Le
Istruzioni per la regolarizzazione di colf e badanti
Le
date da ricordare
Mercoledì 28 agosto 2002. Da
questa data sono reperibili nei 14mila uffici postali i kit per l'emersione di
lavoro irregolare di colf e badanti.
Lunedì 9 settembre 2002. Da
questa data sono reperibili nei 14mila uffici postali i kit per l'emersione di lavoro
irregolare extracomunitari addetti al lavoro subordinato.
Martedì 10 settembre. Entra
in vigore la legge 30 luglio 2002, n. 189 di modifica del Testo Unico
dell’immigrazione. Da quello stesso giorno, i lavoratori e i loro datori di
lavoro potranno iniziare l'iter per la regolarizzazione, effettuando i
pagamenti e consegnando i moduli compilati.
Lunedì 11 novembre. Termine
entro cui dovrebbe avvenire la regolarizzazione di colf e badanti.
Contenuto
del kit
Le buste sono distribuite gratuitamente: quelle
bianche con quadrettatura rossa riguardano colf e badanti; quelle celesti con
quadrettatura celeste i lavoratori subordinati.
Il kit comprende:
· il
bollettino prestampato (290 euro per colf e badanti + 40 euro di spese di
istruttoria e 700 euro per lavoro subordinato, cui si aggiungono 100 euro di
spese);
· un
modulo dove dovranno essere riportati i dati dell'immigrato per cui si chiede
la regolarizzazione per il lavoro pregresso;
· un
cedolino per la raccomandata assicurata;
· le
istruzioni per l'uso;
· la
busta per la spedizione.
Chi
è possibile regolarizzare
·
Una sola colf per famiglia;
·
Fino a due badanti (attività di assistenza a
persone disabili o non autosufficienti).
Il rapporto deve essere stato iniziato almeno
entro il 10 giugno 2002. E’ possibile anche la trasformazione di un permesso di soggiorno da permesso turistico
ancora vigente in permesso per motivi di lavoro subordinato, rendendo regolare
l’attività lavorativa.
Sono esclusi dalla regolarizzazione:
·
gli extracomunitari sottoposti a un
provvedimento di espulsione per motivi diversi dal mancato rinnovo del permesso
di soggiorno (la revoca del decreto di espulsione avviene automaticamente, con
il rilascio del permesso di soggiorno);
·
i denunciati per i reati indicati negli articoli
380-381 del codice di procedura penale (anche rissa e furti lievi), salvo che i
relativi procedimenti siano conclusi con l’esclusione del reato o della
responsabilità dello straniero;
·
i segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni
internazionali in vigore in Italia, ai fini della non ammissione nel territorio
dello Stato nonché le persone che comunque risultino pericolose per la
sicurezza dello Stato.
Chi
presenta la domanda
La domanda può essere presentata solo dal datore
di lavoro (e non dall’extracomunitario).
Il datore di lavoro, per le badanti, può anche
non essere l’assistito, ma deve trattarsi comunque di un suo familiare.
L’handicap o la patologia, deve essere attestato da un certificato medico.
Cosa
accade dopo
Dopo la compilazione e il pagamento, al datore
di lavoro e al lavoratore sarà consegnata una ricevuta che dimostra che la
regolarizzazione è in corso.
Dalle poste i dati saranno comunicati via
computer alle Questure, che verificheranno se l'immigrato ha precedenti penali.
Ricevuto l’assenso delle Questure, le Prefetture
procederà alle convocazione del datore di lavoro e dell’extra-comunitario per
la stipula del contratto e il permesso di soggiorno, di un anno di durata.
Il modulo di contratto di lavoro è allegato alla
circolare del Ministero del Lavoro
Il permesso sarà rinnovabile <previo
accertamento da parte dell'organo competente della prova della continuazione
del rapporto e della regolarità della posizione contributiva della manodopera
occupata>.
Retribuzione minima
La retribuzione per colf e badanti non conviventi non potrà
essere inferiore a 439 euro mensili, anche guadagnati con più rapporti di
lavoro: altrimenti la regolarizzazione è impossibile. I 439 euro corrispondono,
per le colf, a un massimo di 33 ore e 22 minuti di lavoro settimanali e per le
badanti a un massimo di 24 ore e 22 minuti (questo perché il Ministero ha
stabilito che le colf debbano essere assunte almeno al 3° livello del contratto
di lavoro e le badanti almeno al 2° livello).
Per le badanti conviventi con il datore di lavoro la
retribuzione minima è di 526,66 euro.
Orario
minimo per la regolarizzazione
L’orario minimo è di 24 ore settimanali. In caso di
rapporto part-time, l’orario minimo e il relativo reddito minimo può essere
erogato da più famiglie. Per questa ragione è necessario che in ognuna
delle domande di emersione si indichi
la pluralità di datori di lavoro. Non è possibile, però, “spartirsi” il
contributo di emersione di 330 euro (290+40 di spese): ciascun datore di lavoro
dovrà infatti versarlo per intero. Il reddito minimo di 439 euro mensili non è
comprensivo del vitto e dell’alloggio, che non possono essere conteggiati come
componenti di questa somma.
Obblighi dopo la regolarizzazione
Ovviamente il datore di lavoro dovrà adempiere a tutti gli
obblighi previsti dalla legge e dal contratto collettivo di categoria (ferie,
tredicesima, maternità libertà settimanale) nonché al versamento trimestrale
dei contributi previdenziali obbligatori. Gli appositi bollettini per i
contributi verranno forniti dall’Inps entro dieci giorni
dalla fine di ciascun trimestre, quindi entro il 10 dei mesi di aprile, luglio,
ottobre e gennaio. Andrà fatta, come in tutti i casi di assunzione di colf e
badanti, la comunicazione all’Inail.
Una volta regolarizzato il rapporto, si rientra nelle
regole del contratto di lavoro: pertanto il lavoratore potrà dimettersi o anche
essere licenziato. In tal caso potrà essere iscritto alle liste di collocamento
per il periodo di residua validità del permesso annuale e comunque per non meno
di 6 mesi.
Il Ministero del Lavoro, con circolare 20 settembre 2002,
n. 50 ha chiarito che il contributo di 330 euro (290 + 40 di spese) copre solo
il periodo di lavoro tra il 10 giugno 2002 e il 9 settembre 2002. Pertanto:
per il periodo dal 10 settembre 2002 in poi dovranno essere
pagati regolarmente i contributi previsti dal contratto di lavoro. Così come
accade per tutti i lavoratori, i contributi dal 10 settembre al 30 settembre
dovrebbero essere versati, insieme alle ritenute fiscali, entro il 16 ottobre,
anche se non si è ancora firmato il contratto,. Quest’ultima affermazione,
però, è un’interpretazione da parte degli esperti: sulla circolare non c’è
scritto.
per i periodi antecedenti il 10 giugno 2002 in cui il lavoratore extracomunitario abbia lavorato, saranno dovuti all’Inps e all’Inail non solo i contributi arretrati, ma anche i relativi interessi. Il Dm 26 agosto 2002 (G.U. 227/2002) , afferma che i contributi potranno essere versati in un'unica soluzione, senza interessi, ovvero in rate mensili di eguale importo, maggiorate:
a) fino a due anni di dilazione (24 rate) degli interessi legali (attualmente il 3,5%);
b) fino a tre anni, degli
interessi di dilazione (il 6%), calcolati a decorrere dal venticinquesimo mese.
Denuncia Inail
Il datore di lavoro , può
assolvere l'obbligo:
a telefonando al numero 803888
(call center);
b tramite posta elettronica
all'indirizzo: dnaimmigrati@inail.it ;
c recandosi in qualsiasi Sede
INAIL del territorio nazionale e compilando un modulo predisposto dall'Istituto
e disponibile in tutte le Sedi;
d. tramite FAX: numero verde 800.657.657
scaricando il modulo "modello di denuncia nominativa fax a lettura
automatizzata per la regolarizzazione di Colf e Badanti extracomunitari"; nel caso in cui il
datore di lavoro non sia ancora a conoscenza del codice fiscale del lavoratore,
occorre scaricare il "modulo denominato modello di denuncia nominativa fax a
lettura automatizzata per la regolarizzazione di Colf e Badanti extracomunitari
mancanti di codice fiscale".
Denuncia
Inps
L’Inps, con il messaggio 16 ottobre 2002, n.353, ha chiarito che
“Il termine di
presentazione della denuncia del rapporto di lavoro, di norma, scade entro il
decimo giorno successivo al trimestre solare nel corso del quale è avvenuta
l'assunzione.
Nella fattispecie in questione, atteso che il
termine di presentazione della dichiarazione di emersione è stato fissato
dall'art. 33 della legge n. 189/2002 entro due mesi dall'entrata in vigore
della legge stessa e cioè entro l'11 novembre 2002, la denuncia di rapporto di
lavoro domestico (mod. LD09) potrà essere utilmente presentata entro il 10
gennaio 2003, con obblighi contributivi a far tempo dal l0 settembre 2002”.
Nota: il modello LD09 è compilabile via Internet
all’indirizzo http://www.inps.it/Servizi/Colf/domestici/modulo.asp?language=ita
Retribuzione oraria effettiva* |
Importo contributo orario |
||
A carico del datore di
lavoro |
A carico del lavoratore |
Totale |
|
Fino a € 6,15 |
€ 1,18 |
€ 0,25 |
€ 1,43 |
Da € 6,15 a € 7,51 |
€ 1,33 |
€ 0,29 |
€ 1,62 |
Oltre € 7,51 |
€ 1,63 |
€ 0,35 |
€ 1,98 |
Lavoro superiore a 24 ore settimanali** |
€ 0,86 |
€ 0,19 |
€ 1,05 |
Per le ore di lavoro, si
intendono quelle effettivamente lavorate nel trimestre, comprese quelle pagate per ferie, malattia, maternità,
festività infrasettimanali.
La retribuzione oraria effettiva tiene conto non
solo della retribuzione di fatto, ma anche della tredicesima mensilità e del
valore convenzionale dato al vitto e/o all'alloggio.
Per il lavoro settimanale
superiore a 24 ore non si tien conto della retribuzione oraria effettiva, ma si
calcolano direttamente i contributi in base all’orario di lavoro. Ciò porta al
paradosso che, in caso di lavoro per poco meno di 24 ore settimanali, può essere più conveniente, per il datore di
lavoro ma talora anche per la colf, arrivare ad incrementare l’orario di lavoro
stesso.
La detraibilità dalla dichiarazione dei redditi
I contributi
pagati dal datore di lavoro per colf e badanti sono oneri deducibili dal
reddito, nella dichiarazione fatta nell’anno successivo al pagamento. Quindi il
reddito imponibile può essere ridotto, ma fino a un importo massimo di 1.549,37
euro all’anno (3 milioni di lire).
La garanzia per l’alloggio
Non è necessario che l’alloggio sia offerto dal datore di
lavoro, è sufficiente che una terza persona si dichiari disponibile a ospitare
lo straniero, per esempio un altro extracomunitario con permesso di soggiorno
proprietario dei locali oppure, più spesso, un locatore . Il che equivale a
dire che, oltre alla dichiarazione del datore di lavoro, è necessaria un’altra
dichiarazione, quella del proprietario di casa. In sede di presentazione della
dichiarazione di emersione va indicato il recapito in Italia del lavoratore che
può essere quello relativo all’appartamento affittato dal lavoratore stesso,
senza dover allegare, almeno per il momento, alcuna documentazione riferita
all’alloggio. Se il datore di lavoro ha sostenuto le spese per
fornire l’alloggio, può trattenere mensilmente dallo stipendio del dipendente
una somma massima pari a 1/3 di quanto pagato.
Per il resto, i dubbi rimangono. L’alloggio dovrebbe essere
“idoneo”, cioè rientrare nei parametri minimi previsti
dalla legge per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Quindi sarebbe impossibile che una stanza presso un
affittacamere lo sia veramente. Non è chiaro come il datore di lavoro possa
essere in grado di verificare questa idoneità.. Comunque, nel contratto di
lavoro da stipulare in prefettura, il datore di lavoro si limiterà “a garantire che il lavoratore ha sistemazione alloggiativa”
a un certo indirizzo, ed è molto probabile che non gli si chieda di più (come
fonti non ufficiali del Ministero del Lavoro stanno già dicendo in giro).
Il rimpatrio a carico del datore di lavoro
Un’altra grave incertezza è data dall’impegno che il datore
di lavoro dovrà firmare, direttamente all’interno del contratto di lavoro, per
il pagamento delle spese
di viaggio per il rientro del lavoratore nel Paese di provenienza. Sembra
probabile non verrà chiesta, come in passato, una fideiussione bancaria:
tuttavia il datore di lavoro dovrà dare il denaro in due situazioni: se è il
lavoratore che lo richiede o se l’extracomunitario è espulso con decreto. Nel
primo caso, dovrà ottenere una qualche garanzia perché il denaro venga usato
davvero a quello scopo: non può essere escluso che il lavoratore usi i soldi
per altro o rivenda un biglietto aereo o di treno. Si è in attesa di
chiarimenti a proposito.
Le sanzioni
Chiunque presenta una
falsa dichiarazione di emersione, al fine di eludere le disposizioni in materia
di immigrazione, è punito con la reclusione da due a nove mesi, salvo che il
fatto costituisca più grave reato.
Le
altre conseguenze di una mancata accettazione della dichiarazione di emersione
sono la perdita del
contributo versato e l'espulsione del lavoratore straniero.
Vale
quindi la pena muoversi con grande cautela, dato l’eccessiva severità della
legge, che rischia di punire anche chi è in buona fede.
LE
ISTRUZIONI DEL KIT: COME REGOLARIZZARE DOMESTICI E BADANTI
Istruzioni per la compilazione e la presentazione della
dichiarazione di emersione di lavoro irregolare di extracomunitari addetti al
lavoro domestico o di assistenza.
Il presente plico contiene:
1 modulo per la presentazione della dichiarazione di emersione di lavoro
irregolare;
2 bollettino di c/c postale per il versamento del contributo forfettario, pari
a 290,00;
3 busta prestampata in cui inserire la documentazione da presentare allo
sportello postale;
4 cedola dell'assicurata;
5 istruzioni per la compilazione e la presentazione della dichiarazione di
emersione di lavoro irregolare.
Istruzioni per la presentazione della dichiarazione
L'interessato, dopo aver compilato con cura il modulo, il bollettino e la
cedola, si recherà presso l'ufficio postale, dove:
* effettuerà il pagamento relativo al bollettino postale;
* inserirà il relativo attestato di pagamento dentro la busta prestampata;
* inserirà nella busta anche l'eventuale certificato medico, necessario in caso
di assistenza a familiare non autosufficiente;
* inserirà nella busta il modulo debitamente compilato (avendo cura di far
corrispondere la finestrella trasparente della busta con la denominazione nella
dichiarazione che figura in alto a sinistra del modulo);
* consegnerà la busta chiusa allo sportello postale, insieme alla cedola
dell'assicurata, debitamente compilata;
* pagherà le spese relative alla presentazione della dichiarazione di emersione
di lavoro irregolare;
* riceverà dall'addetto postale il tagliando della cedola da conservare a
dimostrazione della avvenuta presentazione della dichiarazione.
Attenzione: ogni dichiarazione deve essere riferita a un solo lavoratore.
Istruzioni per la compilazione del modulo.
Il modulo va compilato in stampatello, riempiendo ogni casella con un solo
carattere, lasciando una casella vuota tra un nome e l'altro.
1 Specificare, nell'indirizzo in alto a destra, il nome e la sigla della
provincia relativa alla Prefettura-Utg competente (di residenza del datore di
lavoro o del luogo dove si svolge la prestazione lavorativa);
2 non scrivere nulla nel riquadro relativo al "codice domanda" posto
in alto a destra;
3 codice fiscale: il datore di lavoro deve indicarlo obbligatoriamente; il
lavoratore solo se ne è eventualmente già in possesso;
4 sesso: inserire la lettera M per maschio e F per femmina;
5 stato civile: inserire L per stato libero, C per coniugato, V se vedovo/va;
6 data di nascita: la data va inserita nel formato GG/MM/AAAA (es. 20/04/1960),
se i dati relativi al giorno e al mese non sono conosciuti inserire 00/00 nelle
apposite caselle;
7 codice Stato: riportare il codice dello Stato di nascita che figura nella
tabella allegata;
8 cittadinanza: barrare la casella riferita alla cittadinanza italiana oppure
quella riferita ad altra cittadinanza e compilare il relativo spazio;
9 impegno a stipulare il contratto: barrare la casella relativa al lavoro
domestico o quella relativa all'attività di assistenza e riportare le
indicazioni richieste dal modulo. La retribuzione mensile convenuta con il
lavoratore non può essere inferiore a 439,00. Anche nel caso di più datori di
lavoro, la somma delle retribuzioni mensili non può essere inferiore a 439,00;
10 Allegati: barrare le caselle relative ai documenti allegati (1. Attestato
del pagamento del contributo forfettario - 2. Eventuale certificazione medica
del familiare assistito, se la dichiarazione si riferisce a lavoratore che
presta assistenza a familiare non autosufficiente - 3. Copia del documento di
identità del dichiarante - 4. Copia di tutte le pagine del documento valido per
l'espatrio del lavoratore;
11 Firma del datore di lavoro dichiarante: è bene che il datore di lavoro,
prima di firmare, si accerti che al modulo siano allegati i documenti
specificati nel riquadro;
12 riquadro relativo alla richiesta del permesso di soggiorno: occorre che il
lavoratore interessato apponga la propria firma per esteso e leggibile;
13 recapiti del datore di lavoro dichiarante: debbono essere indicati i
recapiti dove il dichiarante può essere normalmente rintracciato.
Una fotocopia del modulo compilato dovrà essere consegnata al lavoratore, che
la conserverà, ad ogni buon fine, insieme alla copia del tagliando della cedola
dell'assicurata relativa alla presentazione della dichiarazione di emersione di
lavoro irregolare.
Informazioni sulla successiva procedura.
Una volta presentata la dichiarazione di emersione il datore di lavoro dovrà
attendere che la Prefettura-Utg lo convochi, tramite Poste Italiane, insieme al
lavoratore presso l'apposito Sportello Polifunzionale, nella data e nell'orario
che saranno specificati nella stessa convocazione, per la stipula del contratto
e per il rilascio del permesso di soggiorno.
Nessuna ulteriore attività deve essere espletata dal dichiarante o dal
lavoratore, in attesa della ricezione della lettera di convocazione della
Prefettura-Utg.
I CODICI DEGLI STATI DI NASCITA |
|
I codici da utilizzare sia per colf e badanti sia per i
lavoratori subordinati |
|
Codice Stato |
Nome Stato |
ABW |
Aruba |
AFG |
Afghanistan |
AGO |
Angola |
AIA |
Anguilla |
ALB |
Albania |
AND |
Andorra |
ANT |
Netherlands Antilles |
ARE |
United Arab Emirates |
ARG |
Argentina |
ARM |
Armenia |
ASM |
American Samoa |
ATA |
Antarctica |
ATF |
French Southern
Territories |
ATG |
Antigua and Barbuda |
AUS |
Australia |
AUT |
Austria |
AZE |
Azerbaijan |
BDI |
Burundi |
BEN |
Benin |
BFA |
Burkina Faso |
BGD |
Bangladesh |
BGR |
Bulgaria |
BHR |
Bahrain |
BHS |
Bahamas |
BIH |
Bosnia and Herzegowina |
BLR |
Belarus |
BLZ |
Belize |
BMU |
Bermuda |
BOL |
Bolivia |
BRA |
Brazil |
BRB |
Barbados |
BRN |
Brunei Darussalam |
BTN |
Bhutan |
BVT |
Bouvet Island |
BWA |
Botswana |
CAF |
Central African
Republic |
CAN |
Canada |
CCK |
Cocos (Keeling) Island |
CHE |
Switzerland |
CHL |
Chile |
CHN |
China |
CIV |
Cote d'Ivoire |
CMR |
Cameroon |
COG |
Congo |
COK |
Cook Island |
COL |
Colombia |
COM |
Comoros |
CPV |
Cape Verde |
CRI |
Costa Rica |
CUB |
Cuba |
CXR |
Christmas Island |
CYM |
Cayman Island |
CYP |
Cyprus |
CZE |
Czech Republic |
DJI |
Djibouti |
DMA |
Dominica |
DOM |
Repubblica Dominicana |
DZA |
Algeria |
ECU |
Ecuador |
EGY |
Egypt |
ERI |
Eritrea |
ESH |
Western Sahara |
EST |
Estonia |
ETH |
Ethiopia |
FIN |
Finland |
FJI |
Fiji |
FLK |
Falkland Island
(Malvinas) |
FRO |
Faroe Island |
FSM |
Micronesia, Federated
States of |
GAB |
Gabon |
GEO |
Georgia |
GHA |
Ghana |
GIB |
Gibraltar |
GIN |
Guinea |
GLP |
Guadeloupe |
GMB |
Gambia |
GNB |
Guinea Bissau |
GNQ |
Equatorial Guinea |
GRD |
Grenada |
GRL |
Greenland |
GTM |
Guatemala |
GUF |
French Guiana |
GUM |
Guam |
GUY |
Guyana |
HKG |
Hong Kong |
HMD |
Heard and McDonald
Islands |
HND |
Honduras |
HRV |
Croatia (local name:
Hrvatska) |
HTI |
Haiti |
HUN |
Hungary |
IDN |
Indonesia |
IND |
India |
IOT |
British Indian Ocean
Territory |
IRN |
Iran (Islamic Republic
of) |
IRQ |
Iraq |
ISL |
Iceland |
ISR |
Israel |
JAM |
Jamaica |
JOR |
Jordan |
JPN |
Japan |
KAZ |
Kazakhstan |
KEN |
Kenya |
KGZ |
Kyrgyzstan |
KHM |
Cambodia |
KIR |
Kiribati |
KNA |
Saint Kitts and Nevis |
KOR |
Korea, Republic of |
KWT |
Kuwait |
LAO |
Lao People's Democratic
Republic |
LBA |
Liberia |
LBY |
Libyan Arab Jamahiriya |
LCA |
Saint Lucia |
LIE |
Liechtenstein |
LKA |
Sri Lanka |
LSO |
Lesotho |
LTU |
Lithuania |
LVA |
Latvia |
MAC |
Macau |
MAR |
Marocco |
MCO |
Monaco |
MDA |
Moldova, Republic of |
MDG |
Madagascar |
MDV |
Maldives |
MEX |
Mexico |
MHL |
Marshal Islands |
MKD |
Macedonia, the former
Yugoslav Republic of |
MLI |
Mali |
MLT |
Malta |
MMR |
Myanmar |
MNG |
Mongolia |
MNP |
Nothern Mariana Islands |
MOZ |
Mozambique |
MRT |
Mauritania |
MSR |
Montserrat |
MTQ |
Martinique |
MUS |
Mauritius |
MWI |
Malawi |
MYS |
Malaysia |
MYT |
Mayotte |
NAM |
Namibia |
NCL |
New Caledonia |
NER |
Niger |
NFK |
Norfolk Island |
NGA |
Nigeria |
NIC |
Nicaragua |
NIU |
Niue |
NOR |
Norway |
NPL |
Nepal |
NRU |
Nauru |
NZL |
New Zealand |
OMN |
Oman |
PAK |
Pakistan |
PAN |
Panama |
PCN |
Pitcairn |
PER |
Peru |
PHL |
Philippines |
PLW |
Palau |
PNG |
Papua New Guinea |
POL |
Poland |
PRI |
Puerto Rico |
PRK |
Korea, Democratic
People's Rupublic of |
PRT |
Portugal |
PRY |
Paraguay |
PYF |
French Polynesia |
QAT |
Qatar |
REU |
Reunion |
ROM |
Romania |
RUS |
Russia |
RWA |
Rwanda |
SAU |
Saudi Arabia |
SDN |
Sudan |
SEN |
Senegal |
SGP |
Singapore |
SGS |
South Georgia and the
South Sandwich Islands |
SHN |
St. Helena |
SJM |
Svalbard and Jan Mayen
Islands |
SLB |
Solomon Islands |
SLE |
Sierra Leone |
SLV |
El Salvador |
SMR |
San Marino |
SOM |
Somalia |
SPM |
St. Pierre and Miquelon |
STP |
Sao Tome and Principe |
SUR |
Suriname |
SVK |
Slovakia |
SVN |
Slovenia |
SWE |
Sweden |
SWZ |
Swaziland |
SYC |
Seychelles |
SYR |
Syrian Arab Republic |
TCA |
Turks and Caicos
Islands |
TCD |
Chad |
TGO |
Togo |
THA |
Thailand |
TJK |
Tajikistan |
TKL |
Tokelau |
TKM |
Turkmenistan |
TMP |
East Timor |
TON |
Tonga |
TTO |
Trinidad and Tobago |
TUN |
Tunisia |
TUR |
Turkey |
TUV |
Tuvalu |
TWN |
Taiwan, Province of
China |
TZA |
Tanzania, United
Republic of |
UGA |
Uganda |
UKR |
Ukraine |
UMI |
United States Minor
Outlying Islands |
URY |
Uruguay |
USA |
United States |
UZB |
Uzbekistan |
VCT |
Saint Vincent and the
Grenadines |
VEN |
Venezuela |
VGB |
Virgin Islands
(british) |
VIR |
Virgin Islands (U.S.) |
VNM |
Viet Nam |
VUT |
Vanuatu |
WLF |
Wallis and Futuna
Islands |
WSM |
Samoa |
YEM |
Yemen |
YUG |
Yugoslavia |
ZAF |
South Africa |
ZAR |
Zaire |
ZMB |
Zambia |
ZWE |
Zimbabwe |
Fonte: ministero dell'Interno con correzioni Confappi |