Servitù di passaggio su cortile e spese relative
Sono uno dei quattro comproprietari di una
palazzina posta all’estremità del cortile di proprietà del condominio Turchino,
6 di Milano. (B)
I proprietari delle unità immobiliari posti
nella palazzina (C) hanno il diritto di passaggio pedonale attraverso il
cortile del condominio.
L’altra sera il condominio si è riunito in assemblea
straordinaria per approvare l’esecuzione di due cancelli (uno all’ingresso
dello stabile e uno all’ingresso del cortile). I quattro comproprietari delle
unità della palazzina hanno partecipato all’assemblea del condominio e hanno
accettato di compartecipare alla spesa per i nuovi cancelli, in
quanto gli esistenti non sono in buone condizioni.
Si è proposto il concorso alla spesa con due diverse soluzioni:
Concorso spesa pari al 5% (in quanto
si ha il diritto di passaggio pedonale)
Concorso spesa pari al 10% se il condominio concedeva la
possibilità d’ingresso nel cortile condominiale con i nostri mezzi per effettuare le operazioni di carico e scarico. Niente sosta.
L’assemblea condominiale ha messo ai voti le due soluzioni
proposte.
La prima proposta (5%) risulta
accettata a maggioranza, la seconda (10%) non viene approvata da una parte dei
condomini (mill 210,10 – 4 condomini).
Erano presenti mill 587,79 – 12 condomini su 18)
Chiedo: è regolare il comportamento dell’assemblea di
condominio? Giuseppe Apa
La sua lettera non ci è chiarissima. Se abbiamo ben capito
Lei, in quanto proprietario nella palazzina C, avrebbe preferito che
l’assemblea del condominio B avesse approvato la seconda proposta , quella in
cui anziché la sola servitù di passaggio era riconosciuto il diritto di
transito dei mezzi, anche solo per lo scarico e il carico, al condominio C. Ma
tale proposta avrebbe dovuto essere accettata
all’unanimità dal condominio B, perché modifica i termini della servitù di
passaggio, aggravandone il carico. Questa constatazione crediamo
risponda alla sua domanda, che resta mal posta perché entrambe le proposte
apparirebbero essere stato approvate a maggioranza, il che non è evidentemente
possibile.