Rubrica leggi regionali (Liguria,
Molise, Calabria, Friuli)
Liguria
Legge Liguria n. 33 del 31-10-2006
Denominata “Testo
unico in materia di cultura”, prevede contributi per gli interventi di natura
statica e strutturale, di manutenzione straordinaria, di restauro e di adeguamento tecnologico di immobili con vincolo storico-architettonico e degli eventuali giardini o parchi
che ne costituiscono pertinenza (ma non detta i requisiti e gli importi).
BUR N. 16 del 2 novembre 2006
Molise
Legge n. 20 del 10 agosto 2006
Finalmente anche la
regione Molise si accoda alle altre nel varare norme per la tutela
dall’inquinamento elettromagnetico proveniente da sistemi di telecomunicazione
e radiotelevisivi. Oggetto gli impianti che possono produrre campi di frequenza
tra 100 kHz e 300 GHz. I limiti di esposizione sono
quelli previsti dalle leggi statali. I controlli sono gestiti dai Comuni,
avvalendosi dell’ARPAM (l’agenzia ambientale) e debbono
avvenire per ogni impianto almeno una volta all’anno. I costi sono a carico dei
gestori delle antenne. L’ARPAM gestisce anche il catasto delle antenne. E’
elencata in dettaglio tutta la documentazione per le
nuove installazioni. I comuni debbono varare appositi
regolamenti entro 4 mesi.
BUR N. 23 del 16 agosto 2006
Legge 27 settembre 2006, n. 28
Ha come oggetto le
opere relative a linee ed impianti elettrici fino a
150. 000 volt che non appartengono alla rete nazionale.
Competente del procedimento autorizzatorio, che è
scandito in tutte le sue fasi (domanda, iter, collaudo, decadenza, eventuali
espropri), è la Regione e non più le due province di Campobasso e Isernia. Un
procedimento abbreviato è previsto per gli impianti già in essere.
BUR N. 27 del 30 settembre 2006
Calabria
Delibera della Giunta regionale 10 novembre 2006, n. 106
Vengono
finalmente dettate le linee guida per l’attuazione della legge urbanistica n.
19 del 2002. Il corposo documento (256 pagine), è in parte studio, e in parte
filosofia urbanistica, ma non è per questo privo di indicazioni
puntuali. Vi si trattano anche le nuove “frontiere” dell’urbanistica, quali la
perequazione, di cui vengono dettagliati i criteri per
l’operatività: Il primo livello di attuazione è il Piano Strutturale Comunale
(PSC) che perimetra tutti gli “ambiti territoriali
unitari “con carattere urbano. A questi ambiti viene
assegnato un indice territoriale di base, cioè un plafond di edificabilità, sulla base della capacità insediativa ottimale, in modo tale che ambiti territoriali con
caratteristiche omogenee abbiano lo stesso indice. Ogni standard di edificazione possibile sarà ripartito in due quote: la
prima farà capo al proprietario del terreno e la seconda al Comune.
Quest’ultima potrà essere utilizzata dal Comune stesso per interventi di
permuta con i privati o per edilizia residenziale pubblica.
Un incremento non superiore dell’1% della possibilità
edificatoria potrà essere anche liberamente commerciabile dai privati.
Bur N. 22 del 4 dicembre2006 Supplemento n 1
Friuli
Legge 13 novembre 2006, n. 22
Vengono
regolate da un Piano di Utilizzazione, i criteri riguardanti le aree demaniali
marittime con finalità turistico-ricreative. In
particolare, le prescrizioni per la realizzazione di opere,
quelle per garantire la tutela paesaggistica e lo sviluppo eco- sostenibile,
l’individuazione delle aree per le quali si prevedono infrastrutture, le
disposizioni per il rilascio e il rinnovo delle concessioni marittime e quelle per
l’affidamento a terzi della gestione. Sono ripartite le competenze tra Regione
e Comuni. Si dettano le regole degli appalti per ottenere le concessioni di
beni appartenenti al demanio marittimo, più rigide per quelle ultrasessantennali, nonché le
norme per la revoca e la decadenza. Escluse dalla nuova norma la laguna di
Grado e Marano nonché le aree costiere in cui vige il
catasto tavolare.
BUR N. 46 del 15 novembre 2006
Legge 26 ottobre 2006, n. 20
Si riforma la
cooperazione sociale, istituendo l’albo, gli interventi contributivi e gli
obblighi dei beneficiari. Gli articoli 17 e 18 riguardano più specificamente gli
immobili, che, se assistiti da contributo, sono inalienabili per cinque anni.
La struttura competente decide i termini di inizio e
fine lavori e l’importo dei contributi che, se in conto capitale, possono
essere anticipati per l’80%, previa fideiussione bancaria. E’ causa di
decadenza il mancato rispetto delle norme sul superamento delle barriere
architettoniche.
BUR N. 44 del 2 novembre 2006