Climatizzatori: non fatevi condizionare dellafa

L’incredibile canicola dei giorni scorsi ha fatto sprizzare in alto le vendite (e i costi) dei climatizzatori, esaurendo le scorte di negozi e fabbricanti. Si calcola infatti che gli italiani spendono 5 milioni di euro in più per ogni giorno di canicola fuori stagione Diviene all’ordine del giorno per il consumatore rispondere ad alcune domande. La prima è,: che tipo di apparecchio mi conviene acquistare? La seconda è: se installo un condizionatore fisso, quali problemi possono sorgere in condominio?

Fisso o portatile? I condizionatori sono prodotti in due modelli base. Il primo è portatile, e a sua volta può essere monoblocco o split (cioè composto di due unità, di cui una, più rumorosa, va posta all’esterno dell’ambiente). I secondo tipo è il condizionatore fisso, che ha sempre un’unità esterna.

Il portatile monoblocco è adatto alla refrigerazione di un ambiente limitato, e il più pratico, ma il meno efficiente, e con più alto consumo.Il costo oscilla tra 600 e 1.300 . Anche il portatile split è adatto per ambienti di 20 mq al massimo, è un po’ più efficiente e ha prezzi variabili da 930 a 1.550 (ma quelli asiatici costano meno). .Il fisso ha un’unità esterna con cui si possono collegare più climatizzatori in diversi locali, ha sempre funzioni con maggiori risparmi energetici, è più silenzioso ma costa molto: per un impianto con tre split interni a pompa di calore la spesa si aggira tra € 4.500 e €7.000, a cui si aggiungono €950 circa per l'installazione (24 ore di lavoro). Ovviamente solo quest’ultimo è, a pieno titolo, un impianto di condizionamento. Quindi la convenienza dipende dal tipo di uso e dalla pretese di efficienza che si hanno.

Potenza. La potenza deve essere adeguata all’ambiente rinfrescato. Un condizionatore troppo potente non arriverà mai a funzionare al ritmo necessario per deumidificare l’aria. Uno troppo poco potente funzionerà sempre al massimo delle sue possibilità, con scarsi risultati e sprechi energetici. Per gli appartamenti ai piani intermedi, una semplice regola è quella di togliere due zeri dalla potenza espressa in Btu/ora riportata sulla targhetta: si otterrà il numero di metri cubi da raffreddare a cui è adatto l’apparecchio. Per esempio un condizionatore con 6.300 Btu di potenza è adatto a locali di 60 metri cubi (20-22 metri quadrati di pavimento). Per i locali esposti (disposti all’angolo sotto un tetto, rivolti a sud) la potenza va incrementata.

Optional. Praticamente tutti gli apparecchi hanno un cronotermostato, che consente di scegliere la temperatura preferita, e permette di programmare una o più accensioni nel corso della giornata.Quasi tutti hanno altre funzioni: possono riscaldare l’aria e possono anche deumidificarla. La deumidificazione in genere è avviabile indipendentemente dalla funzione rinfrescante. In certi apparecchi portatili del tipo compatto tali funzioni non esistono o sono optional.

I dispositivi che permettono risparmi sui consumi anche notevoli e allungano la vita del compressore sono la pompa di calore (un meccanismo che trasferisce calore da un ambiente a temperatura più bassa ad uno a temperatura più alta) e l’inverter , un dispositivo che, agendo sul compressore, elimina i picchi di energia e mantiene costante il flusso dell'aria. Lo ionizzatore genera benefici ioni negativi. Tali particelle troppo spesso scarseggiano, e tendono a combinarsi con le sostanze inquinanti presenti nell’aria, neutralizzandole. La funzione sleep prevede una sensibilità particolare alle fonti di calore, corpo umano compreso, e si basa sul principio che dopo una o due ore di sonno, abbiamo bisogno di qualche grado di calore in più.

Uso. Se è corretto, evita rischi per la salute e per il portafoglio. Il condizionatore non va mai tenuto al massimo: uno sbalzo di 5 gradi rispetto all’esterno è più che sufficiente. I filtri vanno puliti e i bocchettoni di uscita dell’aria lasciati sgombri. I numeri del benessere sono, in estate, una temperatura di 27°, un’umidità del 50% e una velocità dell’aria appena maggiore di 0,2 metri al secondo, pari a un leggero soffio di vento. Nelle camere da letto, il raffreddamento e la ventilazione devono essere avviati al massimo due ore prima di andare a dormire, e regolate al minimo durante il sonno.

Climatizzatore e condominio. L’installazione delle unità esterne dei condizionatori fissi può effettivamente portare a danni al decoro architettonico dell’edificio, soprattutto se avviene sulla facciata principale del palazzo. I giudici sono piuttosto duri a proposito e hanno spesso disposto la rimozione degli apparecchi. Quindi sarebbe bene poter disporre di un balcone che mascheri l’unità esterna.

Giovanni Tomassoli, segretario Federamministratori