Il portiere ci costa troppo e vorremmo sostituirlo con una ditta pulizie. Quanto si risparmia? Chi decide cosa fare del locale di abitazione che si libera?

Grossomodo, un portiere costa 40-43 milioni all'anno. Si può sborsare meno, accontentandosi di un portiere a mezzo servizio, o solo con uno dei suoi principali compiti, pulizia o custodia. Per l'impresa di pulizia, invece, la spesa varia tra le 19 e le 35 mila lire mensili ad appartamento (a seconda anche della località). Quindi 3,5 - 6,3 milioni annui per una scala di 15 appartamenti.. Copre un intervento di qualche ora ogni tre giorni. La tariffa più alta prevede anche la pulizia periodica di cantine, soffitte, garage, cortile. Tanto più cresce il numero delle scale tanto più il divario dei costi tra portiere e impresa si riduce.

La vendita dei locali del portiere prevede l'assenso di tutti i condomini, che sono proprietari in comunione. L'affitto ad altri vuole il "sì" maggioranza dei condomini che possiedano almeno due terzi del valore dell'edificio.

La delibera di licenziamento del portiere può essere adottata in seconda convocazione di assemblea (quella in genera valida) con il voto di almeno un terzo dei condomini che possiedano almeno un terzo del valore dell'edificio (in millesimi).

Il confronto portiere-ditta di pulizie è però come quello tra una jaguar e una 500. Senza il custode, presente 11 ore al giorno nei feriali più 6 al sabato, contro poche ore dell'impresa, crescono a dismisura i piccoli problemi di gestione. Per esempio: chi si occupa della posta? Chi della rotazione dei sacchi dell'immondizia (se è fatta ogni 3 giorni, è causa di odori stagnanti…). E così via