Conta chi è proprietario del terreno su cui è costruita la casa
Mio marito ed io abbiamo costruito (in
comunione dei beni) nel 1983, la nostra casa, su terreno che mio marito ha avuto
in eredità in nuda proprietà da mio suocero, del quale è stata usufruttuaria
mia suocera.
Alla morte di mia suocera, la casa da noi costruita risultò essere
la seconda casa di mia suocera e, come nostra prima casa ci fu considerata una
vecchia casa non agibile da tempo, che io e mio marito
avevamo ritirato dai miei fratelli, alla morte dei miei genitori. Pagammo
quanto dovevamo.
Desidero sapere:
1. Se, avendo ancora
la comunione dei beni, anch’io risulto proprietaria e
in che percentuale.
2. Se, alla morte mia
o di mio marito, non possano nascere altri equivoci.
3. Che cosa dobbiamo
fare per essere sicuri di essere legalmente a posto.
Abbiamo due figlie sposate e non vorremmo
lasciare loro problemi. Beretta Restelli (Antegnate-BG)
La comunione tra i coniugi non si estende ai beni ricevuti in
eredità o donazione da uno di essi. L’articolo 934 del
codice civile dice che qualunque opera o piantagione esistente sopra o sotto un
suolo appartiene al proprietario del suolo stesso, a patto che non risulti diversamente da un diverso titolo di proprietà e
salvo che la legge non stabilisca diversamente. Pertanto, alla morta di sua
suocera, quando si è riunificata la nuda proprietà e l’usufrutto, suo marito è divenuto unico intestatario della casa. Nel suo caso, Lei
potrebbe tuttalpiù vantare un credito per avere fornito parte dei mezzi necessari
per costruire la casa (ma sul punto posso esistere anche dubbi, e non ci pare
che suiia la risposta a questa domanda che Le interessa).
Per il futuro, comunque, non ci dovrebbe
essere problemi. Anche nel caso di premorienza di suo marito, e nel caso in cui
anche le sue figlie dovessero vantare diritti ereditari sulla sua casa, Lei
serberebbe il cosiddetto “diritto di abitazione”, vita
natural durante, sulla dimora di famiglia, mobili e arredi compresi. Pertanto,
solo quando entrambi i genitori dovessero passare a miglior vita, le sue figlie
potranno godere della proprietà della casa stessa,
senza comunque che sorgano difficoltà.