Nei fatti il valore tassato si riduce
per le compravendite tra privati e cresce per le abitazioni nuove
Valore da denunciare
al rogito: cambiano le regole
Su quale valore si è
tassati negli acquisti di abitazioni? E quale è il prezzo da dichiarare nel rogito? Le due domande sono importanti, soprattutto dati i profondi mutamenti nelle
norme portati sin da subito dalla legge 4 agosto 2006, n. 248 (detta anche “decreto
Bersani-Visco”).
Se la compravendita
avviene tra persone private la tassazione si applica sul
valore catastale della casa e non invece sul valore a cui è avvenuta la
compravendita. Tale valore si calcola moltiplicando per 110 (prima casa) o per
120 (altre abitazioni) la rendita catastale rivalutata dell’immobile. Per
intendersi, si tratta dell’ammontare che ogni anno si denuncia sulla
dichiarazione dei redditi, salvo il caso che l’abitazione sia affittata ad
altri. Il valore catastale è, per le abitazioni, è in genere di
gran lunga inferiore a quello di mercato (anche un terzo), per cui il
risparmio è assicurato. La nuova legge ci tiene a specificare però che nel
rogito va comunque denunciato il valore reale a cui è
avvenuta la compravendita. Se il Fisco dovesse scoprire che il valore di
mercato è stato sottovalutato nell’atto, le imposte saranno calcolate in
percentuale al valore reale e sarà a applicata una
sanzione pari a metà della differenza tra quanto pagato e il nuovo calcolo
delle imposte stesse. Tanto per fare un esempio, se per l’acquisto di una prima
casa si sono pagati 250 mila euro e se ne denunciano solo 150 mila, anziché 3.336
euro di imposte, si finirebbero per dover versare (se
si è scoperti) 10.086 euro.
Se
la compravendita avviene invece tra un’impresa di costruzione e un privato, il
criterio del valore catastale, purtroppo, non si applica.
Pertanto diviene quasi sempre imponibile il valore
reale a cui è avvenuta la cessione. Il decreto Bersani-Visco, infatti, ha
cancellato le vecchie regole (che prevedevano che, se si denunciava almeno il
valore catastale, non si rischiavano accertamenti del Fisco). Restano, anche
per questo tipo di compravendite, le sanzioni per falsa dichiarazione elencate
prima. Ma sorge per il Fisco stesso, un nuovo
problema: come dimostrare che il prezzo di vendita dichiarato nel rogito è
inferiore da quello reale?
Comunque
sia, il decreto Bersani Visco ha per gli acquirenti di abitazioni il pregio è
di aver reso, senza ambiguità, meno costose le compravendite tra privati, perché
il prezzo imponibile è più ridotto di quello di mercato. Ma
ha anche il difetto è di aver reso molto meno convenienti gli acquisti da
imprese di case nuove o completamente ristrutturate.