Subentro in locazione patti in deroga e registrazione contratto Sto comprando (manca il rogito) un appartamento occupato (già concesso dal venditore in affitto). L’inquilino non dovrebbe appartenere a categorie tutelate dalla legge. Il venditore non riesce più a trovare il contratto di locazione, non ha intenzione di chiederlo all’inquilino, ma entrambe le parti hanno concordato che la mancanza della copia cartacea non vincola la compravendita. Anche l’ufficio del registro non ha trovato copia del contratto; comunque ci ha consegnato gli estremi del contratto: è un patto in deroga iniziato il 1 Gennaio 1993. Alla sua scadenza (Dicembre 2000), né il proprietario, né l’inquilino hanno fatto comunicazioni formali di rinnovo o disdetta; e l’inquilino ha continuato a pagare il canone fissato nel contratto. Quando al rogito subentrerò nel contratto di locazione, cosa bisogna fare? Quali sono i termini di scadenza dell’attuale contratto di locazione, in modo da poterla abitare? Eventualmente, dopo il rogito posso chiedere un aumento del canone?   Con la sua scadenza, a dicembre 2000, senza disdetta da parte né del proprietario né dell’inquilino, il patto in deroga si è trasformato in una normale locazione ai sensi della legge 431/1998, che vedrà la sua prima scadenza a dicembre 2004, e alle stesse condizioni contrattuali previste nel patto in deroga stesso (Lei, quindi, non può chiedere aumenti di canone, ma solo l’ adeguamento annuale all’indice Istat). Per poter abitare nell’immobile Lei deve inviare disdetta (anche subito e comunque sei mesi prima della scadenza), tramite lettera raccomandata. Se l’inquilino non se ne va, o anche sin da subito, lei può intimargli lo sfratto. Lo smarrimento del contratto di locazione, di cui però esistono gli estremi di registrazione, non è legalmente un ostacolo all'acquisto, né all'eventuale sfratto: certo sarebbe bene conoscerne il contenuto