Censimento
anti-evasione - Ulteriori chiarimenti
Il modulo del Catasto Utenze tocca anche a chi è in affitto
Inquilini, parenti che si
"scambiano" informalmente l’appartamento di proprietà, residenti in
"nuovi" comuni. Questi i principali dubbi sulla corretta compilazione
del questionario che le aziende di gas, luce e acqua stanno inviando ai loro
utenti. Ad esempio, è arrivata una mail con quattro
interrogativi: 1) chi occupa l’abitazione in qualità di affittuario, quale
casella deve barrare? 2) il suocero o il genitore (intestatario del contratto
di fornitura) che occupi a titolo gratuito (senza alcuna scrittura registrata)
un’abitazione di proprietà del genero/figlio deve fornire qualche precisazione?
3) La suocera che anche lei abiti a titolo gratuito
(senza alcuna scrittura registrata) nell’appartamento del genero e con contratto
intestato al marito defunto, cosa deve indicare in tale situazione, come deve
firmare? 4) in caso di contratto di fornitura ancora intestato al genitore
defunto basta firmare il modulo A con un’indicazione
(ad esempio in qualità di unico erede)?
I chiarimenti
Va premesso che la aziende di public utility hanno inviato moduli uno diverso dall’altro, nei
quali ci possono essere caselle da barrare che non sono elencate nell’allegato
tecnico al provvedimento dell’Agenzia Entrate del 2 ottobre 2006 (in certi casi
la situazione di locazione ha, ad esempio, una casella propria). Ma, con riferimento al provvedimento e ai chiarimenti ottenuti (in
via ufficiosa) dal ministero, ecco le risposte.
Nel primo caso (il locatario) come nel
secondo (il parente che occupa a titolo gratuito l’appartamento) va barrata la
casella «Titolare
di altro diritto sull’immobile». Non si tratterà di un diritto reale, ma di un
diritto nascente da un’obbligazione. Non
sono previsti invece il terzo e il quarto caso: dal momento che l’intestatario
del contratto è defunto, questi non può essere
«rappresentante volontario», né «titolare di altro diritto». Consigliamo perciò
di non barrare alcuna casella, di firmare riportando sotto la firma, per esempio «in
qualità di vedova dell’intestatario del contratto».
Attenzione: l’occupazione a titolo gratuito (comodato) è ammessa
senza atto scritto, ma se l’atto scritto c’è, va registrato, pena sanzioni.
Hanno telefonato anche lettori che abitano in affitto in case
popolari o di proprietà del Comune e che non sanno a chi rivolgersi per avere
le informazioni da inserire nel modulo. Ebbene anche per questi soggetti non vi
è alcuna esclusione dall’obbligo di fornire i dati
catastali. Chi comunque abita in affitto dovrà
chiedere di dati catastali al proprietario, che si tratti di un privato, :dell’’Azienda
per l’edilizia residenziale, dello Iacp o del Comune.
Talora sono contenuti nel contratto di locazione. In alternativa
bisognerà chiedere un certificato catastale, ottenibile anche tramite Internet,
consultando il sito dell’Agenzia del Territorio e inserendo codice fiscale e
reddito lordo dell’ultima dichiarazione. Verrà spedita
tramite e-mail la password di accesso.
Altre perplessità nascono dalla casella «Rappresentante legale o
volontario di uno degli aventi titolo sopra indicati»:
ebbene si ricorda che va barrata quando l’intestatario del contratto è vivente
e non ha alcun tipo di diritto sull’immobile, neanche nascente da un contratto
di locazione o comodato (si pensi ad esempio al caso dei genitori intestatari
di un contratto della luce o del gas della casa in cui abita e di cui è
proprietario il figlio).
Comuni amministrativi
Ultimo chiarimento: se
il Comune catastale coincide con quello amministrativo
e non va riportato sul modulo. Tuttavia in 46 casi (su oltre 8.100 comuni) non
è così, e occorre riportare anche il Comune catastale e (talvolta) il relativo
codice catastale: si tratta di quegli enti locali per cui
il Catasto non si è ancora "messo in pari" con le variazioni
amministrative. Possono essere nuovi Comuni (come Budoni che prima faceva parte del Comune di Posada); nuovi Comuni formati nel territorio di più Comuni
(Castidias formato da parte dei comuni di Muravera e San Vito), piccoli Comuni assorbiti da un Comune
più grande (Vigatto che è andato a far parte di
Parma); Comuni distaccatosi dal territorio di un Comune più grande (Statte, distaccatosi da Taranto). Nella tabella a
fianco è riportato l’elenco di tutti i 46 Comuni (per ogni comune
amministrativo viene riportato il relativo o i
relativi Comuni catastali insieme con i codici).