Donazione casa a Onlus     Siamo marito e moglie con un’età vicina ai settanta, possiedo un alloggio al mare a metà con mia moglie. Vorremmo fare una donazione alla comunità che si occupa di nostro figlio maggiorenne con disagio psichico in cura da otto anni nella stessa comunità (amministrata da una cooperativa sociale onlus), con pagamento di retta mensile. Vorremmo sapere come agire affinché il contratto garantisca i diritti attuali e futuri di nostro figlio. Lettera firmata     Se abbiamo ben compreso la sua sintetica domanda, la donazione dovrebbe riguardare la nuda proprietà o la proprietà dell’alloggio al mare in cambio di prestazioni a favore di Suo figlio. Ci permettiamo di sconsigliare una donazione diretta a questo scopo, perché la donazione è un atto di liberalità e porre delle condizioni che possano essere verificate nel tempo (da chi, poi?) è complesso e poco pratico. Meglio è tentare di vendere sul mercato la proprietà o la nuda proprietà (ovviamente la proprietà intera vale molto di più) , ricavarne un corrispettivo, amministrare voi questo denaro per pagare le rette al figlio e lasciare con disposizione testamentaria la somma volta a questo scopo. Nel testamento si può indicare una persona di provata fiducia che eserciti la funzione di tutore e amministri il patrimonio di vostro figlio. Quest’ultima  sarà nominata tale dal giudice (articoli 346 e  348 del codice civile). Il giudice nominerà anche un protutore che ha il compito di controllare l’operato del tutore. Se non vi fidate abbastanza di nessuno, potrete lasciare la nomina alla valutazione del giudice. Consultate gli articoli da 343 a 389 del codice, che sono validi sia per i figli minori che per i maggiorenni interdetti, chiedete un colloquio con l’Ufficio tutela del comune ed, eventualmente, con un notaio di fiducia.