Quando il coerede non vuole vendere l’immobile   Siamo cinque proprietari (mia sorella ed io, due cugini e fratelli, una cugina) di un immobile con terreno ereditato dalle rispettive madri. Essendo l'immobile (provincia di Mantova, vicinanze fiume PO) abbastanza vetusto e non più utilizzabile se non con interventi onerosi, vorremmo venderlo. Ci sarebbe anche, al momento, un acquirente che già occupa una parte di tale immobile. Però c'e la cugina che si oppone alla vendita dichiarando che il prezzo è troppo basso (ma ovviamente non facendo nulla per trovare altri compratori). La domanda è: si può obbligare nostra cugina ad accettare la vendita oppure la legge ci obbliga comunque ad un accordo? Teniamo conto che l'immobile in questione perde regolarmente valore in quanto è vicinissimo al fiume Po e conseguentemente ad ogni piena penalizza le abitazioni limitrofe. Spero essere stato il più chiaro possibile. Ringrazio ed auguro buon lavoro. Alberto Lonetti – Novara   Purtroppo, non è stato abbastanza chiaro, e la risposta è: dipende, da numerose variabili.  Per esempio, presumiamo che l’immobile non sia in comunione ereditaria tra le cinque persone coinvolte, bensì in comproprietà con i cugini, e, al massimo, in comunione solo tra i fratelli. In tal caso può essere complicato costringere un comproprietario a vendere. Ma le rispettive madri potrebbero anche aver lasciata indivisa una comunione ereditaria a suo tempo esistente, conseguente alla successione dei nonni. . Questo è il primo dato da accertare, per sapere se è possibile, in caso di contrasti insanabili, ricorrere al giudice perché decida lui. L’articolo 720 del codice civile afferma che in caso di immobili non divisibili, il giudice deve di preferenza attribuire l’immobile a uno o più dei coeredi, compensando in denaro gli altri. Se nessuno dei coeredi è disposto, si procede alla vendita all’incanto.  Le occorre comunque una consulenza più approfondita La vera soluzione, resta comunque una buona dose di diplomazia!