Applicazione degli
Accordi territoriali sulle locazioni dei comuni geograficamente vicini
Chiederei cortesemente
di sapere se, non essendo stato ancora stipulato l'accordo per la Città di
Cerro Maggiore, è possibile utilizzare l'accordo di un comune limitrofo, a
norma del Decreto del Ministro delle Infrastrutture del 14/7/2004, e se, in tal
caso, fosse necessario segnalare tale eventualità sul
contratto. Marco Banfi
Non un comune limitrofo qualsiasi, ma, a
detta del decreto, “si fa riferimento all'Accordo vigente nel comune
demograficamente omogeneo di minore distanza territoriale anche situato in
altra regione”. E’ intuitivo in fatto che questa definizione possa portare, in
qualche caso, a notevoli incertezze. Una scelta motivata, per quanto riguarda
la definizione “demograficamente omogeneo” (che ci risulta
inesistente in altre norme) potrebbe forse far riferimento al Testo unico degli
enti locali (Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267), che all’articolo 156
riporta la seguenti classi demografiche:
a)meno di 500 abitanti; b) da 500 a 999 abitanti;
c) da 1.000 a 1.999 abitanti; d) da 2.000 a 2.999 abitanti; e) da 3.000 a 4.999
abitanti; f) da 5.000 a 9.999 abitanti;g) da 10.000 a
19.999 abitanti; h) da 20.000 a 59.999 abitanti; i) da 60.000 a 99.999
abitanti; l) da 100.000 a 249.999 abitanti; m) da 250.000 a 499.999 abitanti;
n) comuni da 500.000 abitanti ed oltre.
Ovviamente la scelta dell’accordo
territoriale deve essere attentamente giustificata in premessa al contratto.