Digitale terrestre: maggioranze

 

Vorrei sapere con quale quorum è possibile procedere alla realizzazione del digitale terrestre.

Grazie Sheila Canali RM904

Il comma 13 dell’articolo 2-bis della legge n. 66 del 2001 recita: “13. Al fine di favorire lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie di radiodiffusione da satellite, le opere di installazione di nuovi impianti sono innovazioni necessarie ai sensi dell'articolo 1120, primo comma, del codice civile. Per l'approvazione delle relative deliberazioni si applica l'articolo 1136, terzo comma, dello stesso codice”. Pertanto, non sembra che il digitale terrestre sia espressamente compreso nell’abbattimento delle maggioranze previsto dalla legge n. 66, anche perché lo stesso articolo 2-bis lo definisce come “digitale su frequenze terrestri “ Quindi, se viene installata una nuova antenna dove non c’è valgono le maggioranze dell’innovazione.  P

erò il più delle volte, il digitale terrestre non è che una miglioria di un impianto esistente. I condomini già connessi non potranno dissociarsi dai costi di ammodernamento dell'impianto, anche se tali spese dovessero essere valutate come particolarmente gravose. Infatti la ristrutturazione dell'antenna, anche se dovesse prevedere lo smantellamento di strutture esistenti, non è un'innovazione (Tribunale di Genova, sentenza n. 1850/1988). La maggioranza per l'approvazione di tali migliorie sono, in seconda convocazione di assemblea, di almeno 1/3 dei condomini che possiedano 1/3 dei millesimi. Le spese relative vanno ripartite tra tutti i condòmini che si servono dell’antenna, in parti uguali e non in base ai millesimi di proprietà. l'uso fatto dall'abitante di un monolocale è identico a quello di chi vive in un appartamento vastissimo.(Cassazione, n. 2916/1969). Se il regolamento condominiale contrattuale stabilisce diversamente, però, questo principio non si applica.