Costi fiscali di comunione ereditaria   Nel 2003 mia moglie è divenuta erede, in comunione indivisa con i nipoti, di un fabbricato, composto da due appartamenti con due garage: in uno vive lei, nell’altro i nipoti.  Non abbiamo ancora potuto spartire per contrasti interni questi immobili: deciderà il giudice. Nel frattempo entrambi i nuclei familiari , nelle loro dichiarazioni dei redditi, nel pagamento dell’Ici e nel calcoli Inps (ai fini del bonus previsto dalla legger n. 127/2007) godono solo per il 50% delle agevolazioni per l’abitazione principale in cui vivono. Come è possibile ovviare all’interpretazione penalizzante della pubblica amministrazione? Giorgio Ascoli, Ceriale   La scorciatoia migliore sarebbe ovviamente mettersi d’accordo sulla divisione della comunione ereditaria, bypassando il giudice e magari nominando in accordo un consulente tecnico che stimi la divisione: è davvero impossibile? Altre soluzioni teoriche esistono (costituzione di usufrutto reciproco per un periodo limitato), ma rischiano di costare più di quel che rendono (basti pensare al coinvolgimento di un notaio…).  Solo per l’Ici c’è un’altra strada,  a patto  il comune preveda che goda delle agevolazioni per l’abitazione principale anche chi dà in comodato un immobile a parenti (come in effetti prevede la delibera del comune di Ceriale per il 2008). Così sarebbe possibile fare un comodato reciproco.