Sfruttamento, sovraffollamento, convivenze difficili e precarietà. La cronaca ci racconta, a proposito del rapporto extracomunitari-casa, di alloggi affittati in nero; di monolocali abitati da famiglie di 3 o 4 persone; di case degradate o comunque non rispondenti alle norme di sicurezza e d’igiene ma non per questo a basso prezzo; di convivenze diffuse, anche tra nuclei famigliari.

Ma c'è anche un altro verso della medaglia. Quello dell'impetuosa crescita di una domanda, soprattutto in affitto ma anche in acquisto, che è uno dei motivi del boom del mercato immobiliare. Con il vantaggio della rivitalizzazione dei quartieri ghetto e degli hinterland cittadini, sgraditi ai nostri connazionali, ma accettati dagli immigrati per ragioni di forza maggiore.

Casa in affitto. Per circa il 70% degli immigrati la soluzione è la locazione. Lo afferma una recentissima ricerca dell'Ismu-Fondazione Cariplo su Milano e provincia, ma il dato è indicativo anche a livello nazionale. Secondo l'Osservatorio Ares 2000, inoltre, quasi il 70% dei contratti in vigore sarebbe completamente o parzialmente in "nero", di durata limitata e "a persona" (o meglio a letto), anziché al metro quadrato e, per di più, a prezzi in media superiori del 25% di quelli concessi ai nostri connazionali. Del resto, gli agenti immobiliari in coro convengono sul fatto che la domanda in locazione ci sarebbe, ma non trova risposta sul mercato legale. Dicono, per fare solo un esempio, all'agenzia Ricasoli di Firenze, specializzata negli affitti: "La mancanza di disponibilità a locare da parte dei proprietari è motivata non solo da pregiudizi, ma anche da solide ragioni. Prima tra tutte il sovraffollamento: un'abitazione locata a due persone viene quasi sempre abitata da otto o nove, perché dividersi il canone è una necessità. I vicini mal digeriscono anche le diverse abitudini sociali, il chiasso e gli odori di cucina a cui sono poco abituati. Inoltre c'è il rischio che l'immigrato perda il lavoro e si trovi nell'impossibilità di pagare. Infine, a torto o a ragione, si temono responsabilità penali, se l'immigrato in regola accoglie un clandestino".

Non c'è dubbio che la scarsa disponibilità economica che ha l'immigrato, anche "regolare" (a Milano, secondo una stima dell'Ismu, pari a 1.638.000 lire al mese per i lavoratori maschi, e 1.408.000 per le femmine), debba prevedere soluzioni alternative a quelle del mercato privato.

La casa in acquisto. Quella dell'immigrazione consolidata da tempo è una nicchia di mercato assai interessante per la compravendita. Affermano all'ufficio studi Tecnocasa, il più grande franchising immobiliare della Penisola: "Calcoliamo che nei quartieri delle metropoli ad alta presenza straniera, in genere le periferie o i centri storici degradati, rappresenti il 10-15% della domanda d'acquisto". Secondo l'osservatorio del Caam (Collegio agenti immobiliari) a Milano sarebbe pari al 4,4% del totale la percentuale di compravendite concluse da contraenti stranierei, con al primo posto gli egiziani, poi filippini, francesi, svizzeri e peruviani. Sui tagli preferiti, concordano Tecnocasa , gli agenti del Caam (l'organizzazione dei mediatori della provincia di Milano) e quelli della Gabetti: "Il più ricercato è il trilocale, meno il bilocale, perché l'ingente spesa va suddivisa tra gruppi parentali". Altra certezza è il mutuo, domandato da tutti, anche se la percentuale di finanziamento rispetto al prezzo varia a seconda del successo economico dell'etnia in città: per esempio da un'indagine a campione di Tecnocasa su sei località (Torino, Genova, Milano, Arzignano, in provincia di Vicenza, Padova e Castelfranco Veneto) risulta che cinesi ed egiziani, spesso lavoratori autonomi, si accontentano del 50% della somma necessaria, mentre altre etnie (le colf equadoregne e i muratori albanesi a Genova, gli operai marocchini e le colf peruviane a Torino) hanno bisogno dell'80% e più del prezzo finale. Ad Arzignano, centro veneto famoso per le concerie di cuoio, alcune aziende sono proprietarie di società immobiliari di gestione, che hanno il preciso scopo di acquistare immobili (quasi sempre vecchie case a corte) per affittarli ai dipendenti, provenienti da India, Bangladesh e Ghana. Lo stesso comune di Arzignano si è prestato nel dare garanzie fidejussorie presso i privati sul canone pagato dall'immigrato. A Castelfranco Veneto marocchini, nigeriani e cinesi hanno colonizzato le zone vicine alle ferrovie, mentre a Padova sono i primi piani e soprattutto i piani terra ad essere ricercati, in parte per il minor prezzo, ma in parte anche per accoppiare l'abitazione ad attività artigianali. Stesso discorso, ma capovolto, a Prato, centro tessile in cui i cinesi sono molto attivi. "In questo caso", spiega un mediatore locale, "è il locale commerciale o il capannone ad essere attrezzato anche ad alloggio".

Dove dorme l'immigrato.

 

Milano %

Provincia Mi %

Di cui, in percentuale:

Titolo di godimento

Est Europa

Asia

Nord Africa

Resto Africa

America Latina

Casa in proprietà .

4,7

2,8

-

5,5

3,7

6,2

9,8

Casa in affitto (solo o con parenti)

44,3

47,5

47,2

61,4

55,0

67,3

61,l

In affitto con altri immigrati

21,5

17,1

Totale parziale

70,5

67,4

47.2

66,9

58,7

73,5

70,9

Ospite da parenti, amici. conoscenti

10,9

14,6

17.7

19,0

20,6

10.4

6,8

Albergo a pagamento

2,4

1,2

9,4

1,l

1,2

2,0

3,0

Struttura di accoglienza

4,6

10,9

17,7

6,9

9,3

4,1

3,8

Luogo di lavoro

10,0

4,8

1,3

1,9

8,7

8,3

14,7

Senza fissa dimora

1,6

1,1

6.7

4,2

1,5

1,7

0,8

Totali

100

100

100

100

100

100

100

Dati relativi all'anno 2000. Fonte: Provincia di Milano-Fondazione Cariplo ISMU, L’immigrazione straniera nell’area milanese

 

Quotazioni al metro quadrato in euro in alcune zone con forte presenza di immigrati

Medio usato

Economico usato

Medio nuovo

Economico nuovo

Genova, Rivarolo

878

516

1.188

775

Milano, Sarpi - Canonica

2.324

1.859

2.841

2.324

Torino, San Paolo - Sabotino

1.239

930

1.653

1.136

San Salvario - P.za Madama Cristina

981

775

1.498

1.033

San Salvario - Sacro Cuore

1.343

1.085

1.498

1.291

Padova, Santa Croce

1.291

775

1.808

1.549

Castelfranco Veneto (Tv) centro

1.549

1.394

2.582

1.808

periferia

1.033

981

1.394

1.291

Paese (Tv) centro

1.136

981

1.291

1.136

periferia

1.033

930

1.188

1.085

Arzignano (Vi) centro

1.136

1.033

1.291

1.188

periferia

981

878

1.085

1.033

Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa, 2001