Regole rigide per lo studio associato di
amministrazione
Il condominio dove abito è amministrato da uno studio la
cui titolare è una donna. E’ però il marito, che fa il vigile urbano,che fa tutto, salvo la firma sui verbali di assemblea.
Il marito può fare quello che fa? Deve essere inserito
nello studio in modo da pagare regolarmente le tasse? G.G.,
Torino
Il mandato che si dà
all’amministratore è, in genere, personale e basato sulla fiducia ed esclude
quindi la sua sostituzione con altra persona, così come pare sia
successo nel caso in esame. Può, in determinate occasioni, fare eccezione
l’affidamento di un mandato generico a uno studio associato, senza identificare espressamente la
persona dello studio che si vuole incaricare. Tuttavia il rappresentante dello
studio deve essere, appunto, uno degli associati: tutti i soci dello studio rispondono
personalmente e in solido degli atti compiuti in nome dello studio, salvo
diverso patto tra di loro, che deve però essere
portato a conoscenza con mezzi idonei a chi ha incaricato lo studio. E’ a nome dello studio stesso, che è titolare della partita
Iva, che i compensi vengono fatturati. Non
ci pare, quest’ultimo il suo caso.