Usucapione immobile turistico e registrazione contratto
Da esattamente 20 anni lo scorso luglio, la mia famiglia pagava in nero un affitto per un appartamento in una località di villeggiatura.
i pagamenti sono sempre avvenuti per contanti o occasionalmente tramite assegno bancario. il contratto della fornitura elettrica è a nome della mia famiglia dalla data luglio 1982.
il proprietario è deceduto nel giugno 2002.
ciò premesso, posso far valere l'usocapione per quell'appartamento nei confronti degli eredi e quindi o farmi liquidare il valore dell'appartamento o pretenderne la proprietà?
a quali eventuali sanzioni andrei incontro per il fatto di non aver mai richiesto la regolarizzazione tramite contratto della locazione ?
Prima di trattare dell’usucapione, vanno chiariti alcuni concetti. Fino alla riforma degli affitti (legge 431/89) non esisteva propriamente il concetto di "locazione di seconda casa", ma solo quello di "locazione transitoria". Pertanto, secondo molta giurisprudenza la locazione stabile di una casa di villeggiatura, per anni e anni, avrebbe dovuto rientrare nell’equo canone e solo quella transitoria, per brevi periodi, era svincolata. Con la legge 431/98 è stato introdotto, invece, il concetto di "locazione turistica", svincolata dai precetti della 431/98, e legata solo a quelli del codice civile. Tra l’altro la locazione turistica non prevede, diversamente da quella abitativa tradizionale, la forma scritta "ab substantiam". Non scrivendo il contratto e non facendolo registrare, si viola "solo" una norma fiscale. Corresponsabili sono sia il proprietario che l’inquilino, in solido, nel senso che il Fisco può chiedere a uno o l’altro, indifferentemente, il pagamento di arretrati, interessi e sanzioni. Chi paga, potrà rifarsi sull’altro, per la metà della somma versata. L’omessa richiesta di registrazione è colpita da una sanzione pari al 120-140% della somma dovuta, mentre l’omesso versamento di annualità successive alla prima al 30% dell’importo non versato. I
Quanto all’usucapione, se effettivamente un giudice dovesse accertare che tra lei e il proprietario esisteva un rapporto di locazione (per quanto non formalizzato), le sue speranze sono nulle. A provarlo potrebbe bastare l’occasionale versamento di assegni, nonché testimonianze di vicini a cui Lei abbia detto di essere in locazione.