L'ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO GLI INFORTUNI DOMESTICI Entro il 31 marzo 2001 le casalinghe (ma anche i "casalinghi") hanno l'obbligo di stipulare una polizza con l'Inail (l'istituto nazionale infortuni sul lavoro), contro gli infortuni domestici auto-denunciandosi, secondo quanto prevede la legge 3 dicembre 1999 n. 493. E' prevedibile che saranno in molti a dimenticarsi, a iscriversi in ritardo o, più semplicemente, a non darsi da fare perché ignorano l'esistenza della legge. I trasgressori, per il momento, non saranno puniti. Infatti non pagheranno sanzioni. Però prima o poi dovranno comunque versare i soldi arretrati, con tanto di interessi, e nel frattempo non saranno "coperti" dalla polizza: quindi, in caso di incidenti in casa, non riceveranno una lira. Tanto vale, quindi, darsi da fare in tempo. In caso di infortuni che provochino un'invalidità pari o superiore al 33%, si avrà diritto a una rendita versata dall'Inail. Tale rendita raggiunge il limite massimo di 21.724.000 annui (100% di inabilità) e sarà proporzionale all'invalidità stessa, secondo certi criteri (per esempio, 7.603.000 lire in caso di 50% di invalidità, 15.206.800 lire per il 70%, 17.379.200 per l'80%, e così via). Ricordiamo che secondo uno studio condotto dall'Istituto Superiore della Sanità sono circa 9.000 le morti dovute ogni anno agli incidenti domestici, su un totale di 550 mila che avvengono ogni anno. Gli incidenti in casa sono stimati in circa 1,8 milioni all'anno, di cui circa 200 mila portano a "ospedalizzazione". La principale causa sono gli infortuni provocati da oggetti da taglio o a punta (38,6%), poi le cadute (25,5%, ma più numerose per anziani e bambini), seguite da "urti o schiacciamenti" (16,5%)e ustioni (13,4%). Tra gli oggetti coinvolti nell'incidente la fanno da padroni gli utensili da cucina (25,4%), seguiti da "mobilia e suppellettili" (10,5%) e liquidi e vapori bollenti (9%). Ecco una guida alla polizza infortuni, redatta con la consulenza della Confappi (Confederazione piccola proprietà immobiliare).   Chi deve assicurarsi • Comunque solo le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni all'1 marzo 2001 che svolgano regolarmente attività di lavoro in ambito domestico, gratuitamente e senza vincoli di subordinazione.. • Compresi anche gli studenti, anche se dimorano in località diversa dalla residenza, se svolgono attività domestiche; • Compresi lavoratori in cassa integrazione o mobilità e i lavoratori stagionali o a tempo determinato, coperti dalla polizza solo per il periodo in cui non lavorano. • Anche le coppie di fatto e i singles sono considerati famiglie.   Chi è escluso • Chi ha un lavoro che lo obbliga all'iscrizione a casse di previdenza (per esempio, l'Inps)., anche se svolge lavori domestici • I maggiori di 65 e minori di 18 anni. • Anche i lavoratori part-time, i tirocinanti, quelli con borse o corsi di formazione lavoro, i religiosi e le religiose.   Quanto si paga • 25.000 lire annue (12,91 euro) ), anche per chi è coperto dalla polizza per parte dell'anno. • Il premio è deducibile dalla dichiarazione dei redditi. Chi non paga • Non paga chi ha un reddito inferiore a lire 9.000.000 (4.648,11 euro) o appartiene a un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a lire 18.000.000 (9.296,22 euro). A pagare ci pensa lo Stato, ma bisogna, nonostante ciò, iscriversi lo stesso e compilare anche un modulo in cui si autocertificano le condizioni di reddito. I redditi sono quelli lordi relativi alla dichiarazione dell'anno precedente. • Chi vede calare il proprio reddito al di sotto della soglia di esenzione negli anni successivi all'iscrizione, deve denunciarlo entro 30 giorni all'Inail .   Obblighi di iscrizione e di pagamento • L'iscrizione dovrà avvenire entro il 31 marzo 2001. Entro il 31 gennaio è stato possibile effettuare la preiscrizione. • Per gli anni successivi, il versamento del premio deve essere fatto entro il 31 gennaio di ogni anno. • L'obbligo della polizza e il diritto alle prestazioni decorrono dal marzo 2001 Per chi supera i 65 anni dopo l'1 marzo, la polizza resta valida per tutto l'anno in corso..   Come ci si iscrive 1. Si potrà effettuare l'iscrizione tramite il numero 186, numero adibito alla ricezione delle chiamate per la dettatura dei telegrammi; collegandosi al sito Internet www.inail.it o a quello www.poste.it, ovvero chiamando il numero telefonico 16484 dell'Inail. 2. Bollettini di pagamento e moduli di autocertificazione sono disponibili alle Poste, alle Sedi INAIL, ai Patronati e alle Associazioni delle casalinghe. Come si paga • Si potrà pagare sia presso gli uffici postali, sia presso le banche indicate dall'Inail, sia tramite Internet. Negli uffici postali saranno disponibili i bollettini in bianco che recano prestampato l'importo del premio. • Chi ha fatto la preiscrizione deve pagare le 25.000 lire con il bollettino già compilato che riceverà direttamente a casa. Cosa copre la polizza • L'assicurazione copre tutti gli incidenti che comportano un'inabilità permanente non inferiore al 33%, avvenuti in casa o nel palazzo condominiale. Sono esclusi dall'assicurazione: - gli infortuni verificatisi al di fuori del territorio nazionale;
- gli infortuni conseguenti ad un rischio estraneo al lavoro domestico;
- gli infortuni mortali; - gli infortuni occorsi nel periodo in cui il lavoratore a tempo determinato, anche se ha versato il premio di 25 mila lire, stava svolgendo attività lavorativa; - gli infortuni derivanti da calamità naturali, guerre eccetera • La rendita è versata a partire dal giorno successivo in cui cessa il periodo di "inabilità permanente assoluta". In pratica, il ricovero in ospedale conseguente all'incidente, quando cioè si è sicuri del grado di inabilità permanente che le cure mediche non hanno saputo o potuto curare.   Prestazioni previste • In caso di invalidità superiore al 33%, le persone interessate possono chiedere una rendita vitalizia che è proporzionale al grado di invalidità. • La rendita, versata mensilmente, viene calcolata sulla retribuzione convenzionale minima per il calcolo delle rendite nel settore industriale, pari attualmente a lire 21.724.000 annue (Dm Lavoro 1/8/2000). • Non è reversibile in caso di morte, ma agli eredi viene pagata la rata in sospeso.   Denuncia di infortunio Va fatta domanda all'Inail su apposito modulo che deve comprendere : 1. iscrizione all'Inail per l'anno in corso e permanenza dei requisiti per poter godete delle prestazioni; 2. qualora il reddito sia basso, permanenza di tale reddito (inferiore a 9 milioni o a 18 del nucleo familiare); 3. data, luogo, cause dell'infortunio 4. data cessazione dell'inabilità assoluta (fine del ricovero in ospedale o comunque dei primi effetti traumatici dell'incidente), attestata da certificazione medica 5. documentazione medica sull'invalidità   Sanzioni per i morosi • Fino al 31 dicembre 2004 non ci sono sanzioni (vanno comunque versati arretrati e interessi legali). Dal 2005 la sanzione può raggiungere l'importo del premio: si va al raddoppio, quindi..   Osservazioni Il fatto che la polizza casalinghe non tenga conto delle due categorie più a rischio di incidenti gravi, gli anziani e i giovanissimi, e che escluda il caso morte è quantomeno strano, perlomeno se non si vuol pensare male (che cioè sia un mezzo a basso rischio per rimpinguare le casse dell'Inail), come in molti hanno detto     Le rendite ATTUALMENTE garantite dall’Inail in caso di infortunio alle casalinghe % invalidità Rendita annua % invalidità Rendita annua % invalidità Rendita annua % invalidità Rendita annua 33 3.975.492 50 7.603.400 67 14.555.080 84 18.248.160 34 4.127.560 51 7.972.708 68 14.772.320 85 18.465.400 35 4.301.352 52 8.363.740 69 14.989.560 86 18.682.640 36 4.453.420 53 8.754.772 70 15.206.800 87 18.899.880 37 4.627.212 54 9.145.804 71 15.424.040 88 19.117.120 38 4.779.280 55 9.558.560 72 15.641.280 89 19.334.360 39 4.996.520 56 9.971.316 73 15.858.520 90 19.551.600 40 5.213.760 57 10.405.796 74 16.075.760 91 19.768.840 41 5.431.000 58 10.840.276 75 16.293.000 92 19.986.080 42 5.648.240 59 11.274.756 76 16.510.240 93 20.203.320 43 5.887.204 60 11.730.960 77 16.727.480 94 20.420.560 44 6.126.168 61 12.621.644 78 16.944.720 95 20.637.800 45 6.343.408 62 12.665.092 79 17.161.960 96 20.855.040 46 6.604.096 63 13.143.020 80 17.379.200 97 21.072.280 47 6.843.060 64 13.620.948 81 17.596.440 98 21.289.520 48 7.125.472 65 14.120.600 82 17.813.680 99 21.506.760 49 7.342.712 66 14.337.840 83 18.030.920 100 21.724.000   INCIDENTI IN CASA: LE STATISTICHE Secondo l'Istituto Superiore della Sanità sono circa 9.000 le morti dovute ogni anno agli incidenti domestici, su un totale di 550 mila che avvengono ogni anno. Gli incidenti in casa sono stimati in circa 1,8 milioni all'anno, di cui circa 200 mila portano a "ospedalizzazione". In gran parte degli eventi mortali sono coinvolti anziani, e il motivo principale è senz'altro quello delle cadute che, anzi, per la popolazione femminile raggiunge l'82,3% dei casi (il 70% tra maschi e femmine). Motivi di 1.055 incidenti occorsi a persone tra i 20 e i 69 anni in alcuni pronti soccorsi delle Marche Incidenti con oggetti da taglio o a punta 38,60% Cadute* 25,50% Urti o schiacciamenti 16,50% Sostanze roventi o caustiche 13,40% Annegamenti e soffocamenti 2,90% Animali 1,40% Sforzi o movimenti violenti 0,80% Altro 0,40% Avvelenamenti 0,30% Incendio o fuoco 0,20% 100,00% * di cui il 69% per inciampi o sdrucciolamenti, il 6% per cadute da scale fisse e il 15% per cadute da scale a pioli Oggetti o prodotti coinvolti Utensili cucina 25,40% Nessuno 13,50% Mobilia e suppellettili 10,50% Liquidi e vapori bollenti 8,90% Involucri, utensili per casa (cucina esclusa) 8,70% Attrezzature "fai da te" e giardinaggio 7,60% Muri, pavimenti, strutture architettoniche 7,20% Piante e alberi 3,30% Vari oggetti 3,20% Accessori o prodotti per l'igiene della casa e personale 2,50% Altri attrezzi e utensili per la casa 2,50% Polvere e corpi estranei 2,30% Animali domestici e insetti 1,40% Taglio e cucito 1,20% Cibi freddi 0,60% Caldaie, condizionatori 0,60% Attrezzature fisse 0,60% 100,00% Fonte: Istituto superiore di Sanità, progetto Sisi Incidenti in casa per fasce di età (su un totale di 22 mila casi rilevati in Liguria e Marche) 0-14 anni 39,1% 15-19 anni 4,8% 20-39 anni 21,9% 40-59 anni 17,3% 60 anni e più 16,9% Fonte: Istituto superiore di Sanità, progetto Sisi