Studio per Bella! Mini-alloggi privilegiati dagli accordi territoriali sugli affitti Pro e contro del nuovo "Equo Canone" La legge di riforma degli affitti dà la possibilità a proprietari e inquilini di concludere due tipi di contratto: • a canone libero, della durata minima di 8 anni; • a canone controllato, più basso di quello libero, della durata minima di 5 anni. La scelta tra i due è del tutto libera, se si escludono le locazioni di breve durata (da 1 mese a 18 mesi) per cui è obbligatorio scegliere il canone controllato. Particolari regole sono infine stabilite per le locazioni a studenti universitari. La scelta tra canone di mercato o concordato non è obbligata: tuttavia, se si opta per il secondo la durata del contratto non è di 8 anni: quella minima è di soli sei mesi, e quella massima di 3 anni. Per convincere i proprietari di casa a scegliere il cosiddetto "secondo canale" , quello a canone predeterminato, il Parlamento ha dato loro alcuni vantaggi: non solo la durata contrattuale più corta, ma anche imposte più ridotte sui canoni e sulla registrazione del contratto. Anche i Comuni, riducendo le aliquote Ici, hanno la possibilità, ma non l'obbligo, di facilitare il nuovo "equo canone". Allora, il secondo canale è vantaggioso o no? La risposta è: dipende. Infatti i sindacati degli inquilini e dei proprietari in ogni comune di una certa importanza hanno avuto la possibilità di concludere dei "patti territoriali" in cui stabilivano i livelli dei canoni, a seconda del tipo di immobile e della zona in cui è situato. Risultato: a seconda del comune, ci sono accordi più sbilanciati a favore dei proprietari ed altri più favorevoli agli inquilini. La Confappi (Confederazione piccola proprietà immobiliare) ha condotto un'indagine in cui sono messi a confronto i canoni di mercato di alcune città con quelli previsti per il "secondo canale", da cui risulta una classifica di convenienza per i proprietari. "Sono infatti i proprietari a decidere il successo o il fallimento del secondo canale.", afferma Silvio Rezzonico, presidente della Confappi, "Laddove gli affitti concordati sono troppo bassi, si rifiutano di concludere questi tipi di contratti". Dalla classifica emerge che esistono alcune città (Bologna, Firenze e Genova) in cui i canoni concordati sono un'interessante possibilità. Viceversa in altre città (come Milano, Napoli e Pisa) la scelta sembra davvero poco conveniente. A Torino e a Venezia i pro e i contro si equilibrano, almeno dal punto di vista degli incassi. "Attenzione, però", avverte Rezzonico, "lo studio della Confappi si serve di medie statistiche che vanno prese con una certa cautela. Solo un esperto può valutare se, nel caso concreto, vale la pena optare per l'affitto libero o per quello agevolato". Lo studio della Confappi include anche altri capoluoghi oltre quelli inclusi nella tabella qui sotto. Per esempio Alessandria e Grosseto, dove il secondo canale è una reale opportunità, Pistoia, dove no sembra convenire e Lodi, Mantova e Prato dove la scelta dipende strettamente dalla zona e dal tipo di immobile. Piccolo è bello Gli accordi sull'affitto privilegiano, molto spesso, gli appartamenti piccoli o arredati, concedendo loro un incremento del canone (che, a dire il vero, è previsto anche nel libero mercato). Per esempio a Firenze gli appartamenti di dimensione ridotta spuntano il 15% in più, a Roma e Venezia il 20% in più, a Milano il 10%, a Napoli il 30%. E gli alloggi arredati hanno un ulteriore incremento a Bologna (+10%), a Firenze, Torino e Roma (+15%), e a Milano (+5%). Se si è proprietari di un minialloggio, quindi, la bilancia può pendere più facilmente a favore del canone concordato: occorre comunque farsi bene i conti in tasca, per valutare quando ciò sia vero. Affitti a canone controllato: vantaggi e svantaggi per i proprietari di casa Ecco i vantaggi gli svantaggi previsti, per i proprietari di casa, degli affitti a canone concordato: si è scelto il loro punto di vista perché, in pratica, sono loro a decidere se scegliere il canone libero o quello "calmierato" Pro: • Riduzione del canone imponibile sui redditi del 30% in più, rispetto agli affitti a canone libero • Aliquota Ici ridotta, dove comuni che l'hanno decisa • Riduzione a metà delle imposte sulla registrazione del contratto • Durata dell'affitto di 5 anni (3 più 2 di rinnovo automatico) anziché 8 anni (4+4 di rinnovo automatico) • Contributi per gli inquilini a basso reddito che rendono più semplice pagare il canone. Contro • Non si può determinare il canone voluto: si è costretti ad attenersi a quello deciso dagli accordi territoriali • Sia nella suddivisione delle spese, sia nelle altre clausole, si è legati rigidamente al contenuto dei contratti previsti dai sindacati. • Si è costretti, nove volte su dieci, a rivolgersi ai sindacati dei proprietari e degli inquilini, perché la determinazione del canone e delle altre condizioni è davvero difficile da fare senza l'aiuto di un esperto • L'aggiornamento annuale del canone è sempre al 75% del costo della vita (mentre nei contratti liberi è normalmente al 100%). AFFITTI LIBERI E CONVENZIONATI A CONFRONTO (Per appartamento di 80 metri quadrati, nel semicentro della città)   Appartamento in scarse condizioni, in palazzo modesto Appartamento in ottime condizioni   Canone mensile E' conveniente il secondo canale?* Canone mensile E' conveniente il secondo canale?) * Città Concordato Mercato libero Concordato Mercato libero Bari 520.000 686.667 poco 720.000 913.333 poco Bologna 800.000 800.000 sì 960.000 1.010.000 sì Firenze 890.880 640.000 molto 1.336.320 1.133.333 molto Genova 740.000 666.667 sì 906.667 853.333 sì Livorno 581.840 846.667 poco 760.000 880.000 indifferente Milano: semicentro pregio 510.000 1.120.000 pochissimo 833.333 1.240.000 poco Milano: altro semicentro 460.000 920.000 pochissimo 683.333 1.000.000 poco Napoli 462.780 973.000 pochissimo 653.333 1.228.667 pochissimo Padova 520.000 840.000 pochissimo 920.000 880.000 si Pisa 616.000 1.160.000 pochissimo 760.000 1.480.000 pochissimo Torino 560.000 733.333 poco 720.000 800.000 indifferente Venezia Laguna 866.667 1.370.600 poco 1.233.333 1.396.500 indifferente Venezia terraferma 533.333 798.000 poco 800.000 848.667 indifferente   • Il calcolo di convenienza è stato fatto confrontando i canoni mensili riportati in tabella, ma al netto delle imposte (che sono più alte per gli affitti a mercato libero). Tuttavia bisogna anche tener conto che tutti i comuni elencati (tranne Napoli e Padova) hanno anche previsto un'aliquota agevolata Ici per chi affitta con il secondo canale: ciò aumenta la convenienza Fonte: Ufficio Studi Confappi, su dati accordi territoriali, Fiaip e Nomisma       AFFITTI LIBERI E CONVENZIONATI A CONFRONTO (Per appartamento di 80 metri quadrati, nel semicentro della città)       Appartamento in scarse condizioni, in palazzo modesto   Canone mensile Canone mensile al netto imposte Città Concordato Mercato libero Concordato Mercato libero Convenienza (al netto imposte) % Bari 520.000 686.667 414.197 487.076 -15% Bologna 800.000 800.000 637.227 567.467 12% Firenze 890.880 640.000 709.616 453.973 56% Genova 740.000 666.667 589.435 472.889 25% Livorno 581.840 846.667 463.455 600.569 -23% Milano: semicentro pregio 510.000 1.120.000 406.232 794.453 -49% Milano: altro semicentro 460.000 920.000 366.405 652.587 -44% Napoli 462.780 973.000 368.620 690.181 -47% Padova 520.000 840.000 414.197 595.840 -30% Pisa 616.000 1.160.000 490.665 822.827 -40% Torino 560.000 733.333 446.059 520.178 -14% Venezia Laguna 866.667 1.370.600 690.329 972.212 -29% Venezia terraferma 533.333 798.000 424.818 566.048 -25% Fonte: Ufficio studi Confappi Appartamento in ottime condizioni   Canone mensile Canone mensile al netto imposte   Città Concordato Mercato libero Concordato Mercato libero Convenienza (al netto imposte) % Bari 720.000 913.333 573.504 647.858 -11% Bologna 960.000 1.010.000 764.672 716.427 7% Firenze 1.336.320 1.133.333 1.064.423 803.911 32% Genova 906.667 853.333 722.190 605.298 19% Livorno 760.000 880.000 605.365 624.213 -3% Milano: semicentro pregio 833.333 1.240.000 663.778 879.573 -25% Milano: altro semicentro 683.333 1.000.000 544.298 709.333 -23% Napoli 653.333 1.228.667 520.402 871.534 -40% Padova 920.000 880.000 732.811 624.213 17% Pisa 760.000 1.480.000 605.365 1.049.813 -42% Torino 720.000 800.000 573.504 567.467 1% Venezia Laguna 1.233.333 1.396.500 982.391 990.584 -1% Venezia terraferma 800.000 848.667 637.227 601.988 6%