Recupero sottotetti: diritti del vicino
Sono
proprietario della casa n. 1 (prima casa) e ho chiesto la ristrutturazione.
Il
geometra ha presentato in comune il progetto con il recupero del sotto tetto in
base alla legge della Regione Lombardia sul recupero dei sotto tetti, ed è
stato approvato dal comune (Valfurva SONDRIO).
Il
tetto verrebbe alzato di 70 cm
Il
mio geometra mi ha detto che il proprietario della casa n.2 potrebbe opporsi
all’intervento: ne avrebbe il diritto? Crudeli, Bormio (Sondrio)
Date le scarse
indicazioni che Lei ci fornisce, non ci capacitiamo del perché il sui vicino potrebbe opporsi. E’ ben vero che le norme sul
recupero dei sottotetti lasciano salvi altri diritti dei vicini: per esempio
quello al rispetto delle distanze legali tra le pareti finestrate e dai
confini.
Dal momento però che
nello schizzo da Lei trasmesso emerge il fatto che esisterebbe una distanza di 10 metri tra
le due costruzioni, che rispetta abbondantemente i limiti statali, l’unica
ipotesi che si può fare è che nel regolamento edilizio o nel PRG del comune di
Valfurva o comunque in altri atti che prevedono vincoli (di cui non disponiamo
purtroppo copia), siano prescritte distanze maggiori tra pareti finestrate
oppure una distanza maggiore dal confine (che nel suo schizzo non è riportato)
. In via ipotetica potrebbero essere stati trascritti altri vincoli: per
esempio, talora il proprietario di un terreno, quando ne vende un lotto al
vicino, impone la trascrizione di una “servitù non apparente”, che vieta al
vicino di costruire oltre a una certa altezza (per
esempio per preservarsi il panorama).
Sarebbe comunque bene che Lei si informasse presso l’Ufficio Tecnico
del Comune (che, in teoria, avrebbe dovuto quantomeno verificare i vincoli
urbanistici “pubblici”) e soprattutto nei rogiti e presso la Conservatoria dei
registri immobiliari, per sapere se sono stati trascritti vincoli di carattere
contrattuale, quali ad esempio una servitù.