Nel 1994 abbiamo installato un contatore in ogni alloggio per calcolare i consumi del riscaldamento. In assemblea la suddivisione delle spese è stata decisa così: 65% in base ai millesimi calore, 35% in base al consumo. Si trattava di una divisione iniqua: è possibile cambiarla? Ho poi sentito che in Francia si può avere un diverso livello di temperatura nelle varie stanze, per esempio 18 gradi in stanza da letto e di più in bagno. E' una soluzione possibile anche da noi?
Chiara Bottaro, Trana (Torino)
L'assemblea può revocare ogni precedente delibera, persino se presa all'unanimità, con le maggioranze prescritte dal codice civile e dalle altre norme che lo hanno integrato. Trattandosi non di una modifica delle tabelle dei millesimi calore, ma dei criteri della loro gestione, in seconda convocazione è sufficiente l'assenso della maggioranza degli intervenuti in assemblea che possiedano almeno 500 millesimi. A meno che la delibera sia stata conforme a quanto prescritto dal regolamento condominiale contrattuale: in tal caso è necessario il consenso di tutti.
Anche in Italia è possibile scaldare diversamente una stanza dall'altra, entro i limiti dei 20 gradi (più 2 di tolleranza) di temperatura media dell'appartamento. Si tratta di una soluzione logica e consigliabile dal punto di vista del risparmio energetico. Bisogna però che l'impianto di contabilizzazione del calore sia predisposto a ciò. E' possibile adattarlo, con una spesa che varia a seconda del tipo di impianto.