Dia, pompe calore e agevolazioni
fiscali
Vorrei installare nel mio alloggio di Torino dei condizionatori
con pompa di
calore per poter usufruire della detrazione Irpef del
36% e IVA agevolata al 10% entro il 31 dicembre 2005. Ma
dal 2004 è stata introdotta la normativa di presentare la Dia presso il proprio
comune, con aggravio di spesa (perchè la stessa deve
essere redatta da tecnico avente titolo) che potrebbe vanificarne i benefici
economici.
Ora navigando su internet ho scoperto un sito che tratta
l'argomento approfonditamente, di cui ne riporto uno
stralcio che mi ha indotto a scrivervi:
"La scorsa Estate sono
giunte alla nostra Redazione varie comunicazioni da parte dei nostri
visitatori, relativamente al fatto che l'Agenzia delle
Entrate - Centro Operativo di Pescara affermava, attraverso l'operatore del call-center, che quando si installano delle pompe di calore
non bisogna presentare la DIA, com'era già prima del 01 Gennaio 2004. "
Abbiamo avuto una corrispondenza con il Centro ed è emerso che,
seppure le varie circolari interpretate dai tecnici, nello specifico dalla FNA
per conto del Sole 24 Ore, affermano (o affermerebbero) che la DIA bisogna invece produrla, per il Centro (che è anche l'organo di
controllo) così non è, o meglio dipende dal comune di residenza, se il comune
la richiede, per vincoli territoriali locali o quant'altro,
bisogna presentarla, se il comune non la richiede espressamente no. Difatti abbiamo avuto anche segnalazione che alcuni
comuni italiani si rifiutano di accettare la DIA per la sola installazione di
pompe di calore.
Il punto cardine della posta intercorsa tra la Redazione e
l'Agenzia-Centro, integralmente riportata in seguito ed inviata al Sole 24 Ore
ed alla FNA (Federamministratori) per una replica mai
arrivata, è il seguente:
"Per il Centro Operativo di Pescara, per usufruire della
Detrazione Irpef del 36% per l'installazione di una PdC in un appartamento singolo anche condominiale, non è
necessario allegare la DIA al Modulo a meno che il Comune in cui avvenga
l'installazione pretenda tale adempimento per la propria singola necessità
territoriale"
La mia domanda è la seguente:
a) E' obbligatorio presentare la DIA oppure è a discrezione del
Comune in cui avviene l'installazione?
b) Se è valida quest'ultima risposta, il
comune di Torino cosa ha stabilito?
La ringrazio anticipatamente
Distinti saluti A. P.
(Torino)
Di per sé l’interpretazione data da Fna
(di cui faccio parte) -Sole 24 ore è corretta, se parametrata
al territorio nazionale. Infatti sarebbero comprese
nella manutenzione straordinaria “le opere e le modifiche per realizzare o
integrare i servizi igienico-sanitari e gli impianti
tecnici”, come recita il Testo Unico dell’edilizia. Tuttavia
ha perfettamente ragione il lettore nel dire che l’autonomia regionale e comunale
in questo campo è ormai completa, come del resto riconosce lo stesso Testo
Unico. La risposta del Centro servizi (il cui parere peraltro non conta in materia
urbanistica) andrebbe quindi capovolta e
dovrebbe essere “la Dia, in genere prevista per gli
interventi di manutenzione straordinaria, è necessaria per le pompe calore a
meno che (come spesso capita) norme locali ne escludano la necessità”. Più precisamente, il Comune di Torino,
nell’articolo 4 delle Norme di attuazione del piano
regolatore, comma 1, lettera a) punto 9 include nella manutenzione ordinaria
(senza Dia)” la realizzazione o rifacimento delle reti o degli apparecchi degli
impianti tecnologici, idrici, igienico-sanitari,
elettrici, termici, ecc., utilizzando locali già aventi apposita destinazione,
senza modificarne la superficie e le aperture” e nella manutenzione
straordinaria (con Dia, lettera b) punto 23) “L'installazione e l'integrazione
degli impianti tecnologici e dei servizi igienico-sanitari
con limitate modifiche distributive interne connesse ai medesimi anche se
comportano modifiche delle aperture sulle facciate interne o esterne”. Sta a
lei valutare se si rientra nel primo o secondo caso.