Buongiorno e grazie per la disponibilità.
Ho acquistato al 50% con la mia ragazza un
appartamento e abbiamo acceso un mutuo semestrale (al 50%). Dopo un mese di
convivenza in questa casa ci siamo lasciati ed ora sarebbe mia intenzione
rilevare la sua parte di casa (e di mutuo). Da Settembre (data separazione)l'appartamento
è occupato da lei che lo lascerà libero al rogito (giugno 2003).
Volevo chiedere: 1)Posso domandarle una quota di affitto?
2)Considerando che detraiamo gli interessi passivi del mutuo mi conviene
intestarlo a me a partire dal Gennaio 2003? 3)Le spese del rogito sono
interamente a mio carico? 4)Da qui al rogito è il caso di fare una scrittura
privata con indicata la data del rogito e il suo impegno a lasciare libera la
casa al rogito?
Grazie
Prima domanda: niente impedisce che, per il periodo fino al rogito,
conveniate il pagamento di una quota d’affitto. Tuttavia, nel caso in cui abbiate acquistato l’alloggio in
comunione, la sua ex ragazza potrebbe
anche rifiutarsi di farlo (articolo 1102 del codice civile: “ciascun
partecipante può servirsi della cosa comune …”).
Domanda 2: L’intestazione a Lei del mutuo è una logica conseguenza
dell’acquisto del rimanente 50% dell’immobile e quindi andrebbe programmata a
giugno 2003, anche perché il pagamento delle rate è un onere ben più gravoso
rispetto ai vantaggi offerti dalla detrazione fiscale (salvo accordi diversi).
Domanda 3. Le spese fiscali dell’acquisto sono a carico
dell’acquirente (salvo diversi accordi). Per consolidata prassi lo sono anche
le spese notarili, sebbene nessuna norma lo dica.
Domanda 4: senz’altro sì. Le conviene stipulare un preliminare di
acquisto (il cosiddetto compromesso). Vi consiglio di farvi assistere al notaio
che stipulerà il rogito: pagherete quasi niente in più (in fondo le indagini
ipocatastali sono state appena fatte) e non rischierete di fare errori. Il
notaio lo sceglie in genere l’acquirente ma, nel vostro caso, se non esistono
controindicazioni, è bene che sua lo stesso che ha stipulato il primo rogito.
Infine va detto che non dovrebbero esistere controindicazioni fiscali
all’operazione: se l’appartamento sarà per lei prima casa e abitazione
principale, dovrebbe godere delle relative agevolazioni, sia sull’acquisto che
sul mutuo.