Decreto ingiuntivo contro i condomini morosi

 

Sono proprietario di un appartamento in un condominio comprendete circa 50 appartamenti e 10 locali ad uso uffici commerciali e studi medici. Purtroppo almeno una quindicina di proprietari e/o inquilini da più mesi (quasi un anno) non provvedono a coprire le loro quote di spese condominiali. Di quali poteri amministrativi ma soprattutto legali dispone l'amministratore condominiale per poter pretendere i crediti? Pietro Guidorizzi, Omega (Vb)

 

L’amministratore ha il dovere, e non solo il diritto, di ricorrere al giudice in presenza di condomini morosi. Non ha bisogno, per farlo, dell’approvazione dell’assemblea condominiale. L'articolo 63, primo comma, delle disposizioni di attuazione del Codice civile, gli offre un'arma abbastanza potente. Afferma infatti che, per la riscossione delle spese in base alla ripartizione decisa in assemblea, egli può"ottenere decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione". Il che significa che il giudice, basandosi sulle prove portate dall'amministratore, può ingiungere subito di pagare le spese al condomino; quest'ultimo, se pensa di non dovere nulla, potrà senz'altro far causa al condominio, ma nel frattempo dovrà versare quanto richiesto dal giudice. Se vince la causa avrà indietro quanto ingiustamente pagato, con tanto di interessi. .

La procedura del decreto ingiuntivo non è certo immediata (dura mesi), ma è molto più rapida ed efficace di quella ordinaria, che prevede spesso un attesa di anni prima di veder riconosciute le proprie ragioni. L'amministratore che non ha richiesto il decreto ingiuntivo a tempo debito può essere condannato al pagamento dei danni.