Il Caf paga
per i suoi errori
Per l’anno 2000 sono stato assistito dalla organizzazione
di categoria (Confartigianato di Udine) che ha
compilato la mia dichiarazione dei redditi. Nel maggio 2001 l’organizzazione mi
ha comunicato che, applicando gli studi di settore, ero costretto a “condonare”
la mia precedente dichiarazione, pagando ulteriori 3.116,49 euro (nonostante il
fatto che, lavorando per ditte, la mia possibilità di evasione
fosse nulla). Ho pagato, per poi accorgermi che così non era, perché l’anno
seguente ho scoperto che con l’autofatturazione di
quanto non pertinente alla mia attività (attrezzature obsolete eccetera),
rientravo tranquillamente nei parametri. L’organizzazione risponde che il
software applicativo per il mio studio è stato disponibile successivamente
e che comunque mi ha assistito gratuitamente in sede di contraddittorio
(gratuitamente? Ma io pago l’ iscrizione…). Fatto sta
che ho versato somme non dovute. Posso rifarmi? Umberto Minini,
Udine.
Ci pare che esista. la responsabilità
dell’ ufficio della Confartigianato , che immaginiamo
abbia agito in qualità di centro di assistenza fiscale. A poco vale l’obiezione
che non disponeva ancora del software applicativo. Condividiamo, nel caso in
questione, che per la valutazione avrebbe dovuto avvalersi dei meccanismi vigenti per
categorie simili. Resta il fatto che rivalersi
significa andare in giudizio, per richiedere i danni.