In sintesi,
come si paga
Ici e Irpef: le prossime scadenze per il
2006
Giugno è il mese più
importante entro cui fare il pagamento
delle principali imposte immobiliari. Ben poco è cambiato
dagli anni scorsi: eventuali promesse fatte in occasione delle elezioni, se
mantenute, avranno effetto dal prossimo anno Ecco una breve guida per non
sbagliare:
Imposta comunale sugli immobili
Chi paga. I proprietari di un
immobile, naturalmente. Ma anche chi ha altri, particolari diritti, come quello
di usufrutto ., di uso., d’abitazione o di superficie.
Termini pagamenti
Per l’Ici (l’imposta
comunale sugli immobili), nulla di sostanziale è cambiato rispetto agli anni
scorsi. Il versamento va effettuato in una o due rate
annuali (di metà dell’ammontare ciascuna) e si riferisce all’anno in corso. Per
il pagamento tutto in una rata (o della sola prima rata) il termine è il 30
giugno. Per la seconda rata, il 20 dicembre. In caso
di possesso per una sola parte dell’anno, si paga per i mesi di possesso. Il
mese non si calcola se il possesso è per meno di 15 giorni, e si calcola per
intero se è per più.
Aliquote e detrazioni. Sono stabilite ogni
anno dalla giunta comunale e sono in genere rintracciabili
sul sito www. ancicnc.it
oppure sul sito del comune dove è situato l’immobile. Per i capoluoghi di
provincia in genere l’indirizzo web è “www.comune.nomedelcomune.it “ e per i non
capoluoghi è www.comune.nomedelcomune.siglaprovincia.it. Per esempio,
www.comune.milano.it e www.comune.canegrate.mi.it. In alternativa, si può cercare l’indirizzo
giusto sul sito www.comuni.it. Comunque la prima rata Ici
si può versare in base alle aliquote e alle detrazioni previste per l’anno precedente
(in questo caso il 2005) e poi procedere, al momento del versamento della
seconda rata, al pagamento con conguaglio in caso di variazioni.
Calcolo dell’imposta La base per l’imposta
è la rendita catastale rivalutata (x 1,05), a sua volta moltiplicata per 100
(abitazioni, box, magazzini, laboratori, tettoie, depositi), 50 (uffici, studi
privati, alberghi, banche), 34 (negozi). Tale valore imponibile, detto
catastale va poi moltiplicato per l’aliquota stabilita nel singolo comune per
l’anno in corso, rispetto al proprio tipo di immobile.
Per i terreni agricoli il valore catastale è pari a
quello dominicale rivalutato (x 1,25) moltiplicato per 75. Per i terreni
edificabili non esiste un valore catastale: conta quello di mercato che è
opportuno discutere con l’Ufficio Ici del comune.
Per l’abitazione
principale e le sue pertinenze (box, cantine, soffitte) si gode
di una detrazione stabilita dal comune, che in ogni caso sarà di almeno
103,29 euro, ma che i comuni possono anche aumentare. Spesso (ma non
sempre) è anche prevista un’aliquota
ridotta. Talora godono delle stesse agevolazioni anche
gli anziani non autosufficienti che acquisiscono la residenza negli Istituti di
assistenza e ricovero. Aliquote agevolate possono essere inoltre state decise
dal comune per chi affitta alle condizioni previste dagli accordi territoriali
sulle locazioni, a canone concordato, per chi dà in comodato l’abitazione a
parenti stretti, per le case in totale ristrutturazione, e talora anche per gli
esercizi commerciali appena aperti o situati nei centri storici delle città. Ulteriori detrazioni possono essere godute dalle famiglie a
basso reddito. Occorre consultare le relative delibere di giunta o, più se,mplicemente, telefonare agli
uffici tributi del comune. Per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili
e di fatto non utilizzati, l'imposta è in genere
ridotta al 50%.
Eccezioni. L'Ici
deve poi essere rapportata ai mesi dell'anno solare durante i quali vi è stato
il possesso. Il mese è computato per intero per chi ha posseduto per più di 14 giorni, mentre non e' calcolato in capo al
soggetto che ha posseduto per meno di 15 giorni.
Il calcolo dell'imposta
in ragione dei mesi va effettuato anche tenendo conto
della situazione oggettiva dell'immobile. Perciò, se le caratteristiche
strutturali o d'uso cambiano nel corso del mese (per esempio se una prima casa
diventa seconda, o viceversa), per quel mese vale il tipo di utilizzo
che si è avuto per il maggior numero di giorni..
Modalità di pagamento
Il pagamento è fatto di solito su bollettini postali appositi, ma talora è
possibile anche presso banche convenzionate, con bancomat o, in certi comuni,
con il modello F23, sempre in banca.
Esempi concreti di
calcolo dell’Ici dovuta annualmente per un’abitazione con rendita catastale rivalutata
di 1.000 euro (e quindi, valore fiscale di 100.000 euro)
Città |
Aliquota |
Aliquota |
Detrazione* |
Ici abit
principale |
Ici altra abitazione |
normale |
abitazione. principale |
||||
Milano |
5 |
5 |
104,00 |
396,00 |
500 |
Torino |
6 |
5,25 |
120,00 |
405,00 |
600 |
Bologna |
6,7 |
5,7 |
118,79 |
451,21 |
670 |
Firenze |
7 |
6 |
103,29 |
496,71 |
700 |
Roma |
6,9 |
4,9 |
103,29 |
386,71 |
690 |
Napoli |
7 |
5,5 |
154,94 |
395,06 |
700 |
Palermo |
6,6 |
5 |
103,29 |
396,71 |
660 |
Cagliari |
5 |
4,3 |
103,29 |
326,71 |
500 |
*
Salvo casi particolari
Fonte:
Ufficio studi Confappi-Federamministratori
.
Imposte sui redditi
Il pagamento
dell’imposta sui redditi (Irpef e Ires) prevede due
operazioni: la compilazione del modello (730 e modello Unico) e il versamento
delle imposte, tramite F23.
Termini pagamenti.
Modello Unico 20 giugno 2006 (20 luglio con maggiorazione 0,4%).
Termini per la
dichiarazione: Modello 730 (solo dipendenti e
pensionati): 15 giugno, se ci si rivolge a un CAf, Centro assistenza fiscale. Modello
Unico Dal 2 maggio al 31 luglio
2006 per chi presenta tramite banca o ufficio postale. Entro il 31
ottobre, in via telematica (obbligato chi ha partita Iva).
Quadro B (reddito
fabbricati) :
Modello 730 . Vanno riportate (colonna 1) le rendite catastali
non rivalutate, il codice di utilizzo, gli eventuali
canoni annui percepiti. Tutti i calcoli sono fatti dal Caf.
Modello Unico. Vale lo stesso discorso del 730, però le rendite
vanno riportate rivalutate del 5% e vanno fatti tutti i calcoli (vedi paragrafo
seguente).
Codici utilizzo.
In colonna 2 va riportato i codici: 1 (abitazione
principale); 2 (seconda casa); 3 (immobili affittati a canone libero); 5 (box o
altra pertinenza dell’abitazione principale con rendita autonoma), 7 (immobile
di società semplice); 8 (abitazione affittato a canone convenzionato). Le abitazioni principali (codice 1) e le loro pertinenze (codice 5)
non pagano di fatto imposte. Chi compila il Modello unico
deve aumentare di un terzo la rendita catastale delle seconde case (codice 2),
ridurre del 15% il canone della case locate a canone
libero (codice 3) e del 41% quello delle case a canone convenzionato (codice
8). Si tratta di quelle locate a prezzi prestabiliti secondo i principi
stabiliti dagli accordi comunali per 3 anni + 2 o a
universitari. Questi calcoli sono fatti invece dal Caf , se si presenta il modello 730.
Percentuale di possesso (colonna 3) E’ il 100% se si è unici proprietari, il 50% se si ha la
comunione dei beni tra coniugi sul fabbricato o, in caso di comproprietà, la
relativa quota.