Acquisto sulla carta e incremento del prezzo
Il 28/12/01, ho firmato
una impegnativa di prenotazione definitiva di un alloggio facente parte di un
intervento di ristrutturazione da parte della soc. Coop. Edilizia a.r.l.
"bernardino zilioli", per l'acquisto di un appartamento di mq 84 più
un box, pattuendo un prezzo.
Durante i lavori
l'impresa è stata costretta a rifare le solette degli appartamenti, e alcune
parti di muri perché completamente "marci" rendendo quindi
impossibile il lavoro di recupero/ristrutturazione, questo avveniva a
gennaio/febbraio 2002.
Il 10 ottobre ( a 20 giorni dalla fine dei lavori) il direttore dei
lavori, mi comunica che sarò contattato dalle Acli, perché c'è un aumento del
prezzo rispetto a quello pattuito, adducendo che sono stati fatti lavori non
inizialmente previsti.
Quello che vi chiedo è se posso recedere dall'impegno di acquisto,
dato che in tutti questi mesi trascorsi non ho ricevuto nessuna comunicazione
di possibili aumenti dati da questi lavori straordinari, ed se esiste una
percentuale entro la quale possono comunque aumentare il prezzo senza
comunicarlo al futuro acquirente.
P.s.: l'art 6 dell'impegnativa firmata è cosi redatto:
In caso di richiesta di
recesso del socio prenotatario o già assegnatario e quindi di rinuncia alla
prenotazione ed all'assegnazione definitiva dell'alloggio, la cooperativa
provvederà alla restituzione, senza alcun rimborso di interessi, dell'intero
ammontare dei versamenti effettuati dal socio recedente entro dieci giorni
dalla data in cui un'altro socio della coop., che abbia dichiarato ed accettato
di sostituirsi al recedente nella prenotazione dell'alloggio, avrà effettuato
versamenti di importo di importo pari a quello che deve essere restituito al
recedente stesso. Sarà comunque trattenuto il costo relativo alle opere di
variante eventualmente richieste dal recedente e già eseguite o in corso di
esecuzione al momento del recesso tranne nel caso in cui ne venga accettata
l'esecuzione dal subentrante.
Purtroppo
in Italia non esistono leggi di tutela di chi acquista una casa “sulla carta”,
in conseguenza a una nuova costruzione o a una ristrutturazione integrale.
Risponderle è impossibile, se non dopo aver vagliato con attenzione l’intero
testo della cosiddetta “prenotazione”, il capitolato dei lavori, e lo statuto
della coop, nonché il contratto rtra la coop stessa e l’impresa che esegue i
lavori, anche tenendo conto del fatto che vi potrebbero essere celate clausole
abusive o vessatorie. La clausola che lei riporta, che prevede il recesso in
caso di acquisto da altro socio della coop, non è in sé decisiva. Da essa
risulterebbe comunque che la coop da Lei citata non è una coop edilizia, ma una
coop di abitazione, il che fa una grossa differenza, dal momento che formalmente
Lei ne è socio assegnatario o prenotatario, e le scelte della coop sono prese
congiuntamente in assemblea da tutti i soci della coop stessa. Questa
democrazia formale è spesso un modo di “incastrare” l’acquirente di casa sulla
carta, dal momento che le scelte sono prese da lui insieme agli altri soci
(anche se, in realtà, vengono pilotate dall’esterno). Quindi, ogni atto di
ribellione non va fatto isolatamente, ma coordinandosi con altri soci che hanno
ragione di lamentarsi.