Accordi con l'inquilino per il rilascio dell'immobile
Le scrivo perché ho mandato disdetta al mio inquilino 6 mesi prima della scadenza (agosto 2003) come prevede la legge. Ora l'inquilino mi chiede se per lui sarebbe possibile lasciare l'appartamento con 4 mesi di ritardo in modo da avere un po' più di tempo per trovare una nuova casa. Se glielo concedo, mettendo il tutto per iscritto, sarò comunque tutelato dalla legge e lui a gennaio se ne andrà oppure questa mia proroga varrà come rinnovo di contratto?
Se attuerò una licenza per finita locazione sarò al sicuro concedendogli questi 4 mesi? Dovrò comunque versare la tassa di registrazione annuale del contratto? Come mi devo comportare? Ringraziandola anticipatamente per la sua pazienza le porgo cordiali saluti
Un accordo scritto del genere non la tutela affatto, perché non la esime da subire le normali procedure di sfratto, con tutti i loro tempi. A certe condizioni, un documento del genere potrebbe essere utile, ma solo se rappresenta un impegno del conduttore a lasciare la casa e non invece una concessione del locatore a restarvi per altri quattro mesi.
Può infatti avere una certa importanza psicologica a suo vantaggio, nei confronti dell'inquilino, e può essere un documento che rafforza lievemente la sua posizione davanti al giudice, che potrebbe (ma non è certo) essere un po' più rigido nella concessione delle proroghe in sede di giudizio. D'altra parte e lei non avvia una procedura di sfratto, confidando sul documento, potrebbe anche pentirsene. La tassa di registro è comunque dovuta così come la denuncia del reddito ai fini Irpef. Il canone può essere incrementato però del 20% (art. 6, comma 6, legge n. 431/98).