Il comodato esclude l’usucapione
Salve mi chiamo Domenico! Mio padre possiede da
34 anni un locale che era di proprietà di mia zia e che a sua volta mio zio
cioè il marito faceva usare a mio padre per esercizio artigianale dopo
trasformatosi in commerciale. Dopo il decesso di mio zio la moglie mi spunta
che a partire da quel momento vuole pagato l'affitto più gli arretrati. cosa
che io non ho mai fatto ne tirato fuori una lira almeno che per ristrutturare
tutta la casa per intero.posso diventare padrone dell’appartamento. E mettere
fine a tutto ciò
Da quel che si capisce, è ancora sua zia titolare del locale. Se esso, fino ad oggi, era stato concesso in semplice comodato gratuito, o comunque lasciato usare per semplice atto di tolleranza, a buon diritto sua zia può oggi chiederle di stipulare un contratto di locazione, ma non può chiederle arretrati. Viceversa, se suo padre può dimostrare di aver maturato i diritti per usucapire l’immobile nel corso di vent’anni, senza che sia stato in atto un comodato,può usucapirlo. Sinteticamente, le condizioni per usucapire sono esserci comportato esattamente come se fosse il proprietario del bene. Deve essere stato non solo padrone nei fatti, ma anche nell’atteggiamento e nella volontà. Prove a favore, non decisive ma importanti, possono essere state il pagamento di tasse sull’immobile, o l’aver affrontato spese per la sua ristrutturazione, e soprattutto aver messo in essere un “collage”di comportamenti, che volgano ad escludere l’intervento di qualsiasi altra persona, e particolarmente del legittimo proprietario, dal possesso del bene. Se ciò accade, l’usucapione matura automaticamente: si diviene proprietari senza bisogno di atti pubblici