Stiamo ristrutturando una casa che è posta per tre lati proprio sul confine. Dal controllo dei documenti catastali è risultato di ns proprietà un appezzamento di 3m*6m a cui non c'è però da molti anni accesso diretto perchè la porta per accedervi è stata murata molti anni fa (difficile stabilirlo con precisione). Ora che stiamo conducendo i lavori vorremmo, se possibile, rientrare in possesso del terreno in questione. Da quando è stato chiuso l'accesso il confinante vi ha sempre tagliato l'erba in quanto diventato parte del suo giardino: può avvalersi dell'usucapione? Può cortesemente spiegarmi in cosa consiste precisamente tale diritto?   Ricordiamo che esistono due tipi di usucapione: quella che matura dopo 10 anni e quella che scatta dopo 20. La prima prevede che, in buona fede, il cittadino sia convinto di essere proprietario, grazie a un titolo trascritto (per esempio un rogito d'acquisto in cui qualcuno gli ha venduto un immobile che non era suo). Molto più comune è il secondo caso, quello dell'usucapione ventennale. Per invocare questo tipo di usucapione occorre che il possessore si comporti esattamente come se fosse il proprietario dell'immobile, senza che l'intestatario del bene si ribelli a queste sue pretese. L'usucapione è da escludersi se il bene è stato posseduto in modo violento o clandestino, se il bene è stato locato o se è stato dato in comodato ad uso gratuito (anche se il relativo contratto non è stato registrato). In particolare, se l'intestatario del bene prova che permettere l'uso dell'immobile è stata una semplice condiscendenza per ragioni di amicizia o parentela, l'usucapione non potrà mai verificarsi. Insomma, chi usucapisce deve comportarsi da vero padrone, non da persona che ha avuto il permesso di stare in una casa.. Chi si serve così di un immobile, ne diviene automaticamente proprietario allo scadere del ventesimo anno, senza bisogno di atti pubblici. Tuttavia, per vedere trascritto presso i registri immobiliari la sua proprietà, deve ricorrere al tribunale del luogo dove  è l'immobile è situato, pagare le relative spese di giudizio, l'imposta di registro e quelle ipotecarie e catastali. Solo così potrà rivendere la casa. Come provare di avere usucapito? Il fatto, per esempio, di pagare regolarmente le tasse o di contribuire totalmente a spese condominiali o di ristrutturazione non è di per sé sufficiente: tuttavia si tratta senz'altro di un indizio favorevole a favore di chi usucapisce, perché ha messo in atto comportamenti tipici di un proprietario esclusivo. Per il resto ci si affiderà a testimonianze. Allo stesso modo, per bloccare l'usucapione prima della scadenza dei vent'anni (dopo sarebbe inutile), non è sufficiente che il titolare invii, per esempio, una raccomandata di diffida (Cassazione 4 agosto 1998, n. 4837) o che inserisca il reddito immobiliare nel modello Unico: occorre che notifichi all'occupante un atto giudiziario che abbia come scopo il sottrarre l'immobile dal  suo possesso, trascrivendo tale atto.