Insonorizzazione ristorante   Nella mia palazzina tre locali al pianterreno sono stati adibiti a ristorante,con il nostro consenso. Sono trascorsi circa 4 anni e i ripetuti appelli all'insonorizzazione dei locali sono caduti sempre nell'insolvenza del proprietario. Come dobbiamo comportarci? Giuseppe P., Chieti     Le strade sono due, imboccabili anche contemporaneamente e anche da una sola persona. La più conosciuta è il ricorso al giudice, appellandosi all'articolo 844 del codice civile (immissioni di rumore che superano la normale tollerabilità)e utilizzando con la procedura di urgenza garantita dall’articolo 700 del codice di procedura civile. La seconda è la nuova frontiera: si tratta dell’esposto al Sindaco, in base alla legge quadro sull’inquinamento acustico e, quando non si riceve soddisfazione, il ricorso al Tar.. In questo caso la norma regolatrice è il Dpcm n. 215 del 1999 sui pubblici esercizi che, oltre a stabilire livelli massimi sonori degli impianti di amplificazione , obbliga i gestori al controllo degli impianti non solo all’attivazione, alle modifiche o alle riparazioni, ma anche annualmente: infatti il gestore deve inviare ogni dodici mesi una relazione redatta da un tecnico competente. E’ quest’ultimo che deve eventualmente indicare gli interventi necessari perché i limiti prescritti non siano superati. La prima strada è la più rapida, la seconda la meno costosa.