Abito nella casa dei miei genitori. Alla morte di mio padre ho
deciso di acquistare la casa con il relativo terreno (premettendo che il
fabbricato è agricolo e regolarmente accatastato), firmando davanti ad un
geometra il compromesso e versando la metà del valore. Manca però un unica
firma, quella di mia madre, visto che da anni non è in grado di intendere e
volere (tanto è vero che percepisce anche l'accompagnamento). Ora mi trovo a
volere fare una variante all'immobile: non posso perché lo stabile è ancora
intestato alla mamma ed ai figli eredi del papà. Il geometra mi ha detto che si
può fare l'atto di vendita solo alla morte della mamma, oppure facendo
l'usucapione. È possibile seguire un’altra strada, come per esempio nominare un
mio fratello tutore, facendoli poi firmare l'atto di vendita?
Grazie e complimenti per il servizio che offrite.
Per
quel che riguarda l’acquisto della quota di sua madre, la strada alternativa
sta nelle norme sull’interdizione e sull’inabilitazione delle persone con
infermità mentale, prescritte dagli articoli che vanno dal 414 al 432 del
codice civile. L'interdizione
è prevista dall'ordinamento per i casi più gravi di infermità mentale.
L'interdetto si trova nell'impossibilità assoluta di compiere atti giuridici.
Vi è un tutore che lo rappresenta legalmente. Per le forme patologiche più
lievi esiste la inabilitazione. In tal caso il soggetto può compiere solo gli
atti di ordinaria amministrazione, occorrendo per gli altri l'assistenza di un
curatore e l'autorizzazione del giudice tutelare o del tribunale, a seconda
dell'importanza dell'atto da compiere. Occorre fare istanza in tribunale: sarà
il giudice a nominare il tutore per gli interdetti o il curatore per gli
inabilitati, in genere preferendo i parenti più stretti (articolo 424).
Per quel
che riguarda i lavori sull’immobile in comunione ereditaria, supponendo che
anche Lei ne sia comproprietario, ricordiamo che l’articolo 1102 del codice
civile prevede che ciascun partecipante alla cosa comune può “apportare a
proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa”.
Un problema può essere però avere le necessarie autorizzazioni comunali, senza
la firma di sua madre.
Approfittiamo
dell’occasione per consigliarLe, in casi delicati come questi, di farsi
assistere da un notaio per la redazione del compromesso, e non da un geometra.