Locazione riconosciuta in giudizio:
si paga la registrazione del contratto
E’ stato raggiunto un
accordo con la inquilina avanti il giudice ove era
stata inoltrata istanza per finita locazione , fatto presente che l'inquilina
nel frattempo aveva citato me erede a restituire le somme a suo dire non
dovute. Siamo giunti ad un accordo piuttosto oneroso per me ed ora mi vengono richieste le ricevute dei versamenti della
registrazione del contratto , del quale noi non eravamo al corrente della
efficacia, e che comunque non è stato mai registrato.
Vorrei sapere come mi
devo comportare su che cifra pagare la tassa :il
contratto del 90 della durata di due anni per motivo di studio era di 1.200.000
mensili di cui 200.000 canone per un appartamento di 70 mq a Roma ,arredato a
nuovo anche con oggetti da amatore , il resto rimborso spese le utenze
riscaldamento autonomo, telefono ecc. erano a carico del locatore e non
indifferenti trattandosi di cittadina straniera con bollette telefoniche
milionarie, che allo stato dello cose si è vista restituire quanto a suo dire
versato stimando un canone dovuto a tutt'oggi di € 150 mensili, che dal
prossimo mese e fino a giugno prossimo non verrà più versato, in virtù anche di
questo accordo che le consentirà di portare via anche televisore , lavatrice e
frigorifero oltre a tutto il resto.
Ora mi chiedo cosa devo
aspettarmi ancora, a quali sanzioni vado in contro ,il
contratto deve essere per forza registrato? mi era
stato sconsigliato costituirmi in giudizio perchè con un accordo avrei risolto
tutto invece mi dà l'impressione di essere entrata in una spirale . Il 24 p.v.
inoltre dovrebbe ritirare stante l'accordo la sua
istanza visto che ha firmato sia la transazione che la conciliazione.
Giovanna Tessera 38333
Purtroppo non c’è
scampo: se il contratto è stato riconosciuto come di locazione, anche attraverso
una transazione in giudizio, le spese di registrazione le competono. Tenga comunque conto che l’inquilina è tenuta a versarne la metà,
con esclusione delle sanzioni e soprattasse.