Sto acquistando 3/4 della casa in cui vivo da mio padre. La casa andata in successione, dopo la morte di mia madre, diventerà mia grazie ad un atto di compravendita da parte mia del 75% dell'immobile. La parte che acquisto (il 75% appunto) è valutata 235.000.000 secondo la rendita catastale. E' la prima casa  che possiedo e io pago il 3% (circa 7 milioni). Il notaio mi ha chiesto una parcella di circa 6 milioni per fare quest'atto. E' un prezzo giusto secondo lei? Ci sono dei tariffari specifici per notai cui noi consumatori possiamo fare riferimento? Se mio padre facesse una donazione nei miei confronti, pagherei meno anche il notaio?   Esistono tariffari notarili esattamente come esistono tariffari di altri ordini professionali e quello dei notai è inderogabile per legge (il nuovo è entrato in vigore nel 2002) . Tuttavia i tariffari in genere sono, più di quanto si pensi, interpretabili dai professionisti, e prevedono possibili moltiplicazioni di una tariffa, fino a tre volte tanto per quello dei notai, a seconda delle difficoltà incontrate nel fare un atto. Se ne deduce che il consumatore che vuol risparmiare finisce per dover consultare più di un professionista per trovare il prezzo migliore (anche se ciò non significa per forza essere servito meglio). Non è probabile che la donazione possa far risparmiare sul notaio, rispetto a una vendita. Inoltre, in presenza di più figli o comunque  altri eredi con diritto alla legittima, la donazione è una scelta da ponderare con cautela.