Tassa sarda sul lusso: da lunedì 24 giugno i rimborsi
Partono da oggi,
lunedì 23 giugno, i rimborsi della cosiddetta “tassa sul lusso” sarda. Per
riavere indietro il denaro versato basterà presentarsi a
uno dei 2.500 sportelli dell’UniCredit Banca sparsi
in tutto il territorio nazionale entro il 31 ottobre 2008. Occorrerà presentare
il proprio codice fiscale più un documento in corso di validità (ma non guasta
aver anche fotocopia dei modelli F24 con cui si è effettuato
il pagamento).
Come noto, l’imposta
regionale sulle seconde case ad uso turistico e quella sulle plusvalenze delle
seconde case, varate dagli articoli 2 e 3 dalla legge n. n. 4/2006 (poi
modificata dalla legge n. 2/2007) è stata giudicata anticostituzionale, con
sentenza n. 152 depositata il 15 aprile 2008.
In seguito, con delibera
27/118 del 13 maggio 2008, la Giunta Regionale ha stabilito le modalità di rimborso. Si è deciso che a tutti i contribuenti
che avevano versato le due imposte fosse inviata una comunicazione postale con
l’ammontare delle imposte da rimborsare, ivi compresi gli interessi legali
maturati. Le procedure variano però per coloro che hanno
crediti superiori ai 10.000 euro: questi ultimi non potranno essere rimborsati
direttamente dagli sportelli UniCredit, ma dovranno
comunicare i loro estremi bancari. Infatti entra in
gioco, in questo caso, l’ art. 48 bis del D.P.R. 602/73, che prevede il
controllo del fatto che il contribuente non sia inadempiente all’obbligo di
versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento, per un
ammontare complessivo pari almeno all’importo di cui è creditore: in tal caso
non si procede al versamento.
L’Agenzia per le
Entrate Sarda ha chiarito al Sole 24 ore che non è necessario aver ricevuto la
comunicazione di rimborso per recarsi agli Sportelli UniCredit:
infatti nel database della banca sono presenti tutti i
contribuenti che hanno regolarmente pagato. Sono sullo stesso piano chi ha
presentato l’istanza di rimborso e chi non lo ha mai
fatto. Chi non riscontrasse la propria presenza nelle
liste, può telefonare all’Agenzia (070-606.8066, lun-mar
gio-ven, 10.00-13.00 e mer,
16.00-19.00) o, meglio ancora, inviare un fax (070.606.8017) o un e-mal (agenziaentrate@regione.sardegna.it),
con copia dei modelli F24 di versamento (per gli anni 2006 e/o 2007). Disguidi posso essere accaduti soprattutto in caso di errata
indicazione del codice tributo sull’F24 (che era SC15).
Chi infine mancasse l’ultimo appuntamento, fissato il 31 ottobre 2008,
potrà presentare comunque istanza di rimborso entro 3 anni, come previsto
dall’articolo 4 quater comma 8 della legge n. 4/2006,
anche se non è ben chiaro se tale periodo inizi dal versamento dell’imposta o
dalla data di deposito sentenza della Corte Costituzionale.
Ed ecco i dati:sono 36.823 i contribuenti interessati ai rimborsi, di cui 36.612
per complessivi 27.245.186 euro per l’imposta sulle seconde case e 226 per
2.621.281 euro per le plusvalenze da rivendita. Circa un migliaio sono creditori più di 10 mila euro e saranno interessati
quindi a un iter un po’ più complesso per riavere indietro il denaro. Almeno la
metà dei contribuenti che avrebbero dovuto versare l’imposta
erano stati inadempienti (ma c’è chi dice molti di più).
La Corte ha invece
lasciato sospeso il giudizio in merito all’imposta regionale su unità da
diporto e a quella sugli aeromobili, ribattezzate ora congiuntamente “Tassa
regionale per la tutela e la sostenibilità ambientale” e prima modificate dalla
legge regionale n. 2/2007 e poi integralmente riviste dalla legge 5/3/2008, n.
3. La Corte si è infatti limitata a rinviare la
valutazione su diverse questioni di legittimità alla Corte di giustizia CE, con
l’ordinanza n. 103/2008.
Senza ostacoli,
infine, l’imposta regionale di soggiorno, istituita dall’articolo 5 della legge
n. 2/2007.,di cui la Corte ha rigettato le eccezioni
di incostituzionalità. E’ stata data facoltà ai comuni di deliberare
l’applicazione dell’imposta nel proprio territorio a decorrere dall’anno 2008
e, con delibera n. 31/9 del 27/5/2008 sono state sancite le modalità.
Ricordiamo che tale imposta è pari a 1 euro al giorno
(2 per gli alberghi a quattro stelle o superiori) da versare al Comune. Si
applica a tutte le strutture alberghiere ed extra-alberghiere, ivi compresi gli appartamenti in locazione
turistica, ove soggiornino non residenti in Sardegna.