappresentate solo da libere associazioni, che avrebbero buon diritto a fregiare i propri iscritti di un attestato di competenza professionale (così come avviene in gran parte degli altri stati Europei)".
Il primo appuntamento per il neo-nato Comitato sarà il Forum organizzato dall’Assessore Carla Guidi con il tema: "Definizione di strategie operative ai fini della riforma delle professioni non regolamentate" che si terrà in Firenze il 17 aprile nell’Auditorium del Consiglio Regionale.
Per informazioni: Franco Pagani, 055-7350325