Quale isolamento termico

 

Situazione: 7 anni fa ho comperato un appartamento in una palazzina. L’appartamento è confortevole e simpatico, ma è esposto a nord. Prima del mio acquisto è stato fatto un isolamento termico con polistirolo espanso coperto da cartongesso. Io vorrei eliminare il polistirolo espanso perché è infiammabile ed eventualmente sostituirlo con altro materiale.

 

Ignoro: i materiali disponibili in commercio, i costi, eventuali disposizioni di legge e norme in merito di isolamento termico, e se conviene elimiare il polistirolo invece di sostituirlo.

 

Cosa consigliate? Allegretti

 

Sicuramente l’eliminazione del materiale coibentante porterebbe a un notevole incremento dei consumi energetici. Per quanto riguarda i materiali in commercio, ecco qui sotto una tabella indicativa (molto indicativa, perché la minore o maggiore trasmittanza dipendono anche dalla densità del prodotto, nonché da caratteristiche particolari). Si noti che quanto maggiore è la conducibilità tanto peggio funzione il materiale come coibentante. La colonna dello spessore equivalente fa riferimento a che spessore bisogna avere per ottenere lo stesso rendimento, a seconda del materiale (per esempio 6-8 cm di poliuretano equivalgono a 9-10 cm di lana di vetro).  Di per sé il polistirolo espanso ed estruso sono  classificati in classe 1 di infiammabilità (difficilmente infiammabile), tuttavia in caso di incendio si osserva una forte formazione di fumo denso. Anche la lana di vetro e di roccia sono in classe 1 ma in caso di incendio a partire dalla temperatura di circa 250°C il legante si volatilizza provocando un insaccamento del materiale isolante .Il poliuretano del tipo “rigido” è il più coibentante (spessore equivalente 6): E’ disponibile in diverse classi di infiammabilità In caso di incendio, seconda la temperatura e l’ossigeno presente nell’aria, possono formarsi gas velenosi come isocianati, acido prussico e diversi composti di fosforo.

I materiali naturali (sughero, lana di pecora, ad esempio) sono molto più costosi e hanno il difetto di avere meno tenuta all’umidità, fatto salvo il vetro cellulare (peraltro adatto solo a coibentazioni esterne): il loro vantaggio sta nel fatto che, soprattutto  a livello di lavorazione per produrli, sono meno inquinanti e in seguito più facili da riciclare.

I costi della mano d’opera incidono più di quelli dei materiali e comunque dipendono dalla possibilità tecnica o meno di sfruttare l’intercapedine esistente.

Non esistono disposizioni di legge che fanno preferire una soluzione all’altra, fatta la doverosa eccezione della detrazione fiscale del 55%, ottenibile a patto che si raggiungano livelli di trasmittanza termica molto buoni (solo un tecnico può consigliarla a proposito).

 

 

 

Materiale

Conducibilità termica λ in W/mk

Spessore equivalente

Silicato di calcio

0,05-0,07

12-17 cm

Perlite espansa

0,04-0,06

10-15 cm

Polistirolo espanso (EPS)

0,035-0,04

9-10 cm

Polistirolo estruso (XPS)

0,035-0,04

9-10 cm

Lino

0,04

10 cm

Lana di vetro e di roccia

0,035-0,04

9-10 cm

Canapa

0,04

10 cm

Fibra di legno

0,04

10 cm

Sughero

0,04

10 cm

Minerale espanso

0,045

11 cm

Poliuretano (PUR)

0,025-0,03

6-8 cm

Lana di pecora

0,04-0,045

10-11 cm

Vetro cellulare

0,04-0,05

10-12 cm

Cellulosa

0,04

10 cm