Dimora abituale e residenza ai fini dell’Ici
Vorrei
sapere se un regolamento comunale possa prevalere sull’art. 10 del T.U.I.R. che
prevede la prevalenza della dimora abituale sulla residenza anagrafica.
In
altre parole, può un comune deliberare un regolamento che per ottenere i
benefici previsti in fatto di ICI per l’abitazione
principale questi vengono riconosciuti solo se ricorrono le due condizioni:
dimora abituale e residenza anagrafica? Arnaldo Bassani
Va subito premesso che
quanto stabilisce il Testo unico delle imposte sui redditi non ha effetti ai
fini Ici, che è un imposta comunale sul possesso e non
sul reddito.
Viceversa quel che
davvero conta è il Decreto legislativo n. 502 che nell’articolo 8 comma 2
determina che la riduzione è dovuta per l’unità
immobiliare adibita ad abitazione principale. Successivamente,
il decreto legislativo n. 446 del 1997 ha dato ampia facoltà regolamentare ai
comuni , che non prevede però la possibilità di imporre come condizione, ai
fini Ici, la residenza anagrafica. Quindi la scelta
regolamentare del comune ci pare illegittima. Resta possibile un ricorso.