In sintesi le norme che regolano i 5 diversi tipi di locazione   Affitti a canone libero (“primo canale”) Durata del contratto Minimo 8 anni (4 anni + 4 di rinnovo automatico) . “Solo” 4 anni, in casi particolari (vedi box n 1) Canone Completamente libero, secondo accordi tra proprietario e inquilino Aggiornamenti del canone Si possono decidere liberamente: ·    ogni quanto tempo farli (per esempio, ogni anno) ·    secondo quale meccanismo (per esempio, aumentare il canone ogni anno della stessa percentuale dell’inflazione) ·    con quale procedura (per esempio, richiesta del padrone di casa all’inquilino con lettera raccomandata) Caparra alla firma del contratto Massimo un mese di affitto anticipato e due mesi di caparra. Sulla caparra il proprietario deve versare ogni anno all’inquilino  un interesse pari al tasso legale, attualmente uguale al 3% annuo Suddivisione spese tra proprietario e inquilino Quella stabilita dal codice civile e dagli articoli sopravvissuti della  legge sull’equo canone (n. 392/78) Disdetta Per l’inquilino: almeno 6 mesi prima di quando vuole andarsene, con lettera raccomandata. Per il proprietario: almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto (8 anni o 4 anni dopo l’inizio della locazione) Rinnovo del contratto Automatico, se non c’è disdetta, per altri 4 anni Sconti fiscali Per il proprietario: il 15% del canone, da denunciare sulla dichiarazione dei redditi  (come già accadeva) Per l’inquilino: Gli inquilini  meno abbienti, per le prime case possono talvolta accedere a fondi stanziati regionalmente   Affitti a canone concordato (“secondo canale”) Durata del contratto Minimo 5 anni (3 anni più 2 di rinnovo automatico), quando non si trova intesa sul rinnovo tra proprietario e inquilino. Altrimenti 3 anni con rinnovo di altri 3. In casi particolari (vedi box n 1), anche solo 3 anni. Canone Il canone massimo che è possibile richiedere è stabilito dai sindacati dei proprietari e degli inquilini locali,in appositi accordi territoriali.  Dipende essenzialmente dalle zone dei comuni e dalle condizioni dell’alloggio Aggiornamenti del canone La percentuale è del 75% dell’indice Istat del corso della vita. Caparra alla firma del contratto Massimo un mese di affitto anticipato e due mesi di caparra. Sulla caparra il proprietario deve versare ogni anno all’inquilino  un interesse pari al tasso legale, attualmente uguale al 5% annuo Suddivisione spese tra proprietario e inquilino Quella stabilita dal codice civile e dagli articoli sopravvissuti della  legge sull’equo canone (n. 392/78) In futuro, sarà stabilita da un decreto ministeriale Disdetta Per l’inquilino: almeno 6 mesi prima di quando vuole andarsene, con lettera raccomandata. Per il proprietario: almeno 6 mesi prima della scadenza del contratto (5 anni o 3 anni dopo l’inizio della locazione) Rinnovo del contratto Automatico, se non c’è disdetta dopo 3 anni, per altri 3 anni Sconti fiscali Per il proprietario: ·    “sconto” del 40,5% sul  canone da denunciare sulla dichiarazione dei redditi; ·    riduzione del 30% dell’imposta di registrazione del contratto. ·         a partire dal 1999 i comuni possono (ma non sono costretti) concedere un’aliquota Ici più bassa a chi affitta come prima casa. Come saperlo? Bisogna telefonare o andare nella sede del Comune dove è situato l’immobile. Molti capoluoghi di provincia lo hanno fatto. Condizione è spesso presentare un apposita richiesta che riporti i dati di registrazione del contratto. Per l’inquilino: Detrazione di 495,80 euro ( reddito complessivo che non supera euro 15.493,719), e di euro 247,90( reddito complessivo fino a 30.987,41 euro).   Affitti transitori Per chi valgono Il proprietario o l’inquilino debbono avere necessità momentanea di affittare un alloggio (c’è chi propende per l’esigenza transitoria di entrambi). L’esigenza transitoria va comprovata attraverso apposita documentazione dell’inquilino o del proprietario da allegare al contratto e attraverso lettera raccomandata che l’inquilino e il proprietario si inviano poco prima della scadenza del contratto. Se il proprietario non invia la lettera o vengono meno le sue esigenze di transitorietà, è costretto a ricondurre il contratto al primo canale. Cioè ad applicare una durata di quattro anni più altri quattro di rinnovo automatico. In caso di dichiarazioni non veritiere, deve risarcire all’inquilino 3 anni di canone o ripristinare il contratto..     Durata del contratto Minimo 1 mese, massimo 18 mesi  . Canone Nei comuni ad alta tensione abitativa (tutti i capoluoghi di provincia, i comuni confinanti alle undici grandi città ed altri elencati in un decreto) il canone massimo che è possibile richiedere è stabilito dai sindacati dei proprietari e degli inquilini locali,in appositi accordi territoriali.  Dipende essenzialmente dalle zone dei comuni e dalle condizioni dell’alloggio. Altrove è libero. Aggiornamenti del canone In genere non è previsto negli accordi locali. Caparra alla firma del contratto Secondo gli accordi locali e, se non se ne fanno cenno,massimo un mese di affitto anticipato e due mesi di caparra. Se esiste la caparra, il proprietario deve versare ogni anno all’inquilino  un interesse pari al tasso legale, attualmente uguale al 3% annuo Suddivisione spese tra proprietario e inquilino Quella stabilita dagli accordi territoriali .In futuro, sarà stabilita da un decreto ministeriale Disdetta In genere, non prevista Rinnovo del contratto In genere, non previsto Sconti fiscali Per il proprietario: il 15% del canone, da denunciare sulla dichiarazione dei redditi  (come già accadeva) Per l’inquilino: Nessuno.   Affitti a studenti universitari Per chi valgono Per chi affitta a studenti universitari o comunque a studenti che seguono corsi di perfezionamento a livello universitario, nei comuni dove gli accordi locali hanno percepito questo tipo di contratto.  Si può affittare anche a un gruppo di studenti. Durata del contratto Minimo 6 mesi, massimo 2 anni.. Canone Il canone massimo che è possibile richiedere è stabilito dai sindacati dei proprietari e degli inquilini locali,in appositi accordi territoriali.  Dipende essenzialmente dalle zone dei comuni e dalle condizioni dell’alloggio. Aggiornamenti del canone In genere non è previsto negli accordi locali. Caparra alla firma del contratto Secondo gli accordi locali e, se non se ne fanno cenno,massimo un mese di affitto anticipato e due mesi di caparra. Se esiste la caparra, il proprietario deve versare ogni anno all’inquilino  un interesse pari al tasso legale, attualmente uguale al 3% annuo Suddivisione spese tra proprietario e inquilino Quella stabilita dagli accordi territoriali .In futuro, sarà stabilita da un decreto ministeriale Disdetta In genere, non prevista. In caso di pluralità di inquilini, anche uno solo può recedere dal contratto; Rinnovo del contratto Il contratto si rinnova automaticamente, salvo disdetta dell’inquilino-studente, purchè lo studente continui ad essere iscritto e segua i corsi  Sconti fiscali Per il proprietario: ·    “sconto” del 40,5% sul  canone da denunciare sulla dichiarazione dei redditi; ·    riduzione del 30% dell’imposta di registrazione del contratto. ·         a partire dal 1999 i comuni possono (ma non sono costretti) concedere un’aliquota Ici più bassa a chi affitta come prima casa. Come saperlo? Bisogna telefonare o andare nella sede del Comune dove è situato l’immobile. Molti capoluoghi di provincia lo hanno fatto. Condizione è spesso presentare un apposita richiesta che riporti i dati di registrazione del contratto. Per l’inquilino: Nessuno, salvo norme locali.   Affitti completamente liberi Per chi valgono Per chi da in locazione: ·    una casa per le vacanze, per breve periodo; ·    un box auto; ·    una casa classificata dal Catasto come di lusso (cioè inserita nella categoria A/1); ·    una casa classificata dal Catasto come villa (cioè inserita nella categoria A/8); ·    una casa vincolata dalla Soprintendenza  come bene storico, artistico o culturale, ai sensi delle leggi statali . Gli immobili vincolati o classificati in A/1, A/8 o A/9 possono essere affittati anche con il canone concordato Durata del contratto Massimo 30 anni, minimo libero.. Quando non è specificata nel contratto: ·    se l’immobile non è arredato, un anno; ·    se l’immobile è arredato, quella a cui si riferisce il pagamento del canone (cioè se si è pagato un affitto mensile,  è un mese). Canone Completamente libero, secondo accordi tra proprietario e inquilino Aggiornamenti del canone Si possono decidere liberamente: ·    ogni quanto tempo farli (per esempio, ogni anno) ·    secondo quale meccanismo (per esempio, aumentare il canone ogni anno della stessa percentuale dell’inflazione) ·    con quale procedura (per esempio, richiesta del padrone di casa all’inquilino con lettera raccomandata) Caparra alla firma del contratto Libera. Suddivisione spese tra proprietario e inquilino Quella stabilita dal codice civile, e cioè al proprietario le spese di ristrutturazione a all’inquilino quelle di piccola manutenzione. Le altre spese sono divisibili secondo liberi accordi. Negli affitti a uso vacanze è comune anticipare un forfait a titolo di copertura delle spese. Disdetta Automatica, senza bisogno di comunicazione da parte del proprietario o dell’inquilino Rinnovo del contratto Non è automatico. Può essere stabilito per un periodo liberamente deciso da proprietario e inquilino Sconti fiscali Per il proprietario: il 15% del canone, da denunciare sulla dichiarazione dei redditi  (come già accadeva) Nella Finanziaria 1999, in discussione,  sono stati stanziati fondi per sconti fiscali o contributi a favore degli inquilini  meno abbienti, per le prime case. Il caso si presenterà per le prime case, probabilmente, solo per gli inquilini di immobili modesti vincolati dai Beni Culturali