Le Istruzioni per la regolarizzazione di colf e badanti   Le date da ricordare Mercoledì 28 agosto 2002. Da questa data sono reperibili nei 14mila uffici postali i kit per l'emersione di lavoro irregolare di colf e badanti. Lunedì 9 settembre 2002. Da questa data sono reperibili nei 14mila uffici postali i kit per l'emersione di lavoro irregolare extracomunitari addetti al lavoro subordinato. Martedì 10 settembre. Entra in vigore la legge 30 luglio 2002, n. 189 di modifica del Testo Unico dell’immigrazione. Da quello stesso giorno, i lavoratori e i loro datori di lavoro potranno iniziare l'iter per la regolarizzazione, effettuando i pagamenti e consegnando i moduli compilati. Lunedì 11 novembre. Termine entro cui dovrebbe avvenire la regolarizzazione di colf e badanti.   Contenuto del kit Le buste sono distribuite gratuitamente: quelle bianche con quadrettatura rossa riguardano colf e badanti; quelle celesti con quadrettatura celeste i lavoratori subordinati. Il kit comprende: ·       il bollettino prestampato (290 euro per colf e badanti + 40 euro di spese di istruttoria e 700 euro per lavoro subordinato, cui si aggiungono 100 euro di spese); ·       un modulo dove dovranno essere riportati i dati dell'immigrato per cui si chiede la regolarizzazione per il lavoro pregresso; ·       un cedolino per la raccomandata assicurata; ·       le istruzioni per l'uso; ·       la busta per la spedizione. Chi è possibile regolarizzare   ·                   Una sola colf per famiglia; ·                   Fino a due badanti (attività di assistenza a persone disabili o non autosufficienti). Il rapporto deve essere stato iniziato almeno entro il 10 giugno 2002. E’ possibile anche la trasformazione di un  permesso di soggiorno da permesso turistico ancora vigente in permesso per motivi di lavoro subordinato, rendendo regolare l’attività lavorativa. Sono esclusi dalla regolarizzazione: ·                   gli extracomunitari sottoposti a un provvedimento di espulsione per motivi diversi dal mancato rinnovo del permesso di soggiorno (la revoca del decreto di espulsione avviene automaticamente, con il rilascio del permesso di soggiorno); ·                   i denunciati per i reati indicati negli articoli 380-381 del codice di procedura penale (anche rissa e furti lievi), salvo che i relativi procedimenti siano conclusi con l’esclusione del reato o della responsabilità dello straniero; ·                   i segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore in Italia, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato nonché le persone che comunque risultino pericolose per la sicurezza dello Stato.   Chi presenta la domanda La domanda può essere presentata solo dal datore di lavoro (e non dall’extracomunitario). Il datore di lavoro, per le badanti, può anche non essere l’assistito, ma deve trattarsi comunque di un suo familiare. L’handicap o la patologia, deve essere attestato da un certificato medico.   Cosa accade dopo Dopo la compilazione e il pagamento, al datore di lavoro e al lavoratore sarà consegnata una ricevuta che dimostra che la regolarizzazione è in corso. Dalle poste i dati saranno comunicati via computer alle Questure, che verificheranno se l'immigrato ha precedenti penali. Ricevuto l’assenso delle Questure, le Prefetture procederà alle convocazione del datore di lavoro e dell’extra-comunitario per la stipula del contratto e il permesso di soggiorno, di un anno di durata. Il modulo di contratto di lavoro è allegato alla circolare del Ministero del Lavoro Il permesso sarà rinnovabile . 
  Retribuzione minima La retribuzione per colf e badanti non conviventi non potrà essere inferiore a 439 euro mensili, anche guadagnati con più rapporti di lavoro: altrimenti la regolarizzazione è impossibile. I 439 euro corrispondono, per le colf, a un massimo di 33 ore e 22 minuti di lavoro settimanali e per le badanti a un massimo di 24 ore e 22 minuti (questo perché il Ministero ha stabilito che le colf debbano essere assunte almeno al 3° livello del contratto di lavoro e le badanti almeno al 2° livello). Per le badanti conviventi con il datore di lavoro la retribuzione minima è di 526,66 euro. Orario minimo per la regolarizzazione L’orario minimo è di 24 ore settimanali. In caso di rapporto part-time, l’orario minimo e il relativo reddito minimo può essere erogato da più famiglie. Per questa ragione è necessario che in ognuna delle  domande di emersione si indichi la pluralità di datori di lavoro. Non è possibile, però, “spartirsi” il contributo di emersione di 330 euro (290+40 di spese): ciascun datore di lavoro dovrà infatti versarlo per intero. Il reddito minimo di 439 euro mensili non è comprensivo del vitto e dell’alloggio, che non possono essere conteggiati come componenti di questa somma.   Obblighi dopo la regolarizzazione Ovviamente il datore di lavoro dovrà adempiere a tutti gli obblighi previsti dalla legge e dal contratto collettivo di categoria (ferie, tredicesima, maternità libertà settimanale) nonché al versamento trimestrale dei contributi previdenziali obbligatori. Gli appositi bollettini per i contributi verranno forniti dall’Inps entro dieci giorni dalla fine di ciascun trimestre, quindi entro il 10 dei mesi di aprile, luglio, ottobre e gennaio. Andrà fatta, come in tutti i casi di assunzione di colf e badanti, la comunicazione all’Inail. Una volta regolarizzato il rapporto, si rientra nelle regole del contratto di lavoro: pertanto il lavoratore potrà dimettersi o anche essere licenziato. In tal caso potrà essere iscritto alle liste di collocamento per il periodo di residua validità del permesso annuale e comunque per non meno di 6 mesi. Il Ministero del Lavoro, con circolare 20 settembre 2002, n. 50 ha chiarito che il contributo di 330 euro (290 + 40 di spese) copre solo il periodo di lavoro tra il 10 giugno 2002 e il 9 settembre 2002. Pertanto: per il periodo dal 10 settembre 2002 in poi dovranno essere pagati regolarmente i contributi previsti dal contratto di lavoro. Così come accade per tutti i lavoratori, i contributi dal 10 settembre al 30 settembre dovrebbero essere versati, insieme alle ritenute fiscali, entro il 16 ottobre, anche se non si è ancora firmato il contratto,. Quest’ultima affermazione, però, è un’interpretazione da parte degli esperti: sulla circolare non c’è scritto.  per i periodi antecedenti il 10 giugno 2002 in cui il lavoratore extracomunitario abbia lavorato, saranno dovuti all’Inps e all’Inail non solo i contributi arretrati, ma anche i relativi interessi. Il Dm 26 agosto 2002 (G.U. 227/2002) , afferma che i contributi potranno essere versati in un'unica soluzione, senza interessi,  ovvero in rate mensili di eguale importo, maggiorate: a) fino a due anni di dilazione (24 rate) degli interessi legali (attualmente il 3,5%); b) fino a tre anni, degli interessi di dilazione (il 6%), calcolati a decorrere dal venticinquesimo mese. Denuncia Inail Il datore di lavoro , può assolvere l'obbligo: a telefonando al numero 803888 (call center); b tramite posta elettronica all'indirizzo: dnaimmigrati@inail.it ; c recandosi in qualsiasi Sede INAIL del territorio nazionale e compilando un modulo predisposto dall'Istituto e disponibile in tutte le Sedi; d. tramite FAX: numero verde 800.657.657 scaricando il modulo "modello di denuncia nominativa fax a lettura automatizzata per la regolarizzazione di Colf e Badanti extracomunitari"; nel caso in cui il datore di lavoro non sia ancora a conoscenza del codice fiscale del lavoratore, occorre scaricare il "modulo denominato modello di denuncia nominativa fax a lettura automatizzata per la regolarizzazione di Colf e Badanti extracomunitari mancanti di codice fiscale". Denuncia Inps L’Inps, con il  messaggio 16 ottobre 2002, n.353, ha chiarito che “Il termine di presentazione della denuncia del rapporto di lavoro, di norma, scade entro il decimo giorno successivo al trimestre solare nel corso del quale è avvenuta l'assunzione.
Nella fattispecie in questione, atteso che il termine di presentazione della dichiarazione di emersione è stato fissato dall'art. 33 della legge n. 189/2002 entro due mesi dall'entrata in vigore della legge stessa e cioè entro l'11 novembre 2002, la denuncia di rapporto di lavoro domestico (mod. LD09) potrà essere utilmente presentata entro il 10 gennaio 2003, con obblighi contributivi a far tempo dal l0 settembre 2002”. Nota: il modello LD09 è compilabile via Internet all’indirizzo http://www.inps.it/Servizi/Colf/domestici/modulo.asp?language=ita   Contributi 2002 per colf e badanti     Retribuzione oraria effettiva* Importo contributo orario A carico del datore di lavoro A carico del lavoratore Totale Fino a € 6,15 € 1,18 € 0,25 € 1,43 Da € 6,15 a € 7,51 € 1,33 € 0,29 € 1,62 Oltre € 7,51 € 1,63 € 0,35 € 1,98 Lavoro superiore a 24 ore settimanali** € 0,86 € 0,19 € 1,05   Per le ore di lavoro, si intendono quelle effettivamente lavorate nel trimestre, comprese quelle pagate per ferie, malattia, maternità, festività infrasettimanali. La retribuzione oraria effettiva tiene conto non solo della retribuzione di fatto, ma anche della tredicesima mensilità e del valore convenzionale dato al vitto e/o all'alloggio. Per il lavoro settimanale superiore a 24 ore non si tien conto della retribuzione oraria effettiva, ma si calcolano direttamente i contributi in base all’orario di lavoro. Ciò porta al paradosso che, in caso di lavoro per poco meno di 24 ore settimanali,  può essere più conveniente, per il datore di lavoro ma talora anche per la colf, arrivare ad incrementare l’orario di lavoro stesso.   La detraibilità dalla dichiarazione dei redditi I contributi pagati dal datore di lavoro per colf e badanti sono oneri deducibili dal reddito, nella dichiarazione fatta nell’anno successivo al pagamento. Quindi il reddito imponibile può essere ridotto, ma fino a un importo massimo di 1.549,37 euro all’anno (3 milioni di lire). La garanzia per l’alloggio Non è necessario che l’alloggio sia offerto dal datore di lavoro, è sufficiente che una terza persona si dichiari disponibile a ospitare lo straniero, per esempio un altro extracomunitario con permesso di soggiorno proprietario dei locali oppure, più spesso, un locatore . Il che equivale a dire che, oltre alla dichiarazione del datore di lavoro, è necessaria un’altra dichiarazione, quella del proprietario di casa. In sede di presentazione della dichiarazione di emersione va indicato il recapito in Italia del lavoratore che può essere quello relativo all’appartamento affittato dal lavoratore stesso, senza dover allegare, almeno per il momento, alcuna documentazione riferita all’alloggio. Se il datore di lavoro ha sostenuto le spese per fornire l’alloggio, può trattenere mensilmente dallo stipendio del dipendente una somma massima pari a 1/3 di quanto pagato. Per il resto, i dubbi rimangono. L’alloggio dovrebbe essere “idoneo”, cioè rientrare nei parametri minimi previsti dalla legge per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Quindi sarebbe impossibile che una stanza presso un affittacamere lo sia veramente. Non è chiaro come il datore di lavoro possa essere in grado di verificare questa idoneità.. Comunque, nel contratto di lavoro da stipulare in prefettura, il datore di lavoro si limiterà “a garantire che il lavoratore ha sistemazione alloggiativa” a un certo indirizzo, ed è molto probabile che non gli si chieda di più (come fonti non ufficiali del Ministero del Lavoro stanno già dicendo in giro). Il rimpatrio a carico del datore di lavoro Un’altra grave incertezza è data dall’impegno che il datore di lavoro dovrà firmare, direttamente all’interno del contratto di lavoro,  per il pagamento  delle spese di viaggio per il rientro del lavoratore nel Paese di provenienza. Sembra probabile non verrà chiesta, come in passato, una fideiussione bancaria: tuttavia il datore di lavoro dovrà dare il denaro in due situazioni: se è il lavoratore che lo richiede o se l’extracomunitario è espulso con decreto. Nel primo caso, dovrà ottenere una qualche garanzia perché il denaro venga usato davvero a quello scopo: non può essere escluso che il lavoratore usi i soldi per altro o rivenda un biglietto aereo o di treno. Si è in attesa di chiarimenti a proposito. Le sanzioni Chiunque presenta una falsa dichiarazione di emersione, al fine di eludere le disposizioni in materia di immigrazione, è punito con la reclusione da due a nove mesi, salvo che il fatto costituisca più grave reato. Le altre conseguenze di una mancata accettazione della dichiarazione di emersione sono  la perdita del contributo versato e l'espulsione del lavoratore straniero. Vale quindi la pena muoversi con grande cautela, dato l’eccessiva severità della legge, che rischia di punire anche chi è in buona fede.   LE ISTRUZIONI DEL KIT: COME REGOLARIZZARE DOMESTICI E BADANTI
 Istruzioni per la compilazione e la presentazione della dichiarazione di emersione di lavoro irregolare di extracomunitari addetti al lavoro domestico o di assistenza. 
Il presente plico contiene: 
1 modulo per la presentazione della dichiarazione di emersione di lavoro irregolare; 
2 bollettino di c/c postale per il versamento del contributo forfettario, pari a 290,00; 
3 busta prestampata in cui inserire la documentazione da presentare allo sportello postale; 
4 cedola dell'assicurata; 
5 istruzioni per la compilazione e la presentazione della dichiarazione di emersione di lavoro irregolare. 
Istruzioni per la presentazione della dichiarazione 
L'interessato, dopo aver compilato con cura il modulo, il bollettino e la cedola, si recherà presso l'ufficio postale, dove: 
* effettuerà il pagamento relativo al bollettino postale; 
* inserirà il relativo attestato di pagamento dentro la busta prestampata; 
* inserirà nella busta anche l'eventuale certificato medico, necessario in caso di assistenza a familiare non autosufficiente; 
* inserirà nella busta il modulo debitamente compilato (avendo cura di far corrispondere la finestrella trasparente della busta con la denominazione nella dichiarazione che figura in alto a sinistra del modulo); 
* consegnerà la busta chiusa allo sportello postale, insieme alla cedola dell'assicurata, debitamente compilata; 
* pagherà le spese relative alla presentazione della dichiarazione di emersione di lavoro irregolare; 
* riceverà dall'addetto postale il tagliando della cedola da conservare a dimostrazione della avvenuta presentazione della dichiarazione. 
Attenzione: ogni dichiarazione deve essere riferita a un solo lavoratore. 

Istruzioni per la compilazione del modulo. 
Il modulo va compilato in stampatello, riempiendo ogni casella con un solo carattere, lasciando una casella vuota tra un nome e l'altro. 
1 Specificare, nell'indirizzo in alto a destra, il nome e la sigla della provincia relativa alla Prefettura-Utg competente (di residenza del datore di lavoro o del luogo dove si svolge la prestazione lavorativa); 
2 non scrivere nulla nel riquadro relativo al "codice domanda" posto in alto a destra; 
3 codice fiscale: il datore di lavoro deve indicarlo obbligatoriamente; il lavoratore solo se ne è eventualmente già in possesso; 
4 sesso: inserire la lettera M per maschio e F per femmina; 
5 stato civile: inserire L per stato libero, C per coniugato, V se vedovo/va; 
6 data di nascita: la data va inserita nel formato GG/MM/AAAA (es. 20/04/1960), se i dati relativi al giorno e al mese non sono conosciuti inserire 00/00 nelle apposite caselle; 
7 codice Stato: riportare il codice dello Stato di nascita che figura nella tabella allegata; 
8 cittadinanza: barrare la casella riferita alla cittadinanza italiana oppure quella riferita ad altra cittadinanza e compilare il relativo spazio; 
9 impegno a stipulare il contratto: barrare la casella relativa al lavoro domestico o quella relativa all'attività di assistenza e riportare le indicazioni richieste dal modulo. La retribuzione mensile convenuta con il lavoratore non può essere inferiore a 439,00. Anche nel caso di più datori di lavoro, la somma delle retribuzioni mensili non può essere inferiore a 439,00; 
10 Allegati: barrare le caselle relative ai documenti allegati (1. Attestato del pagamento del contributo forfettario - 2. Eventuale certificazione medica del familiare assistito, se la dichiarazione si riferisce a lavoratore che presta assistenza a familiare non autosufficiente - 3. Copia del documento di identità del dichiarante - 4. Copia di tutte le pagine del documento valido per l'espatrio del lavoratore; 
11 Firma del datore di lavoro dichiarante: è bene che il datore di lavoro, prima di firmare, si accerti che al modulo siano allegati i documenti specificati nel riquadro; 
12 riquadro relativo alla richiesta del permesso di soggiorno: occorre che il lavoratore interessato apponga la propria firma per esteso e leggibile; 
13 recapiti del datore di lavoro dichiarante: debbono essere indicati i recapiti dove il dichiarante può essere normalmente rintracciato. 
Una fotocopia del modulo compilato dovrà essere consegnata al lavoratore, che la conserverà, ad ogni buon fine, insieme alla copia del tagliando della cedola dell'assicurata relativa alla presentazione della dichiarazione di emersione di lavoro irregolare. 
Informazioni sulla successiva procedura. 
Una volta presentata la dichiarazione di emersione il datore di lavoro dovrà attendere che la Prefettura-Utg lo convochi, tramite Poste Italiane, insieme al lavoratore presso l'apposito Sportello Polifunzionale, nella data e nell'orario che saranno specificati nella stessa convocazione, per la stipula del contratto e per il rilascio del permesso di soggiorno. 
Nessuna ulteriore attività deve essere espletata dal dichiarante o dal lavoratore, in attesa della ricezione della lettera di convocazione della Prefettura-Utg. 
  I CODICI DEGLI STATI DI NASCITA I codici da utilizzare sia per colf e badanti sia per i lavoratori subordinati Codice Stato Nome Stato ABW Aruba AFG Afghanistan AGO Angola AIA Anguilla ALB Albania AND Andorra ANT Netherlands Antilles ARE United Arab Emirates ARG Argentina ARM Armenia ASM American Samoa ATA Antarctica ATF French Southern Territories ATG Antigua and Barbuda AUS Australia AUT Austria AZE Azerbaijan BDI Burundi BEN Benin BFA Burkina Faso BGD Bangladesh BGR Bulgaria BHR Bahrain BHS Bahamas BIH Bosnia and Herzegowina BLR Belarus BLZ Belize BMU Bermuda BOL Bolivia BRA Brazil BRB Barbados BRN Brunei Darussalam BTN Bhutan BVT Bouvet Island BWA Botswana CAF Central African Republic CAN Canada CCK Cocos (Keeling) Island CHE Switzerland CHL Chile CHN China CIV Cote d'Ivoire CMR Cameroon COG Congo COK Cook Island COL Colombia COM Comoros CPV Cape Verde CRI Costa Rica CUB Cuba CXR Christmas Island CYM Cayman Island CYP Cyprus CZE Czech Republic DJI Djibouti DMA Dominica DOM Repubblica Dominicana DZA Algeria ECU Ecuador EGY Egypt ERI Eritrea ESH Western Sahara EST Estonia ETH Ethiopia FIN Finland FJI Fiji FLK Falkland Island (Malvinas) FRO Faroe Island FSM Micronesia, Federated States of GAB Gabon GEO Georgia GHA Ghana GIB Gibraltar GIN Guinea GLP Guadeloupe GMB Gambia GNB Guinea Bissau GNQ Equatorial Guinea GRD Grenada GRL Greenland GTM Guatemala GUF French Guiana GUM Guam GUY Guyana HKG Hong Kong HMD Heard and McDonald Islands HND Honduras HRV Croatia (local name: Hrvatska) HTI Haiti HUN Hungary IDN Indonesia IND India IOT British Indian Ocean Territory IRN Iran (Islamic Republic of) IRQ Iraq ISL Iceland ISR Israel JAM Jamaica JOR Jordan JPN Japan KAZ Kazakhstan KEN Kenya KGZ Kyrgyzstan KHM Cambodia KIR Kiribati KNA Saint Kitts and Nevis KOR Korea, Republic of KWT Kuwait LAO Lao People's Democratic Republic LBA Liberia LBY Libyan Arab Jamahiriya LCA Saint Lucia LIE Liechtenstein LKA Sri Lanka LSO Lesotho LTU Lithuania LVA Latvia MAC Macau MAR Marocco MCO Monaco MDA Moldova, Republic of MDG Madagascar MDV Maldives MEX Mexico MHL Marshal Islands MKD Macedonia, the former Yugoslav Republic of MLI Mali MLT Malta MMR Myanmar MNG Mongolia MNP Nothern Mariana Islands MOZ Mozambique MRT Mauritania MSR Montserrat MTQ Martinique MUS Mauritius MWI Malawi MYS Malaysia MYT Mayotte NAM Namibia NCL New Caledonia NER Niger NFK Norfolk Island NGA Nigeria NIC Nicaragua NIU Niue NOR Norway NPL Nepal NRU Nauru NZL New Zealand OMN Oman PAK Pakistan PAN Panama PCN Pitcairn PER Peru PHL Philippines PLW Palau PNG Papua New Guinea POL Poland PRI Puerto Rico PRK Korea, Democratic People's Rupublic of PRT Portugal PRY Paraguay PYF French Polynesia QAT Qatar REU Reunion ROM Romania RUS Russia RWA Rwanda SAU Saudi Arabia SDN Sudan SEN Senegal SGP Singapore SGS South Georgia and the South Sandwich Islands SHN St. Helena SJM Svalbard and Jan Mayen Islands SLB Solomon Islands SLE Sierra Leone SLV El Salvador SMR San Marino SOM Somalia SPM St. Pierre and Miquelon STP Sao Tome and Principe SUR Suriname SVK Slovakia 
(Slovak Republic) SVN Slovenia SWE Sweden SWZ Swaziland SYC Seychelles SYR Syrian Arab Republic TCA Turks and Caicos Islands TCD Chad TGO Togo THA Thailand TJK Tajikistan TKL Tokelau TKM Turkmenistan TMP East Timor TON Tonga TTO Trinidad and Tobago TUN Tunisia TUR Turkey TUV Tuvalu TWN Taiwan, Province of China TZA Tanzania, United Republic of UGA Uganda UKR Ukraine UMI United States Minor Outlying Islands URY Uruguay USA United States UZB Uzbekistan VCT Saint Vincent and the Grenadines VEN Venezuela VGB Virgin Islands (british) VIR Virgin Islands (U.S.) VNM Viet Nam VUT Vanuatu WLF Wallis and Futuna Islands WSM Samoa YEM Yemen YUG Yugoslavia ZAF South Africa ZAR Zaire ZMB Zambia ZWE Zimbabwe Fonte: ministero dell'Interno con correzioni Confappi