Conto corrente condominiale: è obbligatorio? Vorrei sapere se il conto corrente condominiale è obbligatorio o no e se si può imporre all'amministratore di aprirlo, anziché tenere il denaro in un conto corrente a lui intestato.   Sicuramente l'assemblea di condominio può deliberare l'apertura di un conto corrente intestato al condominio stesso ed esso può essere imposto anche dal regolamento condominiale. Minori certezze si hanno sul fatto se il conto corrente sia comunque obbligatorio, in assenza di delibera.  La giurisprudenza passata propendeva per il "no," ma vi sono state sentenze più recenti, in particolare del Tribunale di Milano, che sono giunte a prevedere la revoca dell'amministratore che non aveva aperto tale conto. Secondo le motivazioni di una di queste, infatti, l'amministratore che fa confluire il denaro sul suo conto corrente genera "una confusione del suo patrimonio con quello di un condominio o di più condomini. In questo modo infatti l'amministratore può utilizzare, per operazioni estranee al condominio, il denaro dallo stesso proveniente o usare per spese relative a un condominio somme appartenenti a un altro, può lucrare personalmente gli interessi maturati su ammontari versati dai condomini in caso di suo decesso e rende arduo per i condomini il recupero di fondi di loro spettanza che entrerebbero nel patrimonio dei suoi eredi". Inoltre va ricordato il vantaggio per il condominio di non chiudere il conto, in caso di sostituzione dell'amministratore.