Vivere in condominio è una spesa. Ma si può anche guadagnare, per esempio affittando i tetti per antenne cellulari o le facciate per cartelloni pubblicitari, due guadagni che hanno però controindicazioni ambientali ed estetiche. Vi è però una terza opportunità, eco-compatibile: mentre si rifà il tetto, in occasione del recupero della soffitta, inserire nelle coperture pannelli fotovoltaici. Così sarà possibile, a costo zero, assicurare l'illuminazione del locale sottostante, garantire anche quella delle parti comuni e, addirittura, la vendita di energia elettrica in eccesso all'azienda municipale. La norme tedesche, anzi, che sono all'avanguardia, costringono le aziende elettriche ad acquistare a un prezzo interessante l'energia così prodotta dai privati. E in Italia? Ci si sta movendo. Con due decreti (22 dicembre 2000 e 16 marzo 2001), il Ministero dell'Ambiente ha promosso il programma "tetti fotovoltaici", che prevede contributi in conto capitale fino al 75% della spesa affrontata per i lavori.

Le Regioni, a cui è demandato il compito di indire i bandi di concorso, hanno per ora  fondi limitati che si prevedono destinati soprattutto a enti pubblici, anche se i decreti mettono in lizza anche i privati proprietari di immobili. I finanziamenti potrebbero però essere incrementati nel futuro, anche con l'apporto delle Regioni.

"I costi di installazione dei pannelli", dice Pierantonio Zanoncelli dell'Aler di Milano, che partecipa ai bandi "sono oggi pari a 7.760 Euro (15 milioni di lire) per ogni Kilowat prodotto. Posto che i kilowatt raggiungibili per legge sono 20, la spesa può essere eccessiva e ammortizzabile in troppo tempo.Con l'accesso ai contributi, però, i lavori diverranno convenienti. La durata dei pannelli è stimabile in 25 anni, quindi in 10 anni si riesce a rientrare nei costi e si godono di altri 15 anni di energia gratuita.