Tornando in Sicilia, abbiamo lasciato a nostro figlio la casa in cui abitavamo a nostro figlio, che oggi vale 213 milioni. Volevamo fare una donazione, ma ci ha spaventato l'alto costo dell'Invim. Nel frattempo paghiamo però l'Ici come seconda casa e dobbiamo inserire l'immobile nel 730. Che fare? Lettera firmata- Catania Dal momento che l'immobile ha un valore inferiore a 250 milioni, l'Invim è un falso problema: non si paga né in caso di successione, né in caso di donazione, neanche sotto forma di imposta sostitutiva (mentre si è costretti a versarlo in caso di compravendita, almeno sino all'1 gennaio del 2003, quando questa imposta verrà abolita). Con le regole attuali, inoltre, sono esenti da imposte di successione i patrimoni di valore inferiore a 250 milioni (tenuto conto di immobili e altri beni). Tuttavia, prima di decidere se donare l'immobile al figlio oppure attendere la successione, sarebbe bene che lei lasciasse passare qualche mese, perché sta per passare in Parlamento la riforma dei tributi ereditari e sulle donazioni, che dovrebbe stabilire regole più favorevoli per il contribuente. Nel frattempo, se lo desidera, può cedere con un atto scritto l'immobile in comodato gratuito a suo figlio, prevedendo che sia lui a pagare spese fiscali e di manutenzione. Tenga conto comunque che, al momento delle successione o della donazione suo figlio, anche se dovesse essere esente da altre imposte, dovrà comunque versare quelle ipotecarie e catastali, pari al 3% del valore fiscale dell'immobile e che anche la redazione degli atti prevede degli esborsi (tra cui il più pesante è l'onorario del notaio, a cui si è costretti a rivolgersi).