Riscaldamento a consumo e contatori d’acqua   Ho sentito che tra qualche anno sui termosifoni si dovranno installare dei contatori di calore per misurarne il consumo. La spesa si ripartirà così: 40% per spese di manutenzione e il restante 60% sarà a carico dei conduttori e condomini.  Mi può dire se è vero e quando entrerà in vigore anche per i vecchi condomini? E’ vero che pannelli isolanti, posti sulla soletta (prima del tetto), consentono un risparmio di combustibile pari al 20% a tutti gli alloggi compresi tra terra e tetto del condominio? Nel condominio dove abito, non si riesce a deliberare l’installazione di contatori dell’acqua (per ogni alloggio) perché manca sempre il numero legale dei partecipanti, da oltre un anno. Cosa si può fare? Vittorio Gola   Prima domanda: la notizia non è vera. E’ solo vero che la cosiddetta “contabilizzazione del calore” è favorita dalla legge, tanto che nei nuovi stabili con caldaia centralizzata deve essere adottata e che in quelli vecchi è sufficiente una delibera a maggioranza dei millesimi per installare questo tipo di impianto. Quanto alla ripartizione 40-60% è solo una di quelle possibili: quella consigliabile dipende dal numero di condomini nell’edificio (la percentuale in base al consumo cresce col crescere del numero di condomini). Seconda domanda: è teoricamente possibile: dipende ovviamente dalle caratteristiche costruttive dell’edificio. Il maggior risparmio si ha negli ultimi piani, precedentemente non coibentati. Terza domanda: si può fare ben poco, se non nulla.