Prefabbricato su terreno agricolo locato
Nel 1975 ho ottenuto in locazione d’uso da una cooperativa
agricola un piccolo lotto di terreno su cui, con il loro assenso contrattuale, ho innalzato un piccolo prefabbricato tipo cottage. Nel 2002
il contratto è passato da quinquennale a biennale. Mi è stato chiesto, con
lettera di disdetta di un avvocato di lasciare libero “da persone e cose”, dato che il contratto era scaduto a marzo 2004, il terreno. Ciò
nonostante diverse rassicurazioni avute nel tempo che non mi avrebbero mai
cacciato via e nonostante trattative intercorse per darmi un diritto di
prelazione all’acquisto o comunque su parte della
costruzione che si edificherà sul terreno stesso e su quelli adiacenti. Nel
frattempo ho sopportato gravose spese per mettere in ordine la proprietà. Che posso fare? Fiorenzo Emiliani, Bologna.
Non vediamo vie d’uscita.
Se avessimo potuto consigliarLa trent’anni
fa, Le avremmo detto di non stipulare mai e poi mai nulla del genere, tanto più
che l’edificazione del prefabbricato abitativo, pur se non ancorato al suolo,
se fatta senza regolare concessione edilizia era un abuso, nonostante il (ci
pare) generico assenso del comune che, se illegittimo, può valere poco o niente.
E tanto più che una norma del codice civile stabilisce che la costruzione appartiene
al proprietario del terreno su cui viene innalzata (e
chi l’ha costruita può tuttalpiù rivendicare, entro i
dieci anni dalla prescrizione, le spese sopportate per farlo).
Il contratto di locazione atipico da lei fatto,
inoltre, non prevede disdetta, e l’accettazione del pagamento del 2005 (avvenuto
in contanti) è provata solo dalla cover page del fax, scritta in stampatello.
In ogni caso si potrebbe parlare al massimo di rinnovo tacito, fino al marzo
2006. Spiacenti.