Edifici ristrutturati e detrazione del 36%

 

 

 

Ho da poco acquistato un appartamento ricavato da un edificio quasi interamente ristrutturato da una impresa edile.

Prima del rogito sembrava potessi avvalermi della detrazione del 36% del 25% del dichiarato, ma il notaio ha detto che questo sarebbe potuto essere applicato solo alle pertinenze (box auto).

Qualcuno sa dirmi se e come posso avvalermi di tale detrazione?

 

Grazie

Matteo Vadagnini

tessera 39209

 

Riportiamo qui le disposizioni di legge: A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge (n. 448 del 28/12/2001 n.d.r. , l'incentivo fiscale previsto dall'articolo 1 della legge 27 dicembre 1997, n. 449, e successive modificazioni, si applica anche nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di cui all'articolo 31, primo comma, lettere c) e d), della legge 5 agosto 1978, n. 457, riguardanti interi fabbricati, eseguiti entro il 31 dicembre 2005* da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano alla successiva alienazione o assegnazione dell'immobile entro il 30 giugno 2006*. In questo caso, la detrazione dall'Irpef relativa ai lavori di recupero eseguiti spetta al successivo acquirente o assegnatario delle singole unità immobiliari, in ragione di un'aliquota 36 per cento del valore degli interventi eseguiti, che si assume pari al 25 per cento del prezzo dell'unita' immobiliare risultante nell'atto pubblico di compravendita o di assegnazione e, comunque, entro l'importo massimo previsto dal medesimo articolo 1, comma 1, della citata legge n. 449 del 1997.

* Termini prorogati della Legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Finanziaria 2003) e poi dalla legge 24 dicembre 2003, n. 350 (Finanziaria 2004) e infine dalla Legge 27 febbraio 2004, n. 47

Ricordiamo quindi che non basta, per godere di questo tipo di detrazione, che l’edificio sia stato totalmente e quasi totalmente ristrutturato: occorre in sostanza che  sia divenuto di proprietà di una società o di un impresa che abbia avviato la ristrutturazione e che in seguito abbia messo in vendita le singole unità immobiliari. Forse è sulla mancanza di questo presupposto che si basa il parere del notaio. Se così non è, non capiamo il perché.

 

Il cambio d’uso non mette in crisi la detrazione sul recupero

 

 

 

Grazie per la risposta,

>...si applica anche nel caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di cui all'articolo 31, primo comma, lettere c) e d), della legge 5 agosto 1978, n. 457, riguardanti interi fabbricati, eseguiti entro il 31 dicembre 2005*...

In realtà la dicitura esatta che viene riportata sulla concessione edilizia è "ristrutturazione e cambio d'uso" (trattasi di ex-fabbrica). Questo comporta un problema?

Inoltre la ristrutturazione ha riguardato circa il 90% dell'edificio, le due parti di edificio sono però identificate da due differenti numeri civici e la parte non toccata è di proprietà di terzi.

>occorre in sostanza che sia divenuto di proprietà di una società o di un impresa che abbia avviato la ristrutturazione e che in seguito abbia messo in vendita le singole unità immobiliari. Forse è sulla mancanza di questo presupposto che si basa il parere del notaio. Se così non è, non capiamo il perché.

...Mah... Sul preliminare sta scritto "premesso che la ditta .... è proprietaria dell'immobile sito in..." Quindi io ho acquisito dall'impresa che ha effettuato il lavoro...

In definitiva, quali documenti devo procurarmi e cosa devo fare per ottenere la detrazione? Che rischio corro se realmente non avessi diritto a tale detrazione?

Grazie.

 

Riteniamo utile inviarle, via e-mail, estratti delle circolari delle Entrate a proposito, che potranno indirizzarLa compiutamente

Quanto alla prima domanda il requisito della ristrutturazione edilizia c’è e, ai sensi della risoluzione 8 febbraio 2005 n. 14, il cambio d’uso non comporta esclusioni (vedi documentazione allegata) . Quindi, nessun problema.

Lei comunque ha pieno diritto di richiedere la detrazione nella sua denuncia dei redditi: il notaio non c’entra. Meglio comunque che approfondisca le sue motivazioni (e ce le comunichi:saremmo molto curiosi di conoscerle). Così come ha descritto la situazione, non ci pare davvero che possano esistere fondati motivi per non poter godere della agevolazione e ci pare che Lei possa agire in tutta tranquillità. Quanto ai box, legga con attenzione la circolare n. 24/2004.