La delibera valida va applicata, pena i danni

 

Il 12 aprile 2003 l'assemblea straordinaria del condominio ha deliberato la scelta della ditta e dei colori per la facciata. La ditta, stabilita la data di inizio lavori per il giorno 12 maggio, ha effettuato, intorno al 20 aprile, una prova sul muro con i colori scelti. Il direttore dei lavori, dietro richiesta di alcuni condomini che nel frattempo hanno cambiato idea, ha inviato una lettera in cui si richiede di esprimere personalmente la conferma o la revoca dei colori scelti, specificando che, in caso di revoca dovrà essere indetta una nuova assemblea e che questo potrà provocare ulteriore aggravio (ponteggio, suolo pubblico, ecct), oltre al rischio di non finire i lavori entro il 30 settembre e perdere quindi la detrazione fiscale. E' valida la richiesta di una eventuale nuova assemblea? Posso richiedere i danni derivanti dalla possibile perdita della detrazione fiscale? Franco Corniani, Biella

Se la decisione dell'assemblea è stata validamente presa, l'amministratore ha l'obbligo di applicarla: naturalmente occorrerebbe entrare nel merito della delibera, per sapere se prevedeva la "prova colore" e un meccanismo di riverifica. Resta comprensibile lo scrupolo del direttore dei lavori. Non è nei suoi compiti però convocare un assemblea. L'amministratore non deve lasciarsi sfuggire la possibilità della detrazione, a rischio di pagamento di danni ai condomini che non ne goderebbero.